Sale la protesta dei medici: "Siamo burocrati in camice bianco"

Sale la protesta dei medici:

"Siamo burocrati in camice bianco"

Nei manifesti il medico è equiparato a un burocrate, che invece di "visitare" i pazienti, appone un "visto" sulla loro schiena.

In ospedale circa il 40 % del tempo del personale medico sono ore perse in faccende burocratiche e tolte al malato.

La Cimo lancia l'allarme

Sempre meno medici, sempre più burocrati. In ospedale circa il 40 per cento del tempo di chi indossa il camice bianco sono ore perse in burocrazia e tolte al malato. Chi gestisce gli ambulatori trascorre quotidianamente buona parte dell’orario svolgendo compiti amministrativi o di gestione, col risultato che lo spazio dedicato a chi sta male diminuisce col crescere delle incombenze.

La situazione meno grave è negli ambulatori dove - denuncia Paolo Trovato, segretario piemontese della Cimo-Asmd, il coordinamento italiano dei medici ospedalieri e l’associazione sindacale dei medici dirigenti - il tempo sottratto al malato è di circa il 25 per cento, mentre nelle Medicine si raggiunge il 30, per toccare nei laboratori il tetto del 40 per cento».

La situazione più allarmante riguarda i direttori di dipartimento o di struttura, cioè i primari: «Oltre il 50 per cento del loro tempo è speso in compiti amministrativi». La Cimo lancia l’allarme con una campagna ad effetto.

In tutta Italia manifesti, messaggi sul web e un video su YouTube presenteranno la figura del medico come quella di un uomo che, anziché visitare il suo paziente, gli timbra la schiena: «Visto». Visto, al posto di «visitato».

«La misura è colma - sostiene il presidente nazionale Cimo-Asmd, Riccardo Cassi -: se non si cambiano le norme, le cose non potranno che peggiorare». A tutto ciò, «si aggiungono le problematiche come il blocco dei contratti, i tagli alle progressioni economiche, gli straordinari non pagati, gli aumenti fiscali che demotivano sempre più il medico, e un sistema di responsabilità professionale che, unico in Europa, persegue anche penalmente l'errore medico».

«Da sempre - commenta Trovato - i medici italiani sono considerati il simbolo dell’eccellenza». Primato a rischio, «se l’aumento della mole burocratico-amministrativa continuerà a sottrarre tempo al rapporto medico-paziente». C

on l’ultima manovra finanziaria, poi, «la misura è colma», e a rendere più difficile la situazione non è solo il moltiplicarsi delle incombenze, ma anche il fatto che le innovazioni portano spesso con sé problemi che le rendono inapplicabili, come dimostra il caso delle ricette online.


di Marco Accossato  in  La Stampa .it  19/7/2011
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