Sparisce la Guardia Medica in Orl all’ Ospedale Civile di Venezia.

Sparisce la Guardia Medica in Orl all’ Ospedale Civile di Venezia.

Il presidente del Comitato dei cittadini, Novarini, rende nota la decisione già resa

L’Asl: «E’ una proposta», ma i medici sono contrari .

Dovrebbe scattare dal primo aprile.


Ancora tagli nei servizi sanitari all'ospedale Civile di Venezia: dall'1 aprile 2009 , il servizio di guardia medica notturna e festiva attiva nel reparto di Otorinolaringoiatria dovrebbe essere soppresso.

A renderlo noto è Mario Novarini , presidente del Comitato cittadino per la tutela e lo sviluppo dell' ospedale e della sanità nel veneziano.

Ieri, con una lettera a sua firma, si è rivolto al sindaco Massimo Cacciari, ai presidenti delle Municipalità, a quello dell'Ordine dei Medici e della Consulta per la salute per informare della decisione dell'Asl 12.

Nessun commento ufficiale dai vertici dell'azienda, che però fanno ufficiosamente sapere che si tratta, ora, solo di una proposta.

A sollevare il problema sarebbero stati gli stessi medici del reparto veneziano, avrebbero firmato tutti.

Missiva spedita al primario Sandro Bordin, al direttore sanitario Barra e a quello del Santi Giovanni e Paolo Lamanna: spiegano che in caso di reperibilità, nel centro storico, non è sempre facile arrivare velocemente in ospedale (ricordano l'acqua alta o la folla del Carnevale), mentre in caso di crisi respiratorie acute sono davvero preziosi non i minuti ma i secondi per salvare la vita con una tracheotomia. Infine, declinerebbero ogni responsabilità nel caso accadesse proprio un caso del genere.

Il direttore sanitario dell'Asl 12 Salvatore Barra afferma che si sta trattando di un ipotesi di lavoro ´per razionalizzare al meglio le risorse presenti nell'azienda sanitaria, in vista di una più ampia riorganizzazione fra Venezia e Mestre.

E continua: ´Al Civile, abbiamo registrato una frequenza molto bassa di chiamate in questo reparto e, per questo, preferiamo spostare il medico otorino a Mestre, dove c'è più bisogno. ´Ma assicura che, ai cittadini del centro storico, verranno in ogni caso garantiti i servizi di pronto intervento, visto che la maggior parte degli interventi di emergenza potranno essere svolti dall'anestesista. Nei casi più gravi, in mezz'ora, l'otorino raggiungerà l'ospedale civile per assistere il paziente .

Novarini, invece, commenta: ´La gravità di una tale eventuale decisione priverebbe i veneziani e gli abitanti delle isole di un essenziale servizio salva-vita, comprimendo ulteriormente i diritti già limitati dei concittadini in materia di diritto alla tutela della salute e della vita.

Fa poi riferimento alle continue situazioni di urgenza o emergenza di competenza del reparto di otorinolaringoiatria, che richiedono interventi immediati ed altamente specialistici, in assenza dei quali ´la vita stessa è in concreto pericolo.

Nella lettera, il presidente del comitato chiede che ´il sindaco, ma anche ogni altro soggetto pubblico coinvolto nelle problematiche dell'assistenza ospedaliera e territoriale, verifichino la realtà di una tale possibile cinica evenienza e che assumano ogni adeguata iniziativa per la sua revoca.

da " La Nuova Venezia"  del 3 marzo 2009 - Silvia Zanardi
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