Fibrosi polmonare idiopatica: un appello ai medici di famiglia

L’incidenza teorica della fibrosi polmonare idiopatica è stimata tra 2,3 e 5,3 casi ogni 100mila abitanti, da cui una attesa di 20 – 45 casi all’anno nella provincia di Venezia, a fronte di soli 3 casi intercettati nel 2014. Preoccupano i dati relativi alla patologia, tanto da spingere i professionisti dell’area a mettere in campo azioni mirate, come spiega il dottor Lucio Michieletto, direttore facente funzioni di Pneumologia dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre. «Le ragioni di questa limitata casistica – dice – possono essere molteplici: tra queste un’ancora scarsa percezione della patologia e, di conseguenza, una scarsa attenzione e sensibilità nella segnalazione. Nella nostra provincia c’è un’ampia zona, quella del Veneto Orientale, scarsamente presidiata dal punto di vista pneumologico e questo potrebbe essere una delle possibili concause di questa come di altre criticità».

Nel 2013 un decreto della Regione Veneto, il n° 73 del 24 luglio, ha stabilito le direttive per la costituzione di Gruppi Multidisciplinari sovraziendali per la diagnosi e la terapia della fibrosi polmonare idiopatica, il cui decorso in genere rapidamente evolutivo e la prognosi infausta sono stati modificati negli ultimi anni con l’introduzione di due farmaci, il pirfenidone e il nintedanib; da qui l’importanza di una diagnosi e di un trattamento precoci.

Due, allora, le iniziative intraprese per sbloccare la situazione nel nostro territorio: l’istituzione di un ambulatorio specialistico riservato alle patologie interstiziali del polmone, strutturato come agenda riservata non a CUP, «dove – sottolinea il primario – ogni medico che osservi un caso sospetto, di fibrosi polmonare o di altra patologia interstiziale diffusa, possa inviare il proprio paziente attraverso un corridoio privilegiato. Tale ambulatorio è aperto dalle 14,30 alle 16,30 di ogni martedì e le richieste devono essere inoltrate telefonicamente al n. 041 9657466 (lunedì-venerdì ore 11-13). È importante poi un’azione di sensibilizzazione rivolta ai medici di famiglia perché abbiano tutte le informazioni di base su questa patologia e quelle utili per poter accedere all’ambulatorio dedicato».

Tra le iniziative di sensibilizzazione già organizzate, un ciclo di 5 incontri di formazione-aggiornamento dal titolo: Fibrosi polmonare, BPCO e spirometria, destinati ai Medici di Medicina Generale, che si sono svolti nella prima metà del 2017 in sedi diverse dell’Ulss 3 Serenissima e 4 Veneto Orientale. Un’occasione per spiegare come le malattie respiratorie siano oggi, per diffusione e gravità, una delle sfide più entusiasmanti e difficili della medicina, come la spirometria sia uno strumento adeguato per valutare fibrosi polmonari e broncopneumopatie croniche ostruttive e «quanto sia necessario il confronto tra specialisti pneumologi e medici di famiglia per affrontare le criticità che ancora oggi ostacolano una gestione corretta delle più importanti malattie dell’apparato respiratorio».

Fondamentale, allora, come già sottolineato tante volte anche nei corsi di aggiornamento organizzati dall’Ordine, «per una migliore presa in carico dei pazienti, fin dal primo approccio», l’integrazione tra i saperi di tutti e la sinergia tra i professionisti. A parlarsi di più, questa volta, devono essere Pneumologi e Medici di Famiglia.

Chiara Semenzato, giornalista OMCeO Provincia di Venezia

Segreteria OMCeO Ve
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