Convegno: Marcatori circolanti in oncologia, uso clinico appropriato Dr. Gion - Progetto 3S Sanitario, Sportivo, Sociale Dr. Beggio

Mercoledì, Maggio 17, 2017
sala Convegni "Caterina Boscolo" OMCeO Venezia

L’inappropriatezza costituisce uno dei principali fattori di rischio di inefficienza, inefficacia e non economicità dei sistemi sanitari. L’inappropriatezza per difetto comporta il rischio di mancare una diagnosi o di non seguire un trattamento necessario, con gravi conseguenze per la salute della persona. L’inappropriatezza per eccesso comporta il rischio di diagnosticare malattie inesistenti o clinicamente non rilevanti, con conseguenze serie per il singolo paziente e un impatto molto negativo sul sistema sanitario per i costi elevati allungamento liste di attesa per esami non necessari. I marcatori tumorali sono un esempio pragmatico di esami diagnostici gravati da un alto rischio di inappropriatezza per eccesso. Infatti trattandosi di test poco invasivi e con costi relativamente contenuti, è possibile che si verifichi un utilizzo estensivo dei marcatori tumorali in persone sane, con l’obiettivo di diagnosticare precocemente il cancro o di escluderlo.

Relatore Dr. Massimo Gion

 

Progetto 3S Sanitario, sportivo, sociale: questo il senso delle 3S contenute nel progetto, messo a punto ormai quasi da un anno da Fisiosport Terraglio, per aprire una nuova strada nella riabilitazione, grazie all’attività fisica adattata. Un percorso che concentra l’attenzione sulla persona a 360 gradi, puntando a un suo recupero completo e a un totale reinserimento nella sua vita sociale. Condiviso con l’azienda sanitaria Ulss 3 Serenissima, con il Comune di Venezia e con la Regione Veneto, il progetto

3S vuole portare un nuovo modello di sinergia tra ente pubblico e privati e ha un notevole impatto sul fronte del risparmio nella spesa sanitaria: l’attivazione di un programma simile permette, infatti, un abbattimento del 20% dei costi della riabilitazione. «Il progetto – spiegano da Fisiosport – porta benessere psicofisico alla persona e all’intera famiglia che ha a che fare con un disabile. A beneficiarne, allora, potrebbero essere proprio i medici di famiglia che hanno spesso la sala d’attesa piena di persone con disabilità, magari anche solo temporanee, che però non sanno a chi indirizzare. I codici bianchi cercano soprattutto accoglienza. Il beneficio per i pazienti è immediato: l’attività sportiva fa star meglio e dà stimoli».

Relatore Dr. Michelangelo Beggio

 

link diretto http://www.ordinemedicivenezia.it/news/notizie-medici/progetto-3s-un%E2%80%99opportunit%C3%A0-i-medici-di-famiglia

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