L’ Assemblea del Civile

L’ Assemblea del Civile

di Roberta Brunetti  

L’ orgoglio dei camici bianchi «Questo ospedale è nostro» «Basta correre alla cieca vogliamo sapere i piani
Il problema stipendi per ora è superato Ma la rabbia tra ii camici bianchi veneziani resta tanta E non solo contro la Regione ma anche e forse soprattutto contro la dirigenza dell Ulss 12 «Ci hanno tolto anche la dignità»

 «Basta correre alla cieca vogliamo sapere i piani di questa amministrazione» «L ospedale è nostro e della popolazione»

 Solo poche battute per rendere il clima che si respirava ieri in sala San Domenico al Civile all assemblea indetta dai sindacati sulla vertenza stipendi dei medici dell Ulss 12 Sbloccato nella notte il bilancio regionale e con esso gli stipendi dei camici bianchi la partecipazione è stata un po inferiore a quella dell assemblea di lunedì Ma comunque la sala era piena E l’ intenzione di continuare nella mobilitazionee generale è forte

«Dobbiamo approfittare di questo momento ha sottolineato Sandro Bordin il capo dipartimento di
chirurgia diventato uno degli organizzatori della protesta Toccati sui denari noi medici ci siamo ricompattati
perdendo quella conflittualità così tipica e devastante per la categoria Ora chiederemo un incontro ai candidati
alle regionali e alle comunali per fargli conoscere le nostre proposte»

Una proposta condivisa da tutta l' assemblea così come è emersa la comune amarezza per un «ruolo» e un «autorevolezza» che il medico ha perduto a fronte dell «arroganza della dirigenza aziendale»

Molti si sono sentiti offesi anche dalla recente lettera del direttore generale Antonio Padoan «Ha ringraziato tutti i dirigenti in particolare quelli amministrativi E noi ? »

Non è mancata mancata anche l’autocritica «L altro giorno a fronte di una richiesta di prestazione urgente mi sono sentita rispondere da un collega che lui era a 34 ore Il paziente è morto poco dopo sarebbe morto lo stesso ma non è così che si comporta un medico Qui abbiamo grandi professionalità Ma dobbiamo fare attenzione»

E più di un medico ha invitato  i colleghi a «non usare ii pazienti come ostaggi»

«La popolazione semmai deve diventare il nostro alleato»

Il Gazzettino – 6 febbraio 2010
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