Medici e pubblicità, sospesa la multa alla Federazione

Multa sospesa alla Federazione sulla pubblicità per i medici. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso contro il provvedimento dell'Antitrust che sanzionava la FNOMCeO per la presenza nel codice deontologico di norme che limitavano la pubblicità per i professionisti. La multa, già dimezzata da 830 a 415mila euro ad aprile in primo grado dal Tar del Lazio, è ora stata sospesa in vista della prossima udienza fissata per il 10 novembre che dovrebbe pronunciarsi definitivamente sulla questione.

Soddisfatta la presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri Roberta Chersevani. “È un ulteriore, importante passo – ha commentato – verso l’accoglimento delle tesi della Fnomceo a difesa del valore del codice deontologico e delle funzioni disciplinari di competenza degli Ordini, anche nel campo della pubblicità dell’informazione sanitaria. L’impegno della Fnomceo nella vicenda ovviamente non si ferma ma finalmente appaiono segnali importanti di riconoscimento del ruolo degli Ordini che, per legge, si preoccupano di tutelare non interessi corporativi ma il valore costituzionale della tutela della salute. Anche in un’ottica europea è ormai ineludibile che le istituzioni legislative e giudiziarie si prendano la responsabilità di stabilire una gerarchia di valori, definendo una volta per tutte se sia prevalente il diritto alla tutela della salute, attraverso la sicurezza delle cure, o la difesa ad ogni costo della concorrenza e del libero mercato”.

Il nodo, secondo la Federazione, è il conflitto tra gli organi dell'amministrazione pubblica: da una parte i medici che tutelano la salute e pongono limiti, dall'altra l'Antitrust che chiede libertà totale per la pubblicità.

Chiara Semenzato,
Giornalista - Collaboratrice Omceo Venezia

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