Convegno: "LA PRESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICO-SPORTIVA:INTEGRAZIONE TRA LO SPECIALISTA E IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE" 10 Novembre 2012

Studi epidemiologici, clinici e di laboratorio hanno fornito evidenze definitive sulle capacità dell’attività fisica di migliorare le prestazioni fisiche e di ridurre la morbilità e la mortalità delle malattie cardiovascolari. L’attività fisica, inoltre, sembra in grado di ridurre significativamente il rischio di sviluppare anche altre malattie croniche, quali l’obesità, l’osteoporosi, il diabete, le neoplasie e la depressione. La prescrizione dell’attività fisica è quindi entrata di forza nei programmi di prevenzione delle patologie cardiovascolari e metaboliche e della morbilità in genere. Va inoltre sottolineato che in Italia, come nel resto del mondo occidentale, è in crescita il numero dei soggetti che, benché affetti da cardiopatia, ipertensione arteriosa o diabete mellito, si avvicinano al mondo dello sport, spesso con il desiderio di vivere da protagonista questa esperienza. Ciò può creare un certo imbarazzo nel medico esaminatore, posto di fronte alle paventate complicazione dell’esercizio fisico intenso e prolungato. Gli studi sull’argomento, apparsi nell’ultimo ventennio, hanno allargato il fronte di chi, affetto dalle suddette patologie, può non solo accedere ma beneficiare dell’attività fisica sportiva, qualora sia commisurata alle sue caratteristiche cliniche.
Durante il Convegno verranno quindi esaminati gli effetti benefici dell’attività fisica sull’apparato cardiovascolare e metabolico, analizzando nel contempo i possibili rischi ad essa correlati e le possibilità per evitarli; verranno descritti i principi razionali e le modalità con le quali prescrivere l’attività fisica in ambito cardiologico; si discuteranno, infine, le strategie per contrastare la sedentarietà che sappiamo caratterizzare la maggior parte della popolazione europea, italiana in particolare.
In allegato il programma.
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