“Comunicare in Medicina: l'Arte della Relazione"

Grande interesse ha suscitato il Convegno “Comunicare in Medicina : l’arte della relazione”
svoltosi a Venezia il 28 settembre .
Nella splendida cornice dell’Aula Baratto nella sede di Ca’ Foscari , grazie a un lavoro di collaborazione tra Ordine dei Medici e Dipartimento di Filosofia dell’Università di Venezia, si è assistito a un incontro inedito : medici e filosofi si sono confrontati sui temi della comunicazione e della relazione e con l’aiuto del pensiero filosofico hanno cercato di ritrovare le ragioni per esercitare con passione la professione medica, sempre più complessa e oppressa da tecnicismi e burocrazia.
Tra i filosofi e i medici presenti è nato da subito un feeling che ha reso la partecipazione interattiva in uno scambio entusiasmante di esperienze e riflessioni.
Al mattino si sono susseguite le relazioni dei docenti di filosofia della Ca’Foscari, intercalate dall’intervento di medici che fungendo da discussant, hanno stimolato i presenti a un confronto dialettico molto costruttivo.
La prima relazione è stata tenuta dal prof. Perissinotto che ha parlato del significato del termine comunicazione, della differenza tra comunicazione, linguaggio e informazione; del detto e non detto e di quando dire è fare.
La prof.ssa Padoan ha sviluppato il tema della formazione continua: la qualità del comportamento nelle professioni di cura e quindi il miglioramento delle relazioni, dipende dalla qualità personale dei soggetti coinvolti e questo significa la necessità di attivare percorsi formativi nella cultura professionale.
E’ stato poi affrontato il tema della Verità e della tecnica nella cura dei mortali. Riprendendo concetti filosofici il prof. Tarca ha sostenuto che la Verità è il fondamento della tecnica e la tecnica è la realizzazione e il compimento della Verità.
Per finire la prof.ssa Candiotto ha svolto un intervento appassionante che partendo dal pensiero degli antichi filosofi ci ha portato a cogliere il valore fondante del legame relazionale tra le persone e delle persone con il mondo. Perché ogni uomo possa vivere al meglio la relazione con gli altri è necessario recuperare l’Armonia interiore .
Anche il medico, che è chiamato ogni giorno a relazionarsi con i suoi assistiti e con i suoi colleghi , deve recuperare questa Armonia per vivere bene la sua professione.
Per essere aiutati in questo i filosofi propongono le “Pratiche filosofiche integrali” ,di cui i medici presenti hanno avuto un piccolo assaggio nel pomeriggio.
Attraverso la parola, le immagini, la riflessione , il corpo è possibile ritrovare la propria interiorità e recuperare serenità e armonia per vivere meglio con sé e con gli altri.
Al termine dei laboratori ci siamo ritrovati insieme per condividere quello che si era sperimentato.
Medici e filosofi hanno risposto in maniera entusiasta a questo lavoro di confronto mostrando che la conoscenza reciproca è elemento essenziale per costruire relazioni vere .
Il convegno ha sicuramente aperto una strada nuova che può permettere ai medici di riflettere, con l’aiuto del pensiero filosofico, sul senso più vero della loro professione e ai filosofi di confrontarsi con il lavoro quotidiano e concreto di chi si occupa di professioni di cura.
Da qui si può partire per inaugurare percorsi inediti di ascolto e aiuto reciproco.

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