Special Olympics di vela a Chioggia: lo sport proprio per tutti

Un evento unico colorerà Chioggia il week end del 2 e del 3 di luglio: la cittadina veneziana è, infatti, stata scelta per ospitare la prima gara di vela degli Special Olympics, disciplina i cui programmi nazionali sono entrati solo quest'anno a far parte del mondo dello sport per atleti con disabilità.
Uno spettacolare percorso – il cui traguardo sarà in Piazza Vigo – per un memorial intitolato all’indimenticabile Marco Dell’Oro, anima del progetto e figura di riferimento per tutto il mondo Special Olympics, prematuramente scomparso nel 2015, che tanto si è speso con passione per questa attività. L’appuntamento segue l’ottimo esito della prima sperimentazione che si è svolta durante i XXX Giochi Nazionali Estivi “VENEZIA 2014” sulle acque del bacino di San Marco.

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Ben 9 gli equipaggi ammessi – DVV Venezia, AIPD Venezia, TUTTACHIOGGIAVELA Chioggia, IMPRONTA Chioggia, PROMETEO Chioggia, ATLANTE Chioggia, NONNA MIRTA Chioggia, GAIA, SPECIAL TEAM PADOVA che utilizzeranno tre imbarcazioni identiche modello ESTE 24 messe a disposizione dall’organizzazione – composti da un osservatore (armatore o suo rappresentante), da un coach-timoniere, da due atleti Special Olympics, e infine da un partner (assistente per gli atleti).
La manifestazione si articolerà in brevi regate a vele bianche, con un massimo di tre prove al giorno per ogni team, con cambio di equipaggio tramite gommoni, sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Atteso anche l'arrivo della fiaccola olimpica, durante la cerimonia d'apertura, in programma in Piazzetta Vigo la sera di sabato 2 luglio alle 20.30, a cui parteciperanno l’onorevole Diego Crivellari, la consigliera regionale Erika Baldin, e in rappresentanza dell'Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Venezia, Ornella Mancin, presidente della Fondazione Ars Medica. Testimonial di eccezione, la velista chioggiotta Silvia Zennaro, nazionale azzurra in partenza per le prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro.

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Una scelta, quella di Chioggia, per nulla casuale. “A Chioggia – spiega Nicoletta Codato, direttore provinciale degli Special Olympics Italia – c'è un gruppo, TuttaChioggiavela di Davide Ravagnan, che accoglie ragazzi con disabilità. Nei mesi scorsi si è costituito come primo team velico del Veneto per partecipare agli Special Olympics. Un gruppo partito per passione e all'inizio molto 'fai da te', ma che oggi fa capire come lo sport sia davvero per tutti. Come, con le dovute attenzioni e preparazioni, tutti si possano avvicinare agli sport”.

Come saranno organizzate le gare?
Tutte le gare prevedono delle batterie per livelli: in tutte le discipline Special Olympics, dal nuoto allo sci, si fanno queste prove in modo che non ci sia mai troppa differenza, troppa disomogeneità nel gruppo. Noi, poi, premiamo sempre tutti: ci sono un primo, un secondo e un terzo, ma vogliamo che ci sia un riconoscimento per tutti gli atleti. Questo è lo spirito.

I protagonisti, dunque, saranno i ragazzi...
Sì, lavoriamo con i ragazzi, piuttosto che con gli adulti, solo perché, come vale anche per i normodotati, se uno si avvicina allo sport quando è più giovane, è tutto più semplice. Se uno inizia a 40 anni, la cosa si complica. I nostri atelti hanno un'età tra i 20 e i 40 , ma abbiamo anche bambini piccoli che sono entrati a 6/8 anni. Ognuno di loro, poi, fa le prestazioni che riesce a fare: tutti danno sempre il massimo.

Qual è il messaggio che si vuole trasmettere con gli Special Olympics?
Potremmo dire che è il sogno dello sport unificato: noi riusciamo a proporre un'attività sportiva, un gioco, una gara in cui concorrono atleti con disbailità e atleti normodotati. Questo è un elemento forte di inclusione, si creano gruppi misti.
Nel calcio, ad esempio, il normodotato ha un ruolo di facilitatore: non è quello che deve segnare, deve agevolare il gioco. È incredibile, poi, come questi ragazzi con disabilità facciano esattamente gli stessi 'tiri' di tutti gli altri: si tolgono la maglietta, fanno la ruota, urlano... Vederli è bellissimo: è lo spirito vero dello sport: l'entusiasmo, la voglia di stare insieme, l'arrabbiarsi perché non si fa gol. Questa è l'integrazione vera.

Quali sono i pregiudizi da abbattere?
Beh, innanzitutto, bisogna diffondere l'idea che lo sport è per tutti, che tutti i ragazzi con disabilità possono avvicinarsi a un'attività sportiva e possono fare gare. Lo sport vero non è solo quello delle Olimpiadi. Non esite sport di serie A e di serie B.
Chiediamo anche un aiuto ai professionisti che lavorano con i disabili in ambito sanitario o sociale: devono sapere che c'è questa opportunità e aiutarci a promuoverla tra le famiglie. Il nostro vero obiettivo è arrivare ai ragazzi che non escono di casa, che non fanno niente, che magari avrebbero qualche interesse ma non sono informati su cosa possono fare.
Con questi ragazzi vedi lo sport pulito: la gioia, la partecipazione, la rabbia. L'impegno intenso per farcela, ma l'idea anche che se non ce la fai, comunque ce l'hai messa tutta.

Chiara Semenzato, collaboratrice giornalistica OMCeO di Venezia

Il Meeting “Memorial Marco dell’Oro” è organizzato dal Team Regionale Veneto Special Olympics, in collaborazione con TuttaChioggiaVela asd, Circolo Velico Il Portodimare asd, Il Diporto Velico Veneziano asd, Lega Navale Italiana Sezione di Chioggia e Circolo Nautico Chioggia asd.

 

Segreteria OMCeO Ve
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