Via il decreto appropriatezza, una vittoria della FNOMCeO

Non piaceva proprio a nessuno questo Decreto Appropriatezza. E ora, almeno in parte, va in soffitta. Il Ministero della Salute e la FNOMCeO hanno raggiunto un accordo per continuare a garantire il diritto alla salute di tutti: i medici di famiglia continueranno a prescrivere gli esami necessari. Un manifesto, firmato dalla presidente Roberta Chersevani e dal ministro Beatrice Lorenzin, sarà affisso in tutti gli ambulatori di Medicina generale. "Con i nuovi LEA si inaugura un nuovo metodo. Si apre una nuova stagione in un clima di collaborazione", dicono la presidente e il ministro.

La nota diffusa dalla FNOMCeO:

"Caro cittadino, l’intesa raggiunta tra Ministero e Professione ci consente di comunicarti che il medico, nell’ambito dei propri compiti attribuitigli, potrà continuare a prescrivere tutto quanto riterrà necessario alla tutela della tua salute, secondo le evidenze scientifiche e le regole previste dall’organizzazione del Servizio sanitario nazionale”. Il manifesto è firmato da Roberta Chersevani, Presidente FNOMCeO e da Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute che, insieme, lo hanno presentato oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa congiunta, nella sede di Lungotevere Ripa 1, proprio per parlare dei nuovi LEA e dell’appropriatezza.

“Presentiamo oggi il frutto di un lavoro avviato circa un anno fa – ha spiegato Lorenzinche è il risultato della collaborazione tra Ministero e FNOMCeO, una collaborazione che sarà sistematica. Siamo dentro una visione generale con un occhio rivolto alla sostenibilità del sistema. Con questi nuovi LEA, concordati con la FNOMCeO, si avvia un nuovo metodo che continuerà con il monitoraggio della loro applicazione. Si apre oggi una nuova stagione” – ha concluso il Ministro.

Roberta Chersevani ha ricordato “il clima di collaborazione, dopo le perplessità sul decreto appropriatezza. Noi siamo per l’autonomia dei medici con i dovuti limiti e in coerenza con il principio della responsabilità. Anche per noi è essenziale la sostenibilità del sistema. Riteniamo importante l’informazione per i medici e per la popolazione, come riteniamo fondamentale la relazione di cura, in cui il tempo diventa di per sé un valore. Abbiamo recuperato serenità sia per i medici, sia per ipazienti”. Chersevani ha poi ricordato che nel recente Consiglio Nazionale della Federazione (8 e 9 luglio) sono stati approvati un ordine del giorno sul tema delle diseguaglianze di salute e un documento sulle vaccinazioni.

Il Ministro ha anche citato il Piano nazionale vaccini, il nomenclatore per la specialistica ambulatoriale e per l’assistenza protesica, nonché il nuovo elenco della malattie rare come punti caratterizzanti del provvedimento sui nuovi LEA, che comprendono, tra l’altro, anche la revisione dell’elenco della malattie croniche, misure per combattere l’endometriosi, la celiachia, i disturbi dello spettro autistico e azioni in sostegno della procreazione medicalmente assistita.

Nella legge di stabilità, sono già stati stanziati 800 milioni di euro di cui 600 milioni per l’assistenza distrettuale e 220 per la prevenzione sanitaria (vaccini). I 20 milioni aggiuntivi derivano da un risparmio dovuto al trasferimento di prestazioni dall’assistenza ospedaliera ad altri ambiti assistenziali.

È stata costituita la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA “con il compito di monitorarne costantemente il contenuto, escludendo prestazioni, servizi o attività che divengano obsoleti e, analogamente, valutando di erogare a carico del SSN trattamenti che, nel tempo, si dimostrino innovativi o efficaci per la cura dei pazienti”. Tutto ciò ha spiegato il direttore generale della programmazione Renato Alberto Mario Botti, che ha ribadito: “i nuovi LEA saranno in aggiornamento continuo”.

Segreteria OMCeO Ve
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