Guida per la segnalazione dei casi di sospetto abuso nell’infanzia

Credo sia esperienza comune per tutti i medici, siano essi come si usa dire ora “territoriali” o ospedalieri, trovarsi sempre più spesso di fronte a situazioni in cui sorge il dubbio che il bambino, o l’adolescente a cui ci si trova davanti possa essere in una situazione di rischio per un normale processo di sviluppo della propria integrità fisica o psicologica.
E’ percezione diffusa che nonostante una disponibilità ampia di beni di consumo, cui essi possono accedere in misura maggiore o minore, sia sempre più diffusa tra i nostri ragazzi una accessibilità sempre più difficile ad un sistema di relazioni intra familiari ed extra familiari, che consenta una crescita globale dell’individuo serena ed equilibrata.
Le difficoltà lavorative dei genitori o, in questo contesto economico, la mancanza stessa di un lavoro. Le difficoltà relazionali, dimostrate dall’alto numero di separazioni e divorzi. L’isolamento in cui si svolge la vita urbana contemporanea. Le crescenti difficoltà in cui viene a trovarsi il nostro sistema scolastico educativo. Il prevalere a livello dei mass media di una cultura della superficialità e della valorizzazione di modelli comportamentali di discutibile valore. Contribuiscono a rendere, soprattutto nei contesti culturalmente ed economicamente più deboli, i bambini e gli adolescenti esposti a crescere in ambienti che li privano dei presupposti essenziali per poter sviluppare tutte le loro potenzialità, e in cui sono loro negati sin dall’inizio dei diritti fondamentali. Crediamo sia comune a molti medici trovarsi indecisi e perplessi sul come intervenire quando ci si trova di fronte a situazioni in cui sia ravvisabile una qualche trascuratezza nell’accudimento di minori. Indecisi a chi rivolgersi per cercare di porre rimedio a situazioni che protraendosi nel tempo hanno buone probabilità di compromettere il futuro di questi bambini. Talvolta le perplessità e l’indecisione non permettono di attuare un intervento in quella situazione contingente e prevale un atteggiamento di attesa ed astensione, che può negare un rimedio e un aiuto ai minori che in quella situazione di disagio vengono a trovarsi e continuano, loro malgrado, a crescere.
Scopo di questa breve guida redatta dalla Commissione per i problemi dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ordine dei Medici di Venezia è fornire ai medici i contatti e i percorsi da seguire per attivare la forma più adatta di intervento in tutti i casi di abuso-trascuratezza in cui vengono ad imbattersi nel corso dell’esercizio della loro professione.

Contesto normativo
E’ bene ricordare all’inizio di questa breve lista di cose da fare che, all’infuori dei casi di palese violenza in cui ci si trova di fronte ad un reato e quindi va informata il più presto possibile l’autorità giudiziaria, è il Comune di residenza il soggetto a cui la legge attribuisce il compito di attivare, o direttamente, o tramite delega all’azienda sanitaria, gli interventi di protezione e cura nei confronti dei minori. In ogni caso , in situazioni complesse, il servizio titolare della presa in carico ha la facoltà di richiedere la collaborazione dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Ne consegue che qualora un medico, nel corso della sua attività, si imbatta in una situazione a rischio, può contattare i Servizi Sociali del Comune (o dell’ASL, qualora il Comune li abbia ad essa delegati), per un primo confronto sulla situazione che ha destato le sue perplessità.

Il percorso di protezione del minore d’età
Se le condizioni inadeguate a fornire un supporto educativo al bambino vengono confermate, i Servizi Sociali assieme ad altri operatori, neuropsichiatria infantile, pediatra, medico di medicina generale, formulano una valutazione diagnostica e prognostica del caso. In base agli elementi raccolti viene elaborato un progetto quadro di cura.
Al di là della valutazione iniziale è bene che il progetto sia conosciuto e, per quanto possibile, condiviso in tutte le sue fasi, da tutti i servizi che operano sia a favore del bambino che della sua famiglia.
Il contesto in cui questo si può realizzare è la Unità di Valutazione Multi Dimensionale (UVMD). La UVMD è competente ad effettuare sia la valutazione multidimensionale e multiprofessionale, sia la progettazione personalizzata degli interventi.

Il consenso delle parti coinvolte
Gli interventi di presa in carico devono svolgersi prevalentemente nell’ambito di un rapporto basato sul consenso informato dell’utente.
La comunicazione al bambino, ai responsabili dell’accudimento e ai titolari della potestà e l’acquisizione della loro collaborazione sono prerequisiti importanti per non pregiudicare il percorso di protezione e tutela.
L’informazione deve riguardare le motivazioni della presa in carico, le competenze e le responsabilità del Servizio titolare della presa in carico, le opportunità offerte dal sistema dei servizi, le competenze e le responsabilità degli altri Servizi eventualmente coinvolti, le ipotesi ( o proposte) progettuali, i criteri di valutazione del progetto, i compiti e le responsabilità che comunque rimangono in capo a colui che esercita la potestà. La comunicazione dovrà utilizzare linguaggio, forme e tempi adeguati alle capacità di ascolto e al rispetto delle esigenze dei diversi soggetti coinvolti, compreso il minore di età.
E’ opportuno effettuare verifiche della effettiva comprensione delle informazioni fornite, in particolar modo nei confronti di persone di lingua e cultura straniera.
E’ importante sottolineare l’aspetto della comunicazione con chi esercita la patria potestà.
Il medico che coglie segnali di difficoltà o inadeguatezza nell’accudimento del bambino, deve saperli comunicare ai genitori e condividerli con essi, dimostrando il proprio interesse e la propria preoccupazione nei confronti dei problemi della famiglia. Una volta messo a fuoco il problema, il medico può proporsi nei confronti della famiglia, come colui che, posto a conoscenza delle loro difficoltà, provvederà con il loro consenso a ricercare nel sistema dei servizi le strutture e i modi idonei ad aiutarli a risolverli.

Notizie utili
A completamento di questa breve guida abbiamo allegato un elenco degli indirizzi e dei numeri di telefono dei servizi a cui i medici che ritengono di trovarsi di fronte a un caso di sospetto abuso o trascuratezza possono rivolgersi. 

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