Responsabilità, contratti e precari, il 22 i medici scioperano

Quattro ore di sciopero nazionale per la giornata del 22 luglio. A confermarlo ufficialmente un comunicato congiunto delle Organizzazioni sindacali rappresentative dell'area della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa. Le motivazioni sono quelle note e più volte ribadite nell'ultimo periodo: inadeguatezza della legge in materia di responsabilità professionale, blocco dei contratti e dei negoziati a riguardo, congelamento della retribuzione prorogato a tutto il 2014, mancata stabilizzazione dei precari soprattutto nei settori legati all'emergenza e alla prevenzione, carenza di un sistema emergenza e urgenza sicuro, mancata definizione dei livelli essenziali organizzativi e, infine, mancata riforma del sistema  di formazione medica.

«Non è una questione di soldi» ha sottolineato il segretario nazionale Anaao Costantino Troise, spiegando le ragioni dello sciopero «quanto di regole e prerogative sindacli che consentano di contrattare le condizioni del nostro lavoro....lo sciopero oggi è imposto dalle cose per offrire una occasione e uno strumento di protesta a quanti ritengono la situazione in cui operiamo non più sopportabile e chiedere al Governo di fermarsi a un serio confronto con i professionisti per evitare che un clima organizzativo e sociale già drammatico venga amplificato e incattivito»

Sul fronte del Governo intanto il ministro Beatrice Lorenzin ieri nel corso dell'audizione in commissione Sanità del Senato ha precisato di voler «dar c orso rapidamente all'approvazione del regolamento sulla copertura assicurativa e preparare la strada per possibili futuri interventi». Il ministro ha spiegato di aver già attivato «un gruppo tecnico per definire i contenuti del regolamento» e che è stata «avviata una riflessione sulla responsabilità professionale e la colpa medica per arrivare a una proposta legislativa condivisa».

Marco Malagutti