Dignità del paziente priorità dei chirurghi

Dignità del paziente priorità dei chirurghi

I tre obiettivi che devono ispirare il nostro operato sono la cura del paziente, l'assistenza al malato inguaribile e il prendersi cura della persona malata in tutte le sue umane aspettative
Siamo in piena sintonia con le parole del Pontefice".

 Lo hanno dichiarato il nuovo presidente della Società italiana di chirurgia (Sic), Enrico De Antoni, e il presidente del 110mo congresso Sic in corso a Roma, Gennaro Nuzzo, ricevuto in udienza dal Santo Padre insieme a una delegazione di 200 chirurghi.

"Siamo consapevoli che le questioni di ordine tecnico e scientifico che affronteremo nel corso del nostro congresso - sono state le parole pronunciate da Nuzzo, ordinario di chirurgia generale all'Università Cattolica di Roma, nel suo discorso al Papa - non possono prescindere da quelle di ordine morale e spirituale che toccano il senso stesso del nostro lavoro. Il rispetto del malato è l'obiettivo irrinunciabile di ogni nostro atto che deve tener conto delle implicazioni culturali, sociali ed etiche di chi si affida al chirurgo.

In questi ultimi decenni la chirurgia ha compiuto passi da gigante - ha detto Nuzzo - grazie ai progressi della tecnica operatoria". Il presidente del congresso della Sic prende quindi un impegno solenne. "Noi ci impegneremo - ha detto Nuzzo di fronte al Santo Padre - affinché ogni intervento chirurgico sia valutato attentamente non solo nella sua riuscita terapeutica, ma soprattutto nella capacità del paziente di accettare l'eventuale sofferenza che esso potrebbe comportare. Inoltre - ha aggiunto - vigileremo affinché l'opportunità dell'intervento non prescinda mai dalla valutazione etica dell'atto terapeutico, tenendo in considerazione il contesto umano e personale del malato. Oggi si parla spesso di miracoli della chirurgia, ma bisogna sempre porsi la domanda su qual è il prezzo che il malato deve affrontare e come conciliare il potere della scienza chirurgica e il rispetto del malato prima di eseguire un atto terapeutico", ha concluso Nuzzo.

da DoctorNews 21 ottobre 2008 , anno 6   n. 161
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