Il medico è solo nella decisione.

IL MEDICO È SOLO NELLA DECISIONE

Compresso tra le richieste dei malati la necessità di contenere i costi e una medicina sempre più tecnologica e meno clinica il medico rischia di vedere andare in crisi la cosa più importante che ha : il rapporto con i pazienti.

È lui a metterci la faccia quando cerca di spiegare al malato che deve essere dimesso oggi non domani perché un giorno in più è un costo aggiuntivo inutile malgrado le perplessità del paziente che neanche conosce il problema dell appropriatezza delle prestazioni

È sempre lui a illustrare il nuovo ticket che il cittadino utente deve pagare neo partecipe della spesa sanitaria.

È ancora lui a doversi districare tra buonsenso professionale e attenzioni legali nel tentativo di evitare almeno le cause capziose dettate da ragioni che poco hanno a che vedere con la buona fede come recentemente raccontato dal Corriere.

Ma non basta

La riduzione delle risorse a disposizione non permette più di garantire tutto a tutti è un momento nel quale bisogna fermarsi Spesso sono l’ etica e l’ esperienza a indicarlo la medicina non è onnipotente e  bisogna saperne accettare i limiti con umiltà Anche se è difficile spiegarlo a un mondo ormai convinto anche per colpa nostra che si guarisca da tutti i tumori che la vita sia eterna indipendentemente dall età e che le malattie siano sempre e comunque curabili.

A noi dottori piacerebbe fosse davvero così ma la realtà non è questa purtroppo si continua a morire e talvolta anche per malattie banali come una polmonite Altre volte a dire la parola stop a cure o a esami particolari sono invece costi inaccettabili per un beneficio troppo limitato E in queste occasioni chi decide Il medico E in base a quali valutazioni ?

La verità è che ii dottori sono lasciati soli su un tema che non si ha neanche il coraggio di affrontare e discutere apertamente Il rischio molto pericoloso è che il rapporto di fiducia tra medico e paziente si incrini più di quanto già non sia avvenuto

Allora ospedali e pazienti diventerebbero ingovernabili,  meglio pensarci bene prima

Sergio  Harari

Da Il Corriere della Sera - 24 giugno 2012
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