Assemblea Ordinaria degli Iscritti - 25 marzo 2006 - Relazione Programmatica del Presidente

Assemblea per l’Approvazione del Bilancio di Previsione 2006

Relazione Programmatica del Presidente dell’Ordine Dott. Maurizio Scassola

1. PREMESSE DI CONTESTO E PRIORITA

· L’approvazione del Bilancio di Previsione supera i vincoli di un bilancio in dodicesimi, eredità del Commissariamento dell’Ordine. Questa Assemblea, il più alto organo partecipativo, finalmente potrà dare il via libera alla piena attività istituzionale che vede il Bilancio di Previsione come strumento amministrativo al servizio delle strategie individuate dal Consiglio.

Le linee – guida del Bilancio ed i suoi contenuti contabili verranno dettagliate dal tesoriere.

Questa mia relazione vuole quindi sottolineare le linee di indirizzo strategico individuate dal nuovo Consiglio.

* Il primo obiettivo che ci siamo posti è la riscoperta dell’Orgoglio di Appartenenza alla Professione Medica.

Una medicina compatta e solidale è garanzia di percorsi di cura efficaci, è la premessa per una collaborazione interdisciplinare che possa offrire alle nostre Comunità Servizi di Qualità!

Con quali strumenti? L’informazione, l’educazione e la formazione, nell’ambito del rapporto medico / medico, sono strumenti capaci di ridare significato al nostro lavoro che, solo attraverso una Comunicazione Strategica (finalizzata al raggiungimento di obiettivi condivisi di cura), può portare ad esiti previsti, pre-determinati (Programmazione, Controllo e Verifica). Dobbiamo lavorare molto sul versante della reciproca conoscenza delle nostre attività, delle nostre sofferenze: solo il rispetto reciproco e la solidarietà possono essere garanzie per conquistare Autorevolezza e Credibilità.

Troppo spesso ci accapigliamo per interposta persona: un paziente che rimane basito nell’ascoltare e nel riportare i motivi delle nostre “beghe”.

* La “cattiva comunicazione” medico/medico è spesso alla base del Contenzioso medico/paziente, medico/struttura. Il “medico alla sbarra” è un medico senza diritti! Dobbiamo dotarci di una “cassetta degli attrezzi” per affiancare i Colleghi che iniziano il doloroso percorso degli iter processuali; dobbiamo sostenere sempre e comunque i Colleghi “sbattuti in prima pagina”! Dobbiamo offrire solidarietà non solo a parole; su tutto questo stiamo lavorando intensamente con i Gruppi di Lavoro ed in stretto rapporto con altri Ordini del Triveneto. In Italia, ogni anno, 15.000 medici vengono accusati di “malpractice”; i 2/3 vengono assolti! La Medicina Difensiva è la conseguenza di una “incertezza” che ci accomuna tutti ed ha inevitabili ripercussioni sui costi e sui modelli organizzativi: non è solo un problema medico ma è un problema che questo Stato deve affrontare con decisione e tempestività perché riguarda la serenità di tutti i Cittadini.

Dobbiamo contemporaneamente avviare un tavolo di dialogo con la Magistratura finalizzato ad approfondire la conoscenza reciproca ed a promuovere sinergie. Con le Aulss va incentivata l’adozione di soluzioni tecniche e organizzative per la Prevenzione del Rischio.

Stiamo lavorando per produrre, in collaborazione con le Direzioni Strategiche, progetti per la “sicurezza” nei percorsi di cura.

* L’Ordine deve essere garante per le categorie mediche “deboli” (es.: I Giovani Medici; i Medici Fiscali, i Medici con contratti a tempo, le aree oscure della libera professione…. ). Ho ricevuto recentemente una lettera firmata da colleghi medici fiscali; il titolo recita: “sfruttamento, dequalificazione, mortificazione professionale”! Dobbiamo sempre ricordarci che rappresentiamo tutti i medici e non solo le aree “più forti”, è nostro dovere ascoltare e dare risposte al disagio di Colleghi che spesso, per la loro “non rappresentatività”, non vengono patrocinati; potremo sostenerli anche nel contenzioso con le Amministrazioni di riferimento!

* I medici Pensionati hanno un ruolo di “Memoria della Professione”; sono i custodi dell’“Arte Medica” che rimane strumento di “comunicazione”; la presenza dei medici pensionati è uno stimolo anche nel ricercare, progettare e favorire una migliore qualità della vita per il medico. A loro chiediamo riflessioni sulla congruità dei nostri trattamenti previdenziali che giocheranno un ruolo fondamentale per la nostra futura Qualità di Vita.

* I Giovani sono una occasione di continuo confronto con il “Quotidiano” spesso misconosciuto o peggio dimenticato; dobbiamo coinvolgerli anche per delineare insieme i futuri scenari: dobbiamo con loro prepararci ai cambiamenti del Sistema Sanità, sia organizzativi ma anche etici, bioetici, scientifici, sociali. Dobbiamo attivare un sistema di ascolto ed un sistema informativo specifico, dedicato che vada anche incontro ai bisogni di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro.

* I Pensionati ed i Giovani hanno un valore strategico per la Professione: ci aiutano a ricordare e a capire i Valori Immutabili nella continua evoluzione del Pensiero e della Scienza.

* Con il contributo e l’entusiasmo del Segretario – dr.ssa Caterina Boscolo abbiamo coinvolto il Personale per la Riorganizzazione della Segreteria in un percorso di rivalutazione organizzativa e di formazione che si rendono necessarie quando mutano le esigenze di “servizio” e cambia la “squadra” del Consiglio portatrice di nuove idee e di nuove motivazioni.

2. I PROGETTI E I PROGRAMMI

Gli Obiettivi e le Strategie del nuovo Consiglio sono sintetizzati nella nostra volontà di incontrare i Colleghi di tutto il territorio provinciale e nel decentrare laboratori di idee e di progettazione in ogni AULSS.

Il rapporto con le Comunità Locali (abbiamo già avuto colloqui con il prof. M. Cacciari ed il dr. F. Gurnieri) e con le Direzioni Generali delle aulss potranno rilanciare il ruolo dell’Ordine come voce istituzionale autorevole e come partner in iniziative di promozione della Salute e nella sperimentazione di modelli organizzativi innovativi.

Anche il rapporto con l’Università IUAV nasce dalla ricerca di collaborazioni interdisciplinari per la ricerca della Qualità di Vita nelle nostre Comunità.

Il rapporto con la Regione Veneto dovrà essere una collaborazione tra Istituzioni per la ricerca della qualità nelle cure nel rispetto dei ruoli specifici. La L.R 22/02 “Autorizzazione ed accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali” dovrà essere un esempio di come le Istituzioni, in specie quelle Regionali e Locali, vadano stimolate a collaborare costantemente con gli Ordini nell’individuare i criteri di accreditamento e soprattutto di verifica delle strutture (non dei Professionisti!) . Non accetteremo mai che l’accreditamento delle strutture possa diventare una via traversa per gestire l’accreditamento dei professionisti!

· Il Consiglio ha recentemente individuato i primi Gruppi di Lavoro che rappresentano la sintesi operativa degli obiettivi individuati dal Consiglio; questi Gruppi sono aperti a tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi per la Professione:

a. Gruppo per la Informazione e Comunicazione (Notiziario, Sito WEB) . Con la supervisione del dr. Franco Fabbro cercheremo di costituire un rapporto stabile con la Stampa finalizzato alla corretta informazione sui temi della Salute ma anche al dialogo tra professionisti che hanno Codici Deontologici ed Etici di comportamento.

b. Gruppo Scienza – Etica – Deontologia

c. Gruppo per il Dialogo tra le varie aree della Professione

d. Gruppo per la Formazione

e. Gruppo per lo studio sulla Responsabilità Professionale

f. Gruppo per lo Studio e la Valutazione delle criticità dei bilanci pregressi

g. Gruppo per la Pubblicità

Il Consiglio ha altresì individuato la necessità di analizzare due aree di grande criticità ed interesse:

®L’Area del Mobbing affidata al Vicepresidente – dr. Salvatore Ramoscello

®L’Area del Risk Management affidata al Tesoriere – dr. Davide Roncali Siamo certi che l’analisi di queste aree porterà ad individuare sinergie con le Direzioni Strategiche delle Aulss della nostra Provincia: è interesse comune che i percorsi di cura siano realizzati in un contesto organizzativo che offra sicurezza e serenità a tutti gli operatori. Da una prima analisi delle due aree ne deriveranno progetti mirati.

· La Fondazione Ars Medica. Il suo rilancio è improcrastinabile e deve essere fondato su competenze e motivazioni forti per poter essere uno strumento efficace di Formazione e Ricerca a sostegno dell’Istituzione. Le risorse che sono state destinate per la sua istituzione non possono essere lasciate orfane di una programmazione strategica finalizzata alla presenza autorevole dell’Ordine dei Medici nella nostra Provincia.

3. L’AREA ODONTOIATRICA E LA LIBERA PROFESSIONE:

Ancora una volta le Istituzioni non hanno dato risposta al fenomeno del prestanomismo e dell’abusivismo che è tipico di questa area professionale ma che rappresenta un oltraggio alla Professione tutta!. L’art. 348 del C.P prevede:” …la reclusione fino a 6 mesi o la multa da euro 103 a euro 516..” . Chi esercita abusivamente la professione sanitaria patteggia la pena e se la cava con una multa!

L’Odontoiatria veneta e veneziana in particolare sono ai vertici mondiali come qualità, adeguatezza, appropriatezza, accessibilità ed economicità delle prestazioni. La diminuzione delle risorse economiche ha spinto la popolazione ha recarsi meno frequentemente dal dentista; al tempo stesso è aumentata la popolazione odontoiatrica: si è quindi contratta un’Area Professionale che, alla luce della maggiore pressione fiscale (studi di settore), dell’aumento dei costi di gestione e dei manufatti protesici, delle normative su impiantistica, sicurezza sul lavoro, privacy e autorizzazioni regionali sta spingendo molti Colleghi a ridurre drasticamente gli investimenti con possibili, future ripercussioni sulla Qualità del lavoro.

I medici non devono considerare la libera professione odontoiatrica e tutta la Libera Professione arre ancillari, sarebbe un errore gravissimo. Il medico nasce libero professionista ed ogni medico deve poter esprimere anche nella Libera Professione tutte le proprie capacità, anche imprenditoriali; l’Ordine deve salvaguardare il proprio ruolo di garante della Professione: è tempo che la nostra Istituzione sia laboratorio di progetti, di proposte per un confronto paritario con le Istituzioni Nazionali e Regionali sui temi dei regolamenti e della verifica della loro applicazione specie nella Libera Professione che va protetta proprio perché emblematica del nostro Spirito Antico.

Vi è la necessità di conciliare la Difesa della Salute attraverso il Sistema Pubblico Solidale e la Tutela della Libera Professione.

4. LE ELEZIONI DELLA FNOMMCeO

* Commento sul risultato. Siamo orgogliosi che il dr. Maurizio Benato, Presidente dell’Ordine di Padova, abbia raggiunto un ruolo di primo piano a livello nazionale; siamo convinti che sarà un interlocutore privilegiato al servizio della Professione tutta e del Veneto. E’ giunto anche un segnale di ricambio generazionale che non abbiamo mai posto come mero cambiamento formale ma come la necessità di individuare Colleghi che, nella pienezza della attività professionale e alla luce delle esperienze maturate, nei ruoli istituzionali ricoperti, garantissero non solo competenze ma anche grande vicinanza ai problemi quotidiani dei Medici. Questa “solidarietà” e questa “assonanza” sono garanzie preliminari per una vera “rappresentanza”.

* Il ruolo dell’Ordine di Venezia. Abbiamo da subito lavorato per la mediazione, nel contesto di un confronto che, in alcuni momenti, ha fatto presagire una drammatica frattura della categoria . Abbiamo sempre pensato che, particolarmente in questo momento storico, la autorevolezza dei medici ha la sua premessa essenziale nella loro compattezza, nel loro senso di appartenenza, nella solidarietà tra le varie aree della Professione. Il percorso scelto per arrivare alla elezione del Comitato Centrale ci permette di guardare avanti con maggior fiducia nella nostra capacità di essere parti sociali rappresentative ed ascoltate.

* Le prospettive. Auguriamo al Presidente – dr. Amedeo Bianco di riuscire a ricostruire una FNOMCeO autorevole, di saperne riorganizzare la struttura, di risanarne l’assetto finanziario e di sapersi porre alla Politica come interlocutore ascoltato. La Professione ha bisogno di profondi cambiamenti e di modernizzazione; siamo ad un momento di svolta per le scelte future. Il Codice di Deontologia e la Professione devono essere difesi senza arroccamenti, siamo aperti alle esigenze di una Società in continuo fermento ma vogliamo partecipare alla elaborazione dei progetti di Legge; e non accettiamo le semplificazioni.Gli interventi del Garante alla Concorrenza sottolineano gli “ingiustificati privilegi” dei professionisti che si espliciterebbero nelle tariffe minime, nei vincoli delle norme di regolamentazione e di accesso alle Professioni, nei vincoli alla Pubblicità. Il Garante d’altra parte considera l’Ordine solo come luogo ove si vigila sulla correttezza dei comportamenti degli iscritti. Noi crediamo che l’Ordine debba essere l’Istituzione Garante della Qualità del Professionista Medico ed Odontoiatra. Vi è la necessita che questa Istituzione, come organo ausiliario dello Stato, venga riformata nella prospettiva di poter assicurare anche un Progetto Formativo atto a sostenere uno Sviluppo Professionale Individuale e di Area di Appartenenza. Si sottolinea che questo ruolo è tanto più strategico quante più professioni si stanno affacciando in campo sanitario.

* La precedente gestione della Federazione ha portato ad un gravissimo deficit di bilancio che ha visto la vendita di un immobile in Roma (750.000 euro) finalizzata ad un parziale ripianamento; sembra che la quota nazionale dovrà essere ritoccata entro il 2006 . Parte di questo deficit è sicuramente imputabile alla gestione scriteriata del Portale (o Pozzo?) FNOMCeO!

* La Riforma degli ordini Professionali. La messa in mora dell’Italia da parte del Commissario europeo al Mercato Interno Charlie Mc Creevy che contesta le tariffe fissate dagli Albi Professionali Italiani ritenendole incompatibili con l’articolo 40 dei Trattati UE (Libera Prestazione di Servizi in Europa) è un grave segnale d’allarme. Lo stesso Garante della Concorrenza afferma che sono ingiustificati i privilegi di professionisti che predeterminano Tariffe minime inderogabili. Vincoli normativi, Metodi di accesso alla Professione, la Pubblicità, Codici Deontologici sono pesantemente criticati e proposti per una profonda revisione e contemporaneamente viene approvata la nuova disciplina sulle professioni sanitarie non mediche con la conseguente istituzione di nuovi ordini delle Professioni Sanitarie! Vi è una grande preoccupazione per l’immediato futuro: come sarà il confronto con tutti questi nuovi soggetti? Il ruolo del laureato in Medicina ed in Odontoiatria subirà di fatto attacchi concentrici anche alla luce della equipollenza (legge 1/2002) dei Diplomi Universitari alle Lauree triennali e a tutti quei titoli che vengono conseguiti a livello regionale che sono in attesa di riconoscimento giuridico! Lauree triennali, diplomi universitari, titoli conseguiti a livello regionale creano e creeranno una cornice di professionisti difficilmente gestibile in quanto a ruoli, compiti, funzioni. Come verranno regolamentate/integrate le attività di tutti questi Operatori ? Chi è il soggetto garante istituzionale?

* Conclusioni

Il Bilancio di Previsione rappresenta lo strumento amministrativo che sostiene le Politiche dell’Ordine; non è quindi un mero passaggio burocratico ma un momento nel quale l’Assemblea, massimo organismo partecipativo e deliberante, ratifica le politiche del Consiglio sostenendolo e legittimandone strategie e attività.

A fine anno si svolgerà l’Assemblea per l’approvazione del Bilancio Consuntivo in quella occasione, festeggeremo i Neolaureati e i nostri Iscritti con 50 anni Laurea ; sarà il momento del confronto sul primo anno di attività; ci auguriamo una grande partecipazione: l’Ordine ha bisogno della Vostra presenza e del Vostro sostegno
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