Cartella clinica e scheda sanitaria: alla scoperta di strumenti indispensabili

Medici di medicina generale, ospedalieri, odontoiatri: è rivolto a tutti, nessuno escluso, il convegno sulla cartella clinica organizzato dall'Ordine veneziano, in collaborazione con l'Ulss 12 e la Procura della Repubblica di Venezia, per martedì 26 gennaio alle ore 20 al Padiglione Rama.

Un'occasione unica per riflettere sulla necessità, non solo sotto il profilo professionale, ma ora sempre più anche sotto quello legale, di tenere una storia sanitaria dei propri pazienti, aggiornata e in ordine. Medici legali ed avvocati porteranno una serie di esempi pratici patrimonio della loro esperienza professionale.

“La cartella clinica – spiegano gli organizzatori – non è solo la documentazione di base del professionista, talvolta vissuta come un opprimente impegno burocratico, ma è soprattutto traccia fisica del nostro percorso intellettuale nella cura del paziente e condivisione materiale con altri colleghi dei nostri atti, diagnosi e terapia”.

Ma la cartella clinica è un obbligo solo per chi lavora in ospedale. “La normativa – spiega il dottor Luca Barbacane della segreteria scientifica del convegno – tra cartella clinica e scheda sanitaria è diversa. Per i medici di medicina generale non c'è alcun obbligo di compilazione. È più una sorta di obbligo interno, proprio di ogni medico di famiglia, per la gestione della propria attività; non obbligatoria ma importante quanto la cartella clinica ai fini di dimostrare il percorso intellettuale di cui sopra”.

Gli ospiti del convegno – tra cui spicca il procuratore aggiunto Adelchi d'Ippolito – chiariranno proprio gli aspetti legati al valore medico-legale della scheda sanitaria, alla sua utilità in caso di contenzioso, ai requisiti e ai contenuti indispensabili che deve avere.

Ma si affronteranno anche tanti altri temi: quello, ad esempio, della proprietà della scheda sanitaria – è del medico o del paziente? – o della sua divulgabilità – a chi si possono comunicare le informazioni? A un collega medico di famiglia? A un collega dell'ospedale? A uno specialista di laboratorio? Quello della valenza della scheda sanitaria per la medicina di rete o quella di gruppo o gli aspetti legati alla privacy, ai criteri di sicurezza per la conservazione dei dati sensibili.

“Non va dimenticato – sottolinea il dottor Maurizio Scassola, vicepresidente della FNOMCeO, che sarà presente al convegno – il valore etico-comportamentale della scheda sanitaria del paziente. In questo senso vanno sensibilizzati tutti i liberi professionisti. La scheda rappresenta uno strumento di garanzia e di qualità anche relazionale e in quanto tale è a favore della persona che assistiamo”.

Non mancheranno, infine, gli spunti di interesse per gli odontoiatri. “Gli odontoiatri – spiega il dottor Giuliano Nicolin, presidente della Commissione dell'Albo veneziano – hanno ancora oggi un'idea errata sull'argomento. La ritengono un'arma a favore dei pazienti quando la redigono o più conveniente non farla in nome dell'odontoiatria difensiva. L'odontoiatria deve usare la cartella clinica nei confronti del paziente come un biglietto da visita dello studio. Prova della sua professionalità alla pari con la qualità del suo studio. Andrebbe fatto comprendere che compilare adeguatamente la cartella clinica è indice di professionalità e una prova della bontà delle scelte e prestazioni eseguite”.

Il convegno La cartella clinica per medici ed odontoiatri: casi medico legali verrà accreditato presso l’ECM Nazionale per i primi 100 partecipanti. Per le iscrizioni inviare una mail con cognome e nome e riferimento al convegno a segreteria@ordinemedicivenezia.it. Per altre info, contattatre lo 041.989479.

Chiara Semenzato, collaboratrice giornalistica OMCeO di Venezia

Per tutte le altre info e il programma dettagliato del convegno clicca qui

Segreteria OMCeO Ve
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