"Incontro di Cardiologia Clinica e Riabilitativa" 15 Aprile 2014

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la Cardiologia Riabilitativa: “ Un processo multifattoriale, attivo e dinamico, che ha come fine quello di favorire la stabilizzazione clinica, di ridurre le disabilità conseguenti alla malattia e di supportare il mantenimento e la ripresa di un ruolo attivo nella società, con l’obiettivo di ridurre il rischio di successivi eventi cardiovascolari, migliorare la qualità di vita ed incidere complessivamente in modo positivo sulla sopravvivenza”.
Dai dati della letteratura emerge, infatti, che la Cardiologia Riabilitativa è in grado di ridurre significativamente la morbilità,  mortalità e il costo sanitario (ospedalizzazioni e utilizzo di farmaci) dei pazienti con malattia cardiovascolare.
Inoltre, essa si è dimostrata capace di migliorare  la qualità di vita e di ridurre la disabilità. La Cardiologia Riabilitativa è quindi riconosciuta come il modello standard per il trattamento del paziente cardiovascolare in fase post-acuta o cronica, costituendo il modello più efficace per una prevenzione secondaria strutturata e a lungo termine. Essa rappresenta, pertanto, lo spazio culturale e lo strumento organizzativo per garantire, nell’ambito delle malattie cardiovascolari, la continuità assistenziale nel passaggio dalla fase ospedaliera dell’acuzie alla fase territoriale della cronicità, ponendosi come ponte tra lo Specialista Ospedaliero della fase acuta ed il Medico di Medicina Generale.
Purtroppo, le ingenti risorse economiche ed organizzative dedicate con brillanti risultati al trattamento della fase acuta delle malattie cardiovascolari, corrono il rischio di non garantire nel tempo i loro potenziali risultati positivi, proprio per l’insufficiente disponibilità nel nostro territorio di idonei programmi di riabilitazione cardiovascolare.
In allegato programma provvisorio.