Convegno: "A.F.A. Attività Fisica Adattata - dalle Linee Guida alla Carta dei Servizi" 20 Ottobre 2012

VENEZIA IN SALUTE 20 - 21 OTTOBRE 2012
IL PERCORSO DELL’INVECCHIAMENTO ATTIVO


RAZIONALE CONVEGNO - Sabato 20.10.2012

AFA: è un acronimo e sta per “Attività Fisica Adattata”, un programma specifico di esercizi svolti in gruppo ed appositamente disegnati per cittadini con malattie croniche, capaci di migliorare lo stile di vita e di prevenire o limitare la disabilità. E' utile per gli anziani fragili, che lamentano dolori diffusi e le conseguenze dell’osteoporosi, a chi ha gli arti inferiori menomati o ha fatto ricorso all’impianto di protesi al ginocchio e all’anca. Questo tipo di ginnastica serve anche a chi è stato vittima dell’ictus, a chi è diabetico e dializzato, a chi ha subito una mastectomia o è ammalato di Parkinson.
Dove è già stato sperimentato, si è dimostrato un valido strumento per la cura delle sindromi algiche e per la prevenzione della non autosufficienza, limitando la disabilità legata spesso all’avanzare dell'età. La pratica di un’attività fisica regolare, infatti, ha determinato nei soggetti adulti e negli over 65 effetti positivi a livello fisico, ma anche importanti effetti psicologici, quali la riduzione della depressione e dell’ansia, che hanno incentivato i rapporti socio-relazionali ed hanno indirizzato l’utente verso una maggiore attenzione sulla ricerca di una migliore qualità di vita.
E’ stato dimostrato che la disabilità causata da molte malattie croniche è aggravata dall’effetto additivo della sedentarietà; che è causa di nuove menomazioni e limitazioni funzionali.
C’è evidenza per molte malattie croniche che questo circolo vizioso possa essere corretto con adeguati programmi di attività fisica regolare e continuata nel tempo.
Una caratteristica della malattia cronica è quella di ridurre le capacità funzionali dell’individuo, cioè la possibilità di compiere normali azioni quotidiane. La riduzione di tali attività è responsabile della perdita di massa muscolare e di elasticità, calo di resistenza allo sforzo con stanchezza e facile affaticabilità.

La Città di Venezia ha adottato con delibera di Consiglio Comunale n. 41 del 26.3.2001 l'iscrizione e la partecipazione all'Associazione Rete Italiana Città Sane dell'Organizzazione Mondiale di Sanità;
Il Progetto “Città Sane” impone alle città aderenti di impegnarsi per gli obiettivi di “Salute per tutti” i cui principi ispiratori sono: equità, promozione della salute, partecipazione della comunità, azioni intersettoriali, sostenibilità e particolare attenzione all'assistenza di base, individuando tra i temi su cui i governi locali si impegneranno anche “la vita in salute della comunità”;
La Città di Venezia, che ha ospitato il 10° Meeting Nazionale Rete Italiana Città Sane sul tema “La promozione della salute come antidoto alla crisi - 2012 Anno Europeo dell'Invecchiamento Attivo”, all’interno del quale sono stati trattati temi relativi alla Attività Fisica Adattata (AFA), intende impegnarsi per realizzare concretamente la promozione e il mantenimento della salute della sua popolazione con particolare attenzione agli anziani e a particolari forme di disabilità;
L’Attività Fisica Adattata ha trovato una sua collocazione nel Piano Nazionale di Indirizzo della Riabilitazione approvato dalla Conferenza Stato Regioni il 10 febbraio 2011 (G.U. Serie Generale n. 50 del 2 marzo 2011) “…l’AFA non è attività riabilitativa ma di mantenimento e prevenzione, finalizzata a facilitare l’acquisizione di stili di vita utili a mantenere la migliore autonomia e qualità di vita possibile”. All’interno dell’Amministrazione Comunale sono tre le Direzioni interessate al perseguimento degli obbiettivi di cui sopra ovvero Politiche Educative, della Famiglia e Sportive, Affari Istituzionali - Programmazione Sanitaria e Politiche Sociali, Partecipative e dell’Accoglienza;
L’Attività Fisica Adattata rientra tra le azioni innovative del Piano di Zona 2011-2015 area anziani e area disabilità, approvato dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 12 con delibera n. 2 del 30/9/2011.

Da tutto ciò deriva che:
 E’ necessario attivare uno strumento di prevenzione che sia un sussidio nella gestione delle alterazioni croniche dello stato di salute. Un programma, dunque, di esercizio fisico non sanitario, svolto in gruppo, appositamente indicato per cittadini con disabilità causate da sindromi algiche da ipomobilità o da sindrome croniche stabilizzate negli esiti della malattia.
 E’ opportuno avviare una sperimentazione che coinvolga una importante fascia di popolazione del territorio veneziano che porti i frequentatori dei corsi ad avere una migliore massa muscolare, una miglior funzione cardiovascolare, un aumento della flessibilità articolare.
 La gestione dell’AFA sia extrasanitaria.
 L’accesso all’Attivita Fisica Adattata avvenga su consiglio del Medico di Medicina Generale.

Sulla scorta dell’esperienza maturata in altre Regioni Italiane, l’Amministrazione Comunale di Venezia, attraverso le sue strutture centrali e decentrate (MUNICIPALITA’) intende fornire un supporto informativo e logistico (PALESTRE) ai soggetti che opereranno nel territorio per organizzare l’Attività Fisica Adattata (AFA).

Il primo obiettivo del convegno è di fornire ai partecipanti conoscenze su cosa è l’AFA e su come vuole essere articolata nel territorio del Comune di Venezia, su come può essere trasferita questa esperienza in altri territori della Regione Veneto. Un altro obiettivo è far comprendere, dalle relazioni di docenti appartenenti a diverse aree, della Sanità e delle Istituzioni, come l’AFA nasce e si articola in un progetto interdisciplinare e può realizzarsi solo applicando Linee Guida che contemplino tale complessità.


 

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