Responsabilità professionale: tutte le novità in un convegno

Ci sono voluti ben 15 anni di dibattito parlamentare: dopo un iter lungo e complesso la nuova legge sulla responsabilità professionale del personale sanitario è ora realtà. Il provvedimento è stato approvato in via definitiva alla Camera lo scorso 28 febbraio con 255 voti favorevoli e 113 contrari e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo scorso.
Alla base delle nuove norme la sicurezza delle cure per i pazienti e un rilancio dell’alleanza terapeutica che consenta al medico di lavorare serenamente e garantisca al malato più trasparenza e risarcimenti in tempi rapidi. Il tutto con un obiettivo in particolare: sciogliere i nodi, ormai divenuti centrali nella professione, della quantità di contenziosi che grava sui camici bianchi e sulle strutture sanitarie, che hanno spinto al rialzo il costo delle assicurazioni, e della medicina difensiva, da cui può derivare un uso delle risorse pubbliche sconsiderato.

Tutte le novità contenute nella legge 24 del 2017, dal titolo Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, saranno presentate in un convegno organizzato per venerdì 12 maggio al Padiglione Rama dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre dall’Ordine veneziano dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, in collaborazione con la Procura della Repubblica e l’Ordine lagunare degli Avvocati, e il patrocinio dell’Ulss 3 Serenissima. Un pomeriggio di analisi in cui giuristi ed esperti analizzeranno e commenteranno le singole norme di questa legge complessa e innovativa.
A introdurre il tema sarà il procuratore Adelchi D’Ippolito, grande amico dell’OMCeO veneziano, che si soffermerà in particolare sulle novità legate alla responsabilità professionale del medico. Ma seguiranno poi altri interventi per chiarire la responsabilità civile delle strutture sanitarie e lo sviluppo dei contenziosi, con l’avvocato Camilla Mastrangelo; le azioni di rivalsa con i consulenti legali dell’OMCeO Mario Giordano e Giorgio Spadaro; i cambiamenti legati all’attività del medico legale, che saranno approfonditi da Silvano Zancaner, direttore dell’Unità complessa di Medicina legale del Distretto veneziano dell’Ulss 3 Serenissima, e infine una proposta assicurativa della Regione Veneto illustrata dal direttore generale Domenico Mantoan.

«Mi piace – ha dichiarato dopo il via libera alla legge Roberta Chersevani, presidente della FNOMCeO – questo mettere in prima linea la sicurezza delle cure e della persona assistita. Sin dagli articoli iniziali, vengono chiaramente identificati i percorsi di risk management che possono sicuramente portare a una riduzione di eventi avversi e di errori. Confido in una maggiore serenità dei medici e dei professionisti sanitari nell’esecuzione dei loro compiti e credo che anche il paziente possa essere rasserenato dalla protezione che questo provvedimento gli offre».
La numero uno della Federazione nazionale ha anche sottolineato come l’obbligo di assicurazione per le strutture e i professionisti passi attraverso una chiara individuazione di classi di rischio, a cui corrispondono massimali differenziati, e all’istituzione del fondo rischi, a tutela verso eventuali inadempienze. «Il tutto – ha aggiunto – in un contesto di grande trasparenza. Ora restano da portare a casa in tempo utile i decreti attuativi previsti. Si auspica che la reiterata clausola “senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica” non sia di impedimento per la corretta applicazione».

Proprio la difficoltà di dialogo culturale tra mondo della giustizia e mondo della sanità – di fatto, però, superata dal convegno organizzato al Rama – tra gli ostacoli che, secondo l’estensore del testo Federico Gelli, hanno sempre rallentato l’approdo a una nuova legge in materia di responsabilità professionale.
«Questa mancanza di dialogo – ha spiegato a Nicola Ferraro della FNOMCeO – aveva impedito un confronto ai numerosi attori di questa materia complessa e articolata (i cittadini, i malati, gli operatori della sanità, le compagnie d’assicurazione, le aziende e le strutture sanitarie) e quindi il varo di una legge quadro. La Legge 24/2017 nasce anche per riallacciare e rivitalizzare vecchi e fondamentali rapporti, a iniziare da quello tra medico e paziente, che mai come oggi necessita di una nuova alleanza terapeutica e non di scambi di carte bollate. Il testo delle norme approvate si propone poi come strumento per sanare le principali difficoltà operative a carico di aziende sanitarie e assicurazioni; difficoltà che avevano portato, di fatto, all’abbandono da parte delle imprese assicuratrici della copertura dei rischi derivante dall’errore in sanità».

Tra i punti di forza del nuovo provvedimento, secondo il relatore al Senato Amedeo Bianco, anche lui intervistato dalla FNOMCeO, proprio l’impostazione culturale e civile della legge che parte dalla sicurezza delle cure e della persona assistita, per arrivare alla riforma giuridica della responsabilità professionale sia penale che civile, agli obblighi assicurativi, al ruolo dei periti e dei CTU, sino alla delicatissima questione delle linee guida.
Tra le debolezze, invece, una spicca in modo particolare. «Metterei al primo posto – ha detto – la concreta applicazione della legge, essendo legata all’emanazione di circa otto decreti. Purtroppo non era possibile fare diversamente, salvo scontare delle rigidità micidiali della legge stessa».

Nell’attesa, che si spera non sia lunga altri 15 anni, dall’OMCeO veneziano l’opportunità di approfondire l’argomento con esperti di alto livello. Un’occasione per scoprire davvero come lavorare nelle corsie e negli ambulatori in piena serenità e come rinsaldare quel patto terapeutico con i pazienti che, a causa dei contenziosi quotidiani, rischia di sfilacciarsi e cedere il passo alla paura.

Chiara Semenzato, giornalista OMCeO Provincia di Venezia

In allegato il testo della Legge 24

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Segreteria OMCeO Ve
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