Documento del Consiglio dell'Omceo Venezia su Responsabilità Professionale

L’invito a tutti i Consigli degli Ordini d’Italia è quello di presidiare quest' area delicatissima della professione con un dibattito continuo ed approfondito che porti la categoria ad un vero impegno di revisione nel campo della responsabilità professionale medica.
Non dobbiamo far passare l’idea che la professione arretra su posizioni difensive, ma che si pone come soggetto istituzionalmente e politicamente forte per la sicurezza del sistema socio-sanitario di questo Paese e dei suoi cittadini.


DOCUMENTO  APPROVATO DAL CONSIGLIO DELL'OMCEO  IN DATA 27.11.2013

“E’ assai difficile vivere nell’incertezza che domina il nostro tempo. Ancor più difficile lavorare, e non mi riferisco solo a chi cerca un lavoro ma anche a chi già lo ha” [Luigi Presenti, Presidente ACOI].
La sensazione diffusa fra i medici è quella di una paralisi dell’attività a fronte di quotidiani appelli delle categorie professionali, dei sindacati, delle società scientifiche relativamente alla necessità di riforma del sistema in tutti i suoi aspetti. 


D’altro canto tutti i Medici iscritti all’Ordine, indipendentemente dal ruolo, sono afflitti dalle problematiche di responsabilità professionale e connessi aspetti assicurativi. 


Se la legge 180/12, meglio nota come “Balduzzi” aveva infatti nelle proprie intenzioni di introdurre alcune rilevanti novità in ambito di responsabilità medica allo scopo di regolamentare il sistema e di arginare il crescente contenzioso medico-legale, in concreto sembra avere introdotto un ulteriore elemento di confusione che rende ancor più problematica la gestione del contenzioso legale. 


La Dottrina con alcune sentenze della Cassazione ha già sottolineato come non tutte le linee-guida siano dotate della medesima attendibilità scientifica e non tutte rispondano a logiche di ottimizza-zione dell’attività terapeutica, perseguendo a volte anche finalità meramente economicistiche, con particolare riguardo al contenimento delle spesa sanitaria (Cass. penale 35922/2012; 4391/2011; 8254/2010). 


Come è possibile pensare pertanto che in questo quadro di confusione legislativa e normativa il sistema assicurativo possa tutelare i medici ed anche se l’obbligo di assicurarsi è stato posticipato all’Agosto del 2014 è facile pensare che ci ritroveremo nella prossima estate nelle medesime condizioni di quella da poco trascorsa. 

 


Tutto ciò premesso il Consiglio dell’OMCEO di Venezia

CHIEDE

con forza al Presidente A. Bianco nella sua funzione di Presidente della FNOMCeO e di Senatore della Repubblica ed al Comitato Centrale della FNOMCeO una pressante azione sulle Istituzioni Tutte affinché la riforma della responsabilità professionale del medico diventi l’obiettivo principale dell’azione politica a partire dal principio che la colpa professionale non dev’essere perseguibile penalmente come già accade in altri Paesi europei, rinviando l’obbligo assicurativo ad un momento successivo a quello della depenalizzazione dell’atto medico.

IL CONSIGLIO DELL’OMCEO VENEZIA

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