Cimo: il primario faccia il medico, non il manager

Cimo: il primario faccia il medico, non il manager

Ridisegnare il ruolo del medico nel Ssn per uscire dalle sclerotizzazioni di un sistema che mostra sempre più la corda.

Un manifesto più che un filo conduttore il tema del convegno organizzato ieri a Roma da Cimo Asmd per discutere di professione. Ospiti le principali sigle dell'area medica, l'evento è infatti servito a gettare le basi di un percorso che mira a due obiettivi ambiziosi: ridisegnare la carriera professionale del medico e ridefinirne l'atto professionale alla luce di un'evoluzione degli assetti organizzativi delle cure in cui cresce la pluralità delle voci.

«La partecipazione delle altre organizzazioni è stata ampia» è il bilancio dell'evento che offre il presidente della Cimo, Riccardo Cassi  «nel corso dei lavori sono emerse differenze di vedute su alcuni temi ma si può senz'altro dire che il congresso ha centrato l'obiettivo perché siamo riusciti a lanciare un messaggio unitario che può diventare il punto di partenza di un confronto con la parte pubblica».

Per quanto concerne il riassetto della carriera professionale, l'obiettivo cui aspira Cimo è quello di restituire ai primariati una dimensione prettamente clinica: «Il primario» precisa Cassi «deve tornare a essere il professionista che eccelle tra i medici del gruppo, basta con la pretesa supremazia della managerialità. E va anche contrastato l'appiattimento delle carriere con una premialità più spiccata».

Per quanto concerne la ridefinizione dell'atto medico, invece, è evidente che l'occhio va alle esperienze in corso in alcune Regioni come il See&Treat toscano: «Oggi il lavoro del medico comporta la collaborazione e la condivisione con un numero sempre più esteso di altre professioni» è la tesi di Cassi «nessun problema a ridefinire compiti e ruoli dei medici alla luce delle esigenze del Ssn.

Ma serve chiarezza e armonizzazione e quindi occorre un atto legislativo, non si possono lasciare queste materie a delle semplici delibere regionali».

da DoctorNews 33 del 27 gennaio 2012
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