Una bussola nella giungla delle nuove norme fiscali

Dagli sgravi fiscali per l'assunzione dei dipendenti a tempo indeterminato, frutto del Job Act, al nuovo regime forfettario per le Partite Iva che va a sostituire quello dei minimi, dai super ammortamenti per l'acquisto di beni strumentali alle ristrutturazioni edilizie. Sono tante le novità fiscali contenute nella legge di stabilità 2016, la n° 208 del 28 dicembre 2015, che possono interessare l'attività dei medici e degli odontoiatri, siano essi dipendenti o liberi professionisti. Ad illustrarle, ieri sera nella sede veneziana dell'Ordine, il dottor Piero Cagnin e il dottor Moreno Breda, consulente fiscale il primo e consigliere il secondo dell'OMCeO di Venezia.

La serata comincia con una punta di polemica per non essere riusciti, per questo incontro, ad ottenere i crediti dall'apposita Commissione ECM. “Li abbiamo chiesti – spiega il dottor Breda – ma ce li hanno rifiutati perché l'aggiornamento di questo tipo non rientra nei parametri fissati. Il fatto che ci siano molte più Partite Iva tra i nostri iscritti, che si debbano rispettare mille norme, conoscerle, applicarle, interessa poco. Io credo, invece, che sia fondamentale conoscere l'ambito in cui ci si può muovere”. Norme che, forse è giusto sottolinearlo, cambiano continuamente: di anno in anno vengono messi nuovi paletti, vengono aggiunte indicazioni o parametri. Norme che talvolta si contraddicono e a cui bisogna adeguarsi nel minor tempo possibile per averne qualche beneficio.

Chiusa la polemica, la parola passa al dottor Cagnin che, un punto alla volta, analizza gli snodi interessanti delle legge di stabilità per la professione medica e quella odontoiatrica.

Il nuovo regime forfettario
Tra le novità più importanti contenute nella legge di stabilità, il nuovo regime forfettario che dal primo gennaio di quest'anno va a sostituire, modificandolo, quello dei minimi dell'anno scorso, che non ha riscontrato alcun successo. “Riguarda tutti i titolari di Partita Iva – spiega il commercialista – quelli che la aprono e quelli che già ce l'hanno. È stato modificato il regime soprattutto innalzando il limite dei ricavi e dei compensi, che per i professionisti è arrivato a 30mila euro, e per le start up, portando le imposte dal 15 al 5% per i primi 5 anni di attività”.
Ci sono poi: il limite dei redditi da lavoro dipendente o da pensione fissato a 30mila euro, quello a 5mila euro lordi per l'acquisizione di lavoro, i beni strumentali che devono avere un valore inferiore a 20mila euro, e l'età che non è più rilevante, cioè possono accedere a questo regime anche professionisti con più di 35 anni. Non può accedere, invece, al regime forfettario: chi si avvale dei regimi speciali ai fini Iva, chi non è residente, chi fa cessione di fabbricati e terreni edificabili, chi ha partecipazioni in società di persone, associazioni o srl in trasparenza.
“Il reddito imponibile – spiega ancora il dottor. Cagnin – non è più la differenza tra ricavi e costi, è calcolato applicando all'ammontare dei ricavi o dei compensi percepiti un coefficiente di redditività, che per i professionisti è del 78%. Se ho 10mila euro di fatturato, moltiplico per il 78%: ho 7.800 euro su cui saranno calcolate le imposte. Sull'imponibile si applica un'imposta sostitutiva dell'Irpef, delle addizionali regionali e comunali e dell’Irap, pari al 15%”.
I costi, dunque, non hanno più rilevanza, ma le fatture d'acquisto vanno comunque conservate e, sempre sugli acquisti, non si può detrarre l'Iva. Gli unici oneri deducibili sono i contributi previdenziali. Si è esonerati dalla tenuta della contabilità, dallo spesometro, dagli studi di settore e dalla dichiarazione Irap.

I super ammortamenti
Altra novità significativa per i professionisti della sanità titolari di Partita Iva i super ammortamenti per agevolare l'acquisto di beni strumentali nuovi. “Il vantaggio fiscale – spiega il dottor. Cagnin – è del 40%. Se io compro un bene di mille euro, lo contabilizzerò per 1.400 euro che verranno suddivisi per tutte le quote di ammortamento, ma maggiorato del 40%”.
La norma è retroattiva, vale cioè per tutti i beni strumentali nuovi comprati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. Le agevolazioni non si applicano a tutti i beni: sono esclusi quelli immateriali, come i software ad esempio, quelli che hanno una vita economica più lunga e un ammortamento del 6%, come le macchine industriali, e i fabbricati. Rientrano, invece, gli autoveicoli.

Le nuove assunzioni
Prorogato ma diminuito il vantaggio nell'assumere i dipendenti legato al Job Act. “L'esonero contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato – dice il commercialista – ha dei limiti diversi rispetto all'anno scorso: sarà del 40% nei limiti di 3.250 euro su base annua per un massimo di 24 mesi. Mentre l'anno scorso era di 8mila euro per 3 anni”.
Il beneficio non è riconosciuto per i contratti di apprendistato. Non esistono più le collaborazioni a progetto, rimangono solo quelle che sono già in atto fino al loro termine naturale. Tornano, invece, le collaborazioni coordinate e continuative che hanno la caratteristica di essere “opere continuative e coordinate prevalentemente personale”. Se, però, le prestazioni prevedono luoghi e orari definiti dal datore di lavoro, allora queste collaborazioni devono essere trasformate in rapporto subordinato.
A domanda diretta se, allora, convenga ancor assumere un collaboratore rispetto a un anno fa, il commercialista risponde sicuro: “Rispetto all'anno scorso no, perché si risparmiava il 30% circa e l'agevolazione durava tre anni. Rispetto a tre anni fa, però, sì”.

Le detrazioni per la riqualificazione energetica e le ristrutturazioni
Se il professionista volesse rinnovare il proprio studio, questo potrebbe essere il momento buono. La legge di stabilità ha, infatti, prorogato anche per il 2016 i bonus per la riqualificazione energetica e per la ristrutturazione degli immobili: detrazioni delle spese del 65% nel primo caso, con un tetto di 100mila euro, e del 50% nel secondo, con un tetto di 96mila euro.
Nelle agevolazioni rientrano: pareti e finestre, installazione di pannelli solari, sostituzione degli impianti di climatizzazione, anche a biomasse, acquisto e posa in opera delle schermature solari. “Un'altra novità con la detrazione al 65% – aggiunge il dottor Cagnin – riguarda i dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, della produzione di acqua calda e della climatizzazione”. In pratica la tecnologia digitale che permette di accendere l'impianto dal telefonino o dal computer di casa.

I pagamenti in contante
In vigore dal primo gennaio anche novità riguardanti l'uso del denaro contante. “La soglia per i pagamenti in contante – dice il commercialista – è stata alzata da mille a 3mila euro. Non è stato modificato invece il limite degli assegni, fermo a 999,99 euro, e si possono incassare in contanti anche i canoni di locazione. Versamenti e prelievi superiori a 3mila euro si possono fare: il mio consiglio per versamenti superiori a 3mila euro, però, è di poter subito dimostrare da dove provengono i contanti”.

Irap sì, Irap no
Nota dolente della serata, come da molti anni a questa parte, il pagamento dell'Irap. “I medici di medicina generale – dice sicuro il dottor Cagnin – non la devono pagare. Alcune sentenze dicono, infatti, che non rientrano nell'autonoma organizzazione, che è di solito minimale, senza dipendenti e con un basso valore strumentale. Diversa la cosa, invece, per i dentisti che la devono pagare perché magari hanno un'assistente alla poltrona e una segretaria e soprattutto un alto valore strumentale”.

Prima della chiusura dei lavori un rapido accenno anche al Sistema Tessera Sanitaria “che – dice il commercialista – ha provocato problemi infiniti e gli errori saranno infiniti. Ci sono state tante incongruenze, ma è stato confermato che non saranno applicate sanzioni per lieve tardività o errata trasmissione. Chi ha inviato le fatture dei pazienti all'Agenzia delle Entrate dovrebbe anche essere esentato dallo spesometro. Io però ho qualche dubbio: per lo spesometro si inviano tutte le fatture di acquisto e di vendita, col Sistema TS si sono inviate, invece, solo alcune fatture di vendita”.

Chiara Semenzato, collaboratrice giornalistica OMCeO di Venezia

Segreteria OMCeO Ve
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