La Scuola di San Marco si arricchisce di un dono prezioso: il fondo Borgia-Collice

La conservazione e la valorizzazione della cultura medica al centro dell'opera che la Scuola Grande di San Marco sta svolgendo dal 2013, anno del restauro degli antichi locali. Negli ultimi giorni la già ricca biblioteca della prestigiosa istituzione, fondata come Scuola dei Battuti nel 1260 e oggi guidata sapientemente per l'Ulss 12 Veneziana dal dottor Mario Po', direttore del Polo Culturale e Museale, si è arricchita di un dono prezioso: il fondo libraio Borgia-Collice del professor Massimo Collice, maestro della neurochirurgia attivo a Milano, primo medico italiano a eseguire un intervento per aneurisma gigante in arresto cardiocircolatorio.
Nei giorni scorsi la presentazione ufficiale dei 50 testi della storia della medicina affidate alle cure dell'ente veneziano. "Questa donazione - ha commentato il direttore generale dell'Ulss 12 Giuseppe Dal Ben - impreziosisce la nostra biblioteca, oggi scrigno ancora più prezioso di testi di storia della medicina". Dall'Ufficio Stampa dell'azienda sanitaria, la nota di presentazione:

La Scuola Grande di San Marco ha ricevuto in dono un importante fondo librario, e lo ripropone alla comunità scientifica in memoria dell’illustre medico che lo ha raccolto negli anni, il professor Massimo Collice, neurochirurgo a Milano. “L’Ulss 12 Veneziana accoglie con gratitudine – ha commentato il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – dalle mani della moglie Rosa Borgia, la collezione di oltre cinquanta testi di storia della medicina messa insieme durante la sua vita dal professor Collice. E’ un fondo prezioso, costituito da testi anche antichi, con opere che ci riportano addirittura al Rinascimento e a Vesalio, che l’esimio specialista ha cercato e raccolto, affacciandosi alla storia della medicina come a cercare risposte nuove alle quotidiane domande della pratica clinica”. 
Il “Fondo librario Borgia-Collice” andrà ad arricchire la vastissima collezione della Scuola Grande di San Marco: “Contiamo di dare così a questo fondo privato – ha spiegato Dal Ben – il lustro che merita, inserendolo nell’ampio e ricco patrimonio librario della Scuola. Questa donazione impreziosisce la nostra biblioteca, oggi scrigno ancora più prezioso di testi di storia della medicina, e nello stesso tempo ridà lustro e visibilità ai preziosi volumi che riceviamo e alla personalità di grande medico e di grande uomo di sapere che li ha voluti mettere insieme”.
Durante la cerimonia alla Scuola Grande di San Marco il Direttore Dal Ben ha sottolineato come si rinnova e si arricchisce la lunga lista delle persone che hanno inteso affiancarsi in modo concreto all’opera di conservazione culturale e di divulgazione che la Scuola Grande di San Marco sta svolgendo a Venezia dal 2013, anno del restauro degli antichi locali. La donazione odierna, in particolare, costituisce un importante riconoscimento del ruolo assunto dalla Scuola nel settore della conservazione e della valorizzazione della cultura medica, riconoscimento che giunge a Venezia da Milano, altra grande capitale del sapere scientifico, dove il dottor Collice ha svolto tutta la sua opera professionale.
E’ stato infine sottolineato come l’Ospedale Civile si propone sempre più come luogo vivo della memoria dei grandi medici del passato anche recente: molti di questi sono ricordati lungo le pareti restituite della Scuola Grande; di altri, come il dottor Giuseppe Jona, si rinvigorisce il ricordo attraverso gli importanti interventi sulle strutture del nosocomio; di altri ancora – si pensi al dottor Umberto Saraval e appunto al dottor Massimo Collice – si è rinnovato il ricordo d’intesa con i familiari, nel comune impegno per la l’Ospedale, la città di Venezia, la comunità scientifica che fa memoria di se stessa.
   
Massimo Collìce, nato a Cosenza nel 1945, è riconosciuto dal mondo scientifico come un maestro della Neurochirurgia, stimatissimo dai suoi pazienti e da chi ha avuto l’opportunità di lavorare con lui, riconosciuto dai suoi amici come un maestro di vita.
Collice è stato il primo medico italiano a eseguire un intervento per aneurisma gigante in arresto cardiocircolatorio, e tra i primissimi a portare a termine un intervento di bypass cerebrale. La sua carriera scientifica si è svolta tutta all’Ospedale di Niguarda a Milano: ha cominciato a lavorare al reparto di Neurochirurgia di Niguarda nel 1970, dapprima come Assistente poi come Aiuto, poi ancora come Primario ed infine come Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, e a Niguarda è deceduto nel 2009. Lo legano a Venezia, nella prima parte della carriera, gli studi presso i fondi e le biblioteche della città lagunare, forieri di preziose intuizioni sviluppate poi nella carriera scientifica.
E' stato Professore a contratto dell'Università Statale di Milano, e Presidente della Società Italiana di Neurochirurgia. A lui è stato dedicato il Reparto di Neurochirurgia di Niguarda.

Foto credits: Giuseppe Dal Ben

Segreteria OMCeO Ve
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