Aggressioni, assistenza e autodifesa. I medici in prima linea

Il Gazzettino 19/2/2018 - Grazie alla giornalista Angela Pederiva per l’attenzione alla nostra categoria. Ieri ero di turno in ospedale ed ho  incontrato il gruppetto dei coordinatori  - medici ed infermieri del 118 e Croce Verde - che si scambiavano gli ultimi accordi prima di dirigersi ognuno al suo equipaggio. Tutti ieri erano stati mobilitati, anche i “capi “ in tenuta da esterno e si  apprestavano ad uscire per l’assistenza alle due manifestazioni politiche che si sarebbero svolte nel pomeriggio in centro storico. Clima da guerra e la bora che soffiava in laguna non aiutava. A  Bologna pochi giorni prima, stessa causale, era finita con feriti idranti e lacrimogeni. Battute per sdrammatizzare, sguardi preoccupati ma risoluti. Non li ringrazieremo mai abbastanza. Complimenti ai colleghi dello Snami di Belluno, una bella iniziativa da considerare con attenzione.

Comunque ritengo che siano le Istituzioni a dover mettere medici ed infermieri nelle condizioni di lavorare in modo sicuro - L'indole del medico è quella di una persona mite , che desidera fare il bene dei suoi simili, l'età media è avanzata , la categoria si sta trasformando al femminile - L'autodifesa è interessante in generale , ma il problema è di impostazione di sicurezza strutturale per i lavoratori della sanità

 Il mio articolo citato, volendo, lo trovate qui. G. Leoni
http://www.quotidianosanita.it/m/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=52863

In allegato il pdf dell'articolo

Allegati: 
Segreteria OMCeO Ve
Categoria News: 
Dalla Rete
Pagina visitata 1834 volte