Chi ha paura dei vaccini ?

Chi ha paura dei vaccini ?

di Giovanni Leoni


L’amore genitori-figli è una realtà universale, cha accomuna la specie umana e quelle animali.
In rete  si possono trovare facilmente e condividere  innumerevoli immagini e video che documentano l’amore degli animali verso i loro piccoli, una storia più antica dell’uomo stesso.
Sopravvivere, nutrirsi e riprodursi, aver cura della prole è un processo universale che le nuove tecnologie  ci portano in casa  da luoghi lontani e selvaggi ma con un identico denominatore di comportamenti   innati anche fra le specie “feroci” : amore, attenzione, protezione.

Dopo aver evocato queste meraviglie, e aver sottolineato che nel tempo si sono accumulate le prove documentali che la specie più pericolosa per la natura in toto  ed i suoi abitanti è l’uomo,  non considero un volo pindarico, attirare la vostra attenzione sulla figura 17 pag. 20  che trovate sul Report Attività Vaccinale Anno 2015 Copertura vaccinale a 24 mesi (coorte 2013) e Monitoraggio Sospensione Obbligo Vaccinale al 31/03/2016  che trovate pubblicata in apertura.

Nella selezione della citata tabella  si evince  nelle rilevazioni al  31/03/2015, al 30/09/2015 e al 31/03/2016 (dall’alto in basso della prima riga) il passaggio  da 35,5% al 63.2-66.8%,  vale a dire quasi il raddoppio  dei dissensi informati definitivi come causa delle mancate vaccinazioni per prima dose contro la poliomielite per semestre di nascita.


Nello specifico , a titolo esemplificativo e documentato da una istituzione,  sono quindi i genitori che prendono questa decisione specifica  riguardo alla salute dei propri figli.

Per i più interessati la pubblicazione citata costa di 29 pagine e 22 tabelle, tanto  per dire, la trovo discretamente comprensibile anche per i soggetti non addetti ai lavori ma  desiderosi di documentarsi  e,  piccolo particolare,  è fondamentale per iniziare a  capire.

Secondo Paola Ancarani ( http://www.counselingitalia.it/contenuti/articoli/1724-iperprotezione-i-danni-dellamore-genitoriale ) “ i genitori d’oggi sono fermamente schierati sulla sponda del fiume della preoccupazione e della paura, i pericoli rappresentati dal mondo appaiono loro moltiplicati ed ingranditi rispetto al parametro che usano per misurarli “.

Da medico che vive quotidianamente in una corsia ospedaliera, sono stupefatto ed amareggiato nel dover difendere nel 2016  l’efficacia dei vaccini.
Nel panorama scientifico mondiale, per me è una realtà assodata da quando ero studente di medicina  e vorrei rivolgere la vostra attenzione ai tanti altri temi della medicina e della sanità.
Ma comunque siamo qui apposta.

In Italia l’obbligo vaccinale riguarda solo 4 delle numerose vaccinazioni offerte dal Servizio sanitario nazionale (poliomielite, difterite, tetano ed epatite B), tuttavia, anche i vaccini raccomandati sono efficaci e sicuri ed utilizzati  secondo le indicazioni del Piano nazionale vaccini la cui versione 2016-2018, è in fase finale di pubblicazione.

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri che riassume i 106 ordini provinciali d’Italia con i suoi 450.000 iscritti di categoria, ha diffuso nel 2016  un  documento ufficiale  su tale argomento https://portale.fnomceo.it/fnomceo/downloadFile.dwn?id=150041&version=8 -

La Federazione ha  sentito il dovere di fare questo documento approvato all’unanimità dal Consiglio Nazionale  visto che  l’Organizzazione  Mondiale   della Sanità ha recentemente dedicato sull’argomento specifico alla nostra Italia un richiamo formale, dato  che il Bel Paese  è  scivolato agli ultimi posti delle nazioni  industrializzate nella classifica mondiale per tasso di  bambini vaccinati

In un estratto si sottolinea che la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malattie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo sulle malattie infettive fosse definitivo.

La stessa OMS che ha ritenuto strategico  promuovere  la “Settimana mondiale delle vaccinazioni “ dal 24 al 30 aprile 2016, per incentivare l’immunità di gregge, per proteggere i bambini più delicati che sono protetti solo se tutti gli altri sono vaccinati, se la malattia semplicemente non c’è.   


Nel richiamo della Federazione al Codice Deontologico Professionale si ricorda che “il medico non deve sottrarre la persona assistita a trattamenti scientificamente fondati e di comprovata efficacia”  e che “il medico promuove e attua un’informazione sanitaria accessibile, trasparente, rigorosa e prudente, fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite e non divulga notizie che alimentino aspettative o timori infondati o, in ogni caso, idonee a determinare un pregiudizio dell’interesse generale”.

Statistiche raccolte negli USA dimostrano che le vaccinazioni hanno ridotto di più del 99% molte gravi malattie: del 100% polio paralitica, difterite3 e vaiolo, del 99% rosolia, rosolia congenita, morbillo, del 95% parotite, del 92% tetano e pertosse.


Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia nel mese di ottobre 2014, sono stati segnalati 47 casi di morbillo, portando a 1620 i casi segnalati dall’inizio dell’anno, con un’incidenza maggiore in Liguria, seguita dal Piemonte, dalla Sardegna e dall’Emilia Romagna.

Nel 2008 la sola Regione Veneto in Italia ha sospeso l’obbligo di vaccinazione sul suo territorio a fronte di un’offerta attiva di vaccinazioni, che è tra le migliori a livello nazionale e tra le prime in Europa, erogata attraverso una rete di servizi pubblici e una costante intesa con i pediatri di libera scelta

La RV ha previsto una serie di azioni aggiuntive (tra cui la revisione delle ''procedure operative per la gestione delle vaccinazioni'' e “indicazioni per il recupero delle coperture vaccinali”) per assicurare il recupero delle coperture vaccinali e per garantire la salute della collettività, a fronte di un calo generalizzato in tutta la regione e nel Paese dell'adesione alle vaccinazioni in età pediatrica, con un forte coinvolgimento dei Sindaci nella loro qualità di Autorità Sanitaria Locale.
da http://www.epicentro.iss.it/discussioni/vaccinazioni/greco.asp  - Donato Greco .

La RV rileva comunque che le strategie vaccinali e le politiche di intervento da attuare a livello locale per il mantenimento degli obiettivi previsti nel Piano Nazione Prevenzione Vaccinale devono mirare ad un miglioramento della comunicazione ed informazione ai genitori, per limitare i rifiuti vaccinali e per motivare i genitori indecisi alla vaccinazione del figlio.

Nel novembre 2016 il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha inserito l’obbligo vaccinale per l’iscrizione agli asili nido ed il Comune di Trieste lo ha esteso anche alle scuole materne. Quest’obbligo è una novità nel panorama italiano perché, a livello nazionale non sono previste sanzioni o ripercussioni per chi non rispetta l’obbligo vaccinale.

Recentissima, e non senza polemiche,  la delibera RV che prevede che per i bambini fra gli 1 e 5 anni i genitori forniscano  all’atto di iscrizione agli asili nido e scuola materna  un certificato di vaccinazione  per le quattro malattie fondamentali (polio,. difterite, tetano ed epatite b) ma sono nel caso in cui la scuola materna prescelta abbia un tasso di alunni vaccinati sotto il 90%  .


Sul fronte opposto troviamo gli antivaccinisti, tra cui anche dei medici, che si incontrano in rete o a conferenze a pagamento .

Non sono molti in realtà  ma fanno un grande clamore mediatico, la loro capacità comunicativa è elevatissima, con relativo incremento di attività privata, la non obbligatorietà delle vaccinazioni a  livello  Regione Veneto è spesso utilizzata a sostegno delle loro tesi, estraendole da un ben più articolato contesto, ma purtroppo nell’immaginario collettivo , quello che conta è lo spot, il messaggio .

Questo grazie anche alla Libertà di Disinformazione concessa o non contrastata  da parte delle istituzioni dedicate che troviamo nei media tv ed internet.

Trovate  un mio articolo ad hoc qui www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=39966  in cui ricordo che esiste un  Codice Deontologico anche per i giornalisti, e mio padre che era uno di loro,  mi ricordava sempre da ragazzo  che  “Le notizie devono essere diffuse  rispettando il principio  di veridicità, dopo aver costituito oggetto di verifica di rigore,  e devono essere esposte, descritte e presentate con imparzialità “  come ho trovato riportato tanti anni dopo a livello Consiglio d’Europa 1/7/1993  - Etica del Giornalismo .

Come Federazione e Ordini dei Medici le contromisure sono già  in azione, ma non sarà facile.

L’autoderterminazione non può essere influenzata  da false notizie.

In data 23/11/2016 a Santa Maria di Sala (Ve)  AULSS 13 ad un convegno dedicato è stato affermato senza mezzi termini che la sospensione dell’obbligo vaccinale in Veneto non è stata fatta perchè le malattia sono scomparse e non vi sia il rischio di un non ritorno. In ogni caso la libera scelta si è rivelata un flop clamoroso -  Il Veneto , tolto l’obbligo, è passato dall’essere primo della classifica al terzultimo  posto in Italia per copertura e oggi è una delle regioni più a rischio per il ritorno di malattie come difterite , polio e morbillo.
   
In data 14/12/2016 nell’occasione insieme a AULSS 12 e Comune di Venezia, concludiamo con un convegno  con la popolazione   ore 17.30 nella Sala degli Angeli - Ospedale SS, Giovanni e Paolo di Venezia una serie di incontri fatti a  vario titolo  da tutte le AULSS provinciali 10,12,13,14 negli ultimi mesi su questo tema, senza tralasciare l’intera  serie  di video  messi in rete per la promozione vaccinazione anti-influenzale  2016  dai professionisti medici e non su Facebook provenienti da tutte le AULSS. Informazioni a http://www.ordinemedicivenezia.it/

E’ un’azione di contrasto della sanità ufficiale sul piano mediatico e della comunicazione, e, badate bene,  senza più o meno recondito  profitto personale, solo nell’interesse pubblico.
 
La partita è appena cominciata, in gioco  le vite e la salute del bambini che, inconsapevolmente, per paradosso di iperprotezione da parte dei genitori, vengono  privati di un sistema di prevenzione sicuro. abbindolati  da personaggi eterogenei, a volte anche  senza una laurea in medicina, che pontificano ammalati di protagonismo.   

A mio  giudizio, una omogeneità di comportamento anche della Regione Veneto in tema di vaccini con il resto d’ Italia,  fatte salve le buone intenzioni ed i protocolli in essere,  chiuderebbe una  polemica politica  su argomenti di salute pubblica, e ci lascerebbe tutti liberi di concentraci sulla tante altre sfide  in tema di sanità, togliendo un argomento  abusato dagli antivaccinisti.              

Ringrazio  la giornalista Vera Mantengoli per uno spunto determinante per questo articolo.

Il Presidente OMCeO Provincia d  Venezia
                   Dr. Giovanni  Leoni

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