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ASSEMBLEA ISCRITTI 2007
Relazione del Presidente
LA CORNICE POLITICA, PROFESSIONALE E SOCIALE
Relazione del Presidente
LA CORNICE POLITICA, PROFESSIONALE E SOCIALE
E’ evidente come la Professione debba costantemente interrogarsi sul proprio ruolo in un momento storico che vede incerti i riferimenti politici ed in costante rivisitazione le regole del vivere comune. Le professioni liberali vengono spesso indicate come ostacolo al libero mercato piuttosto che come partner dello Stato per la ricerca e la riformulazione di obiettivi per la modernizzazione del Paese.
In tale quadro emerge il disorientamento della Professione Medica che trova difficoltà a relazionarsi con la Politica, sempre impegnata in una sterile contrapposizione e alla ricerca di un consenso fondato sul rapporto di forza che le rappresentanze delle varie categorie, di volta in volta, impongono al Governo di turno; è questo rapporto di forza che fa “inventare” nuove figure professionali che in alcuni casi poco hanno a che fare con l’ambito sanitario e che cercano di affrancarsi dal proprio ambito artigianale. Non esente da colpa è l’Università che, alla ricerca di nuovo mercato formativo, non coglie la pericolosità nell’accreditare in autonomia nuovi profili professionali con il conseguente, logico disorientamento del Cittadino che viene sempre più trattato come puro Consumatore e non come Persona alla quale offrire prioritariamente certezza nella cura e nella qualità delle prestazioni. Abbiamo bisogno di una vera Democrazia compiuta che si fondi non solo su regole condivise di rappresentatività parlamentare ma anche che veda solo la Persona al centro dell’interesse dello Stato. Nell’ambito della Salute sono questi i criteri fondanti: Umanizzazione e Qualità delle Cure nella Sicurezza.
E’ per tutte queste riflessioni che i Medici e le altre Professioni della Salute hanno l’obbligo di ritrovare le loro radici antropologiche che si fondano sulla cura alla persona e su valori etico-deontologici universali e indiscutibili; se vogliono incidere sulle future scelte della Politica non è più il tempo del lamento e della sola protesta: è il tempo delle Scelte, della Responsabilità, della Coesione. Dobbiamo farci riconoscere come categoria omogenea e solidale; ritroveremo così la nostra missione sia in campo sociale che politico. Nasciamo come libero professionisti, professionisti liberi da condizionamenti nella cura e nel rapporto medico – paziente; in questo senso ancora oggi i Libero Professionisti ci raccontano le radici della Professione. Abbiamo avuto modo, in questo nostro primo percorso istituzionale, di apprezzare la determinazione e l’orgoglio di questi Amici che costantemente stimolano riflessioni sul valore della Autonomia e sulla necessità di sviluppare le capacità manageriali nella Professione.
LE COSE FATTE
Sin dal primo momento il Consiglio di questo OMCeO ha sviluppato iniziative finalizzate a rivitalizzare e ricompattare la Categoria. Il resoconto delle nostre attività sono esplicitate nei documenti dei singoli Gruppi di lavoro; desidero sottolineare come siano state impiegate notevoli risorse sia umane che finanziarie per il raggiungimento di una diffusa informazione e per la progettazione-realizzazione di numerosissimi eventi. Devo ringraziare per questo tutti i Componenti dei Gruppi, i loro Coordinatori e il Presidente della Fondazione Ars Medica Giorgio Meneghelli. Abbiamo puntato sul rapporto con i Sindacati di Categoria e con le Società Scientifiche; abbiamo sviluppato collaborazioni innovative con il Comune di Venezia, con le Municipalità, con l’Associazionismo ed il Terzo Settore, con l’OMS. Con tutti questi soggetti abbiamo in corso eventi informativi, educativi e formativi.
Abbiamo partecipato attivamente a rifondare la Federazione Regionale degli OMCeO e siamo stati i promotori del coordinamento degli OMCeO del Triveneto. Queste attività rientrano tutte in quella strategia di costante ricerca di unità e di capacità lobbistica etica.
Anche alla luce di quanto detto in precedenza il Nuovo Ospedale di Mestre è stato da noi vissuto in termini ambivalenti: finalmente una grande opera pubblica che incomincia a ridisegnare la Rete Ospedaliera Provinciale ma anche l’ennesima dimostrazione di una grande occasione mancata! Abbiamo posto da subito alla Politica domande su quali fossero le strategie che il N.O.M andava a realizzare; su quali basi epidemiologiche e su quali obiettivi di cura fosse stato realizzato; quale fosse il disegno nuovo della Rete Ospedaliera Provinciale; quali fossero le integrazioni funzionali tra le diverse Unità Operative; quali storie e quali professionalità dovessero essere garantite e rilanciate; quali ricadute avrebbe avuto sulla attività di Assistenza Territoriale e quali risorse venivano individuate per i nuovi bisogni assistenziali a pazienti che presumibilmente sempre più verranno dimessi in condizioni di non stabilità clinica. Dobbiamo prendere atto che finora tutti gli interrogativi rimangono tali. Ma questo Consiglio è fatto da persone determinate, in possesso ancora di entusiasmo per la professione e ci siamo sempre posti in termini propositivi e collaborativi tanto che le nostre sollecitazioni hanno avuto un primo riscontro da parte della Direzione Generale della Ulss 12 con la quale stiamo per definire interventi nel campo del Risk Management. L’apertura del NOM rappresenta per noi un momento di grande fragilità per la Persona e di Rischio Professionale per tutti gli Operatori.
Una grande novità, coordinata dal vulcanico e attivissimo Vicepresidente Salvatore Ramuscello, è stata la costituzione del Gruppo dei Giovani Colleghi che, con alla testa Matteo Scarparo, ha elaborato documenti e riflessioni preziosi per il nostro Consiglio; questi Colleghi rappresentano risorse strategiche per il presente, non solo per il futuro, da loro devono costantemente nascere gli stimoli per “rivisitare” e “revisionare” la Professione.
Un contributo prezioso a questo ri-orientamento viene anche dai Colleghi Pensionati (FEDERSPEV) che hanno portato documenti e proposte che ci permetteranno nel 2008 di organizzare un importante Convegno sul nostro Futuro Previdenziale che rappresenta una buona parte della nostra futura Qualità di Vita! E’ anche su questi temi che il contributo in sensibilità e competenza della Libera Professione, in specie quella Odontoiatrica, si fa evidente con la attività pressante e costruttiva di Moreno Breda e di Cosimo Tomaselli che relazionerà in seguito sulla attività della Commissione Albo Odontoiatri.
I PROBLEMI ATTIVI
E’ recente la notizia della possibilità data alle Ostetriche di prescrivere esami nella “gravidanza fisiologica”! Rimaniamo stupiti dalla superficialità e dalla arroganza della politica. In un solo Decreto Legge si assegna ad una categoria non medica la possibilità prescrittiva e si assegna di fatto la Laurea a soggetti che ancora, in larga parte, laureati non sono; si è confezionato un grande pasticcio ed un incredibile precedente! Sia chiaro che i Medici non fanno la guerra alle altre Professioni della Salute, anzi ne cogliamo la storia, il ruolo, le competenze, il sacrificio ma crediamo sia importante per tutte le Professioni agire nell’ambito di ruolo, compiti, funzioni, responsabilità certi; non crediamo che la nostra Comunità possa vantarsi di un quadro normativo confuso dove la catena di responsabilità non è certa. E’ con grande amarezza e con partecipazione che seguiamo le vicende dei Colleghi Specializzandi; un paese civile deve sanare immediatamente il vuoto giuridico – normativo e contrattuale! Non possiamo tollerare ulteriori equivoci sulla pelle di chi si sacrifica e rischia quotidianamente per coprire inefficienze e privilegi.
Il Disegno di Legge concernente “Interventi per la qualità e la sicurezza del Servizio Sanitario Nazionale”, collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2008, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri; sarà nostra cura seguirne l’iter; ne apprezziamo le finalità ma rimaniamo perplessi nel constatare come uno strumento di governo clinico venga inserito in una manovra di bilancio. Rimane poi sostanzialmente incerto l’orizzonte del rinnovo di contratti e di accordi collettivi nazionali. La categoria Medica non può ancora aspettare nel precariato lavorativo, normativo ed economico!
Sia a livello regionale che nazionale, stiamo seguendo attentamente lo sviluppo del progetto sull’ECM. Abbiamo voluto cambiare la prospettiva del progetto: non strumento burocratico di controllo amministrativo ma strumento della Professione al Servizio della Cura alla Persona nella ricerca costante di coerenza tra lo Sviluppo Professionale Individuale, le esigenze delle Aziende ULSS, del SSRR e del SSNN. Sarà il premio a questa coerenza che dovrà motivare la Categoria Medica e con certo i “punti” ne tanto meno le “penalizzazioni”.
In questo senso abbiamo dato dignità e ruolo agli OMCeO provinciali ed alla FROMCeO; dobbiamo però molto lavorare per rompere gli steccati della diffidenza che ancora separano i Consigli degli OMCeO dalle rappresentanze sindacali; è un percorso obbligato che ricerca la piena rappresentatività degli OMCeO nei rapporti istituzionali.
LE COSE DA FARE
Il 2008 sarà un “anno speciale”, anno della continuità progettuale ma anche anno “elettivo”. Vorremmo che questo 2008 fosse un anno di grande Partecipazione perché la Politica e tutte le Istituzioni si aspettano segnali forti dalla nostra categoria; questo OMCeO nasce dalle gravi sofferenze passate e a maggior ragione deve recuperare piena autorevolezza nella capacità di rappresentare e di sostenere in ogni luogo la professione. E’ per questo che non abbiamo mai dimenticato il nostro Territorio e la nostra grande Storia, anche nel mondo. E’ con grande orgoglio che Vi annuncio che nel prossimo autunno ospiteremo il GIPEF e Mare Nostrum che rappresentano gli Ordini Professionali Medici di molti Paesi.
Questo evento è il risultato di un grande lavoro di squadra iniziato il 21 ottobre 2006 a Genova con il convegno “Per un medico euro-mediterraneo: armonizzare le diversità”. Grazie a Malek Mediati gran tessitore di alleanze e a Salvatore Ramuscello finalizzatore del nostro attacco! Un grazie particolare anche a Salvatore Amato, Presidente di Palermo, ed a Nicolino D’Autilia, Presidente di Modena, che hanno molto sostenuto la nostra candidatura. Il GIPEF rappresenta l’unione di Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Francia ai quali si stanno unendo numerosi Paesi dell’Est e del Sud del Mediterraneo. Venezia dovrà anche essere al servizio della Politica nella speranza che la Professione Medica possa mediare tra le differenze ed i diritti nel rispetto della diverse culture. Il nostro obiettivo sarà quello di incominciare a scrivere un comune dizionario per un futuro Codice Etico Mediterraneo, strumento al servizio della pace, dell’equità e della costruzione di un comune sentire.
La sede del nostro OMCeO è luogo dell’incontro, della ricerca, della visibilità e del lavoro ed è per questo che abbiamo deciso di deliberare lavori di ammodernamento che sono già iniziati; qui voglio sottolineare come la Squadra ma anche le Persone lasciano segni profondi del loro operare nella e per la Professione. Il Segretario Caterina Boscolo è certamente una di queste persone e qui desidero dirLe grazie a nome di tutti gli Iscritti. E’ attraverso il Suo quotidiano sacrificio che molte delle nostre idee vengono realizzate. Caterina rappresenta splendidamente come il mondo femminile stia determinando il cambiamento della nostra Professione con idee, partecipazione, assunzione di responsabilità, competenza e stile.
Tutte le attività che Vi ho illustrato e le nuove necessità istituzionali ci fanno pensare ad un possibile cambio di sede; su questo apriremo un dibattito con tutti Voi sia per l’individuazione della possibile allocazione che delle necessità strutturali. Abbiamo saldato il precedente mutuo ENPAM, abbiamo assunto un nuovo prezioso elemento nella nostra Segreteria, stiamo rinnovando la sede, siamo riusciti l’anno scorso a non gravare sugli Iscritti anche se le FNOMCeO ha chiesto un aumento di quota individuale (€ 5,03 per un esborso di c.a. 20.000 euro) ma continuiamo ad investire e a guardare avanti. Il Tesoriere Vi illustrerà il Bilancio Consuntivo 2007 ed il Bilancio di Previsione 2008. Il Consiglio ritiene che per mantenere l’attuale standard di attività sia necessario un piccolo sacrificio individuale; mi auguro che sia da Voi apprezzato non solo il panorama strategico che oggi andiamo ad illustrare ma anche la ”entità” del sacrificio; la nostra attuale quota individuale è la più bassa nel Veneto.
CONCLUSIONI
Il Presidente CAO, Cosimo Tomaselli, avrà modo di illustrare le attività specifiche svolte dalla Commissione; qui mi preme sottolineare come si stia sempre più consolidando la Relazione tra Area Medica ed Area Odontoiatrica; siamo tutti molto più consapevoli della necessità di essere uniti e di lavorare “insieme”; mai come in questi ultimi due anni abbiamo insieme progettato iniziative e servizi a favore degli Iscritti. Il nuovo sito web è un esempio di questa sintonia e delle nostre competenze tecniche; il Consigliere Giovanni Leoni, responsabile del sito, ha svolto uno splendido lavoro di costruzione e di mediazione.
Desidero ringraziare anche il Vicepresidente, uomo determinato, vulcanico; credo che un Presidente non potesse trovare di meglio a completamento di un gioco di squadra che ha visto come denominatore comune delle attività l’orgoglio di appartenenza alla categoria medica.
Leggerete tra poco la relazione del Tesoriere; Davide Roncali rappresenta uno dei nostri “talenti”! Svolge il ruolo di Tesoriere con attenzione e scrupolo (quanti continui rimbrotti!), ma da tutto il Consiglio è anche molto apprezzato per le puntuali riflessioni etiche e medico-legali. E’ un momento che ci vede impegnati, delicatamente ma con determinazione, nell’ambito di un contenzioso crescente non solo tra medico e paziente ma anche tra medico e medico; segno evidente della sofferenza della nostra Categoria
Abbiamo bisogno quindi di ritrovare le nostre radici per ritrovarci come Colleghi. Dobbiamo interrogarci : qual’è oggi il mio ruolo? Qual è oggi il nostro ruolo? Possiamo andare in “ordine sparso” coltivando singoli obiettivi di Area? Qual’è oggi un luogo ancora “possibile” di condivisione e di partecipazione? Vogliamo partecipare allo sviluppo delle nostre Comunità e del nostro Paese? Come possiamo sviluppare le nostre idee, le nostre competenze ed i nostri talenti?
Oggi, qui, ora abbiamo svolto delle riflessioni e fatto alcune proposte ma non dobbiamo mai dimenticarci che le vere nostre radici sono nell’Uomo. Se questo è il vero nostro manifesto allora crediamo che una frase semplice ma profondamente vera possa rappresentare tutta la nostra attività: “..non dobbiamo imbatterci nella Persona ma incontrarLa..”.
In tale quadro emerge il disorientamento della Professione Medica che trova difficoltà a relazionarsi con la Politica, sempre impegnata in una sterile contrapposizione e alla ricerca di un consenso fondato sul rapporto di forza che le rappresentanze delle varie categorie, di volta in volta, impongono al Governo di turno; è questo rapporto di forza che fa “inventare” nuove figure professionali che in alcuni casi poco hanno a che fare con l’ambito sanitario e che cercano di affrancarsi dal proprio ambito artigianale. Non esente da colpa è l’Università che, alla ricerca di nuovo mercato formativo, non coglie la pericolosità nell’accreditare in autonomia nuovi profili professionali con il conseguente, logico disorientamento del Cittadino che viene sempre più trattato come puro Consumatore e non come Persona alla quale offrire prioritariamente certezza nella cura e nella qualità delle prestazioni. Abbiamo bisogno di una vera Democrazia compiuta che si fondi non solo su regole condivise di rappresentatività parlamentare ma anche che veda solo la Persona al centro dell’interesse dello Stato. Nell’ambito della Salute sono questi i criteri fondanti: Umanizzazione e Qualità delle Cure nella Sicurezza.
E’ per tutte queste riflessioni che i Medici e le altre Professioni della Salute hanno l’obbligo di ritrovare le loro radici antropologiche che si fondano sulla cura alla persona e su valori etico-deontologici universali e indiscutibili; se vogliono incidere sulle future scelte della Politica non è più il tempo del lamento e della sola protesta: è il tempo delle Scelte, della Responsabilità, della Coesione. Dobbiamo farci riconoscere come categoria omogenea e solidale; ritroveremo così la nostra missione sia in campo sociale che politico. Nasciamo come libero professionisti, professionisti liberi da condizionamenti nella cura e nel rapporto medico – paziente; in questo senso ancora oggi i Libero Professionisti ci raccontano le radici della Professione. Abbiamo avuto modo, in questo nostro primo percorso istituzionale, di apprezzare la determinazione e l’orgoglio di questi Amici che costantemente stimolano riflessioni sul valore della Autonomia e sulla necessità di sviluppare le capacità manageriali nella Professione.
LE COSE FATTE
Sin dal primo momento il Consiglio di questo OMCeO ha sviluppato iniziative finalizzate a rivitalizzare e ricompattare la Categoria. Il resoconto delle nostre attività sono esplicitate nei documenti dei singoli Gruppi di lavoro; desidero sottolineare come siano state impiegate notevoli risorse sia umane che finanziarie per il raggiungimento di una diffusa informazione e per la progettazione-realizzazione di numerosissimi eventi. Devo ringraziare per questo tutti i Componenti dei Gruppi, i loro Coordinatori e il Presidente della Fondazione Ars Medica Giorgio Meneghelli. Abbiamo puntato sul rapporto con i Sindacati di Categoria e con le Società Scientifiche; abbiamo sviluppato collaborazioni innovative con il Comune di Venezia, con le Municipalità, con l’Associazionismo ed il Terzo Settore, con l’OMS. Con tutti questi soggetti abbiamo in corso eventi informativi, educativi e formativi.
Abbiamo partecipato attivamente a rifondare la Federazione Regionale degli OMCeO e siamo stati i promotori del coordinamento degli OMCeO del Triveneto. Queste attività rientrano tutte in quella strategia di costante ricerca di unità e di capacità lobbistica etica.
Anche alla luce di quanto detto in precedenza il Nuovo Ospedale di Mestre è stato da noi vissuto in termini ambivalenti: finalmente una grande opera pubblica che incomincia a ridisegnare la Rete Ospedaliera Provinciale ma anche l’ennesima dimostrazione di una grande occasione mancata! Abbiamo posto da subito alla Politica domande su quali fossero le strategie che il N.O.M andava a realizzare; su quali basi epidemiologiche e su quali obiettivi di cura fosse stato realizzato; quale fosse il disegno nuovo della Rete Ospedaliera Provinciale; quali fossero le integrazioni funzionali tra le diverse Unità Operative; quali storie e quali professionalità dovessero essere garantite e rilanciate; quali ricadute avrebbe avuto sulla attività di Assistenza Territoriale e quali risorse venivano individuate per i nuovi bisogni assistenziali a pazienti che presumibilmente sempre più verranno dimessi in condizioni di non stabilità clinica. Dobbiamo prendere atto che finora tutti gli interrogativi rimangono tali. Ma questo Consiglio è fatto da persone determinate, in possesso ancora di entusiasmo per la professione e ci siamo sempre posti in termini propositivi e collaborativi tanto che le nostre sollecitazioni hanno avuto un primo riscontro da parte della Direzione Generale della Ulss 12 con la quale stiamo per definire interventi nel campo del Risk Management. L’apertura del NOM rappresenta per noi un momento di grande fragilità per la Persona e di Rischio Professionale per tutti gli Operatori.
Una grande novità, coordinata dal vulcanico e attivissimo Vicepresidente Salvatore Ramuscello, è stata la costituzione del Gruppo dei Giovani Colleghi che, con alla testa Matteo Scarparo, ha elaborato documenti e riflessioni preziosi per il nostro Consiglio; questi Colleghi rappresentano risorse strategiche per il presente, non solo per il futuro, da loro devono costantemente nascere gli stimoli per “rivisitare” e “revisionare” la Professione.
Un contributo prezioso a questo ri-orientamento viene anche dai Colleghi Pensionati (FEDERSPEV) che hanno portato documenti e proposte che ci permetteranno nel 2008 di organizzare un importante Convegno sul nostro Futuro Previdenziale che rappresenta una buona parte della nostra futura Qualità di Vita! E’ anche su questi temi che il contributo in sensibilità e competenza della Libera Professione, in specie quella Odontoiatrica, si fa evidente con la attività pressante e costruttiva di Moreno Breda e di Cosimo Tomaselli che relazionerà in seguito sulla attività della Commissione Albo Odontoiatri.
I PROBLEMI ATTIVI
E’ recente la notizia della possibilità data alle Ostetriche di prescrivere esami nella “gravidanza fisiologica”! Rimaniamo stupiti dalla superficialità e dalla arroganza della politica. In un solo Decreto Legge si assegna ad una categoria non medica la possibilità prescrittiva e si assegna di fatto la Laurea a soggetti che ancora, in larga parte, laureati non sono; si è confezionato un grande pasticcio ed un incredibile precedente! Sia chiaro che i Medici non fanno la guerra alle altre Professioni della Salute, anzi ne cogliamo la storia, il ruolo, le competenze, il sacrificio ma crediamo sia importante per tutte le Professioni agire nell’ambito di ruolo, compiti, funzioni, responsabilità certi; non crediamo che la nostra Comunità possa vantarsi di un quadro normativo confuso dove la catena di responsabilità non è certa. E’ con grande amarezza e con partecipazione che seguiamo le vicende dei Colleghi Specializzandi; un paese civile deve sanare immediatamente il vuoto giuridico – normativo e contrattuale! Non possiamo tollerare ulteriori equivoci sulla pelle di chi si sacrifica e rischia quotidianamente per coprire inefficienze e privilegi.
Il Disegno di Legge concernente “Interventi per la qualità e la sicurezza del Servizio Sanitario Nazionale”, collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2008, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri; sarà nostra cura seguirne l’iter; ne apprezziamo le finalità ma rimaniamo perplessi nel constatare come uno strumento di governo clinico venga inserito in una manovra di bilancio. Rimane poi sostanzialmente incerto l’orizzonte del rinnovo di contratti e di accordi collettivi nazionali. La categoria Medica non può ancora aspettare nel precariato lavorativo, normativo ed economico!
Sia a livello regionale che nazionale, stiamo seguendo attentamente lo sviluppo del progetto sull’ECM. Abbiamo voluto cambiare la prospettiva del progetto: non strumento burocratico di controllo amministrativo ma strumento della Professione al Servizio della Cura alla Persona nella ricerca costante di coerenza tra lo Sviluppo Professionale Individuale, le esigenze delle Aziende ULSS, del SSRR e del SSNN. Sarà il premio a questa coerenza che dovrà motivare la Categoria Medica e con certo i “punti” ne tanto meno le “penalizzazioni”.
In questo senso abbiamo dato dignità e ruolo agli OMCeO provinciali ed alla FROMCeO; dobbiamo però molto lavorare per rompere gli steccati della diffidenza che ancora separano i Consigli degli OMCeO dalle rappresentanze sindacali; è un percorso obbligato che ricerca la piena rappresentatività degli OMCeO nei rapporti istituzionali.
LE COSE DA FARE
Il 2008 sarà un “anno speciale”, anno della continuità progettuale ma anche anno “elettivo”. Vorremmo che questo 2008 fosse un anno di grande Partecipazione perché la Politica e tutte le Istituzioni si aspettano segnali forti dalla nostra categoria; questo OMCeO nasce dalle gravi sofferenze passate e a maggior ragione deve recuperare piena autorevolezza nella capacità di rappresentare e di sostenere in ogni luogo la professione. E’ per questo che non abbiamo mai dimenticato il nostro Territorio e la nostra grande Storia, anche nel mondo. E’ con grande orgoglio che Vi annuncio che nel prossimo autunno ospiteremo il GIPEF e Mare Nostrum che rappresentano gli Ordini Professionali Medici di molti Paesi.
Questo evento è il risultato di un grande lavoro di squadra iniziato il 21 ottobre 2006 a Genova con il convegno “Per un medico euro-mediterraneo: armonizzare le diversità”. Grazie a Malek Mediati gran tessitore di alleanze e a Salvatore Ramuscello finalizzatore del nostro attacco! Un grazie particolare anche a Salvatore Amato, Presidente di Palermo, ed a Nicolino D’Autilia, Presidente di Modena, che hanno molto sostenuto la nostra candidatura. Il GIPEF rappresenta l’unione di Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Francia ai quali si stanno unendo numerosi Paesi dell’Est e del Sud del Mediterraneo. Venezia dovrà anche essere al servizio della Politica nella speranza che la Professione Medica possa mediare tra le differenze ed i diritti nel rispetto della diverse culture. Il nostro obiettivo sarà quello di incominciare a scrivere un comune dizionario per un futuro Codice Etico Mediterraneo, strumento al servizio della pace, dell’equità e della costruzione di un comune sentire.
La sede del nostro OMCeO è luogo dell’incontro, della ricerca, della visibilità e del lavoro ed è per questo che abbiamo deciso di deliberare lavori di ammodernamento che sono già iniziati; qui voglio sottolineare come la Squadra ma anche le Persone lasciano segni profondi del loro operare nella e per la Professione. Il Segretario Caterina Boscolo è certamente una di queste persone e qui desidero dirLe grazie a nome di tutti gli Iscritti. E’ attraverso il Suo quotidiano sacrificio che molte delle nostre idee vengono realizzate. Caterina rappresenta splendidamente come il mondo femminile stia determinando il cambiamento della nostra Professione con idee, partecipazione, assunzione di responsabilità, competenza e stile.
Tutte le attività che Vi ho illustrato e le nuove necessità istituzionali ci fanno pensare ad un possibile cambio di sede; su questo apriremo un dibattito con tutti Voi sia per l’individuazione della possibile allocazione che delle necessità strutturali. Abbiamo saldato il precedente mutuo ENPAM, abbiamo assunto un nuovo prezioso elemento nella nostra Segreteria, stiamo rinnovando la sede, siamo riusciti l’anno scorso a non gravare sugli Iscritti anche se le FNOMCeO ha chiesto un aumento di quota individuale (€ 5,03 per un esborso di c.a. 20.000 euro) ma continuiamo ad investire e a guardare avanti. Il Tesoriere Vi illustrerà il Bilancio Consuntivo 2007 ed il Bilancio di Previsione 2008. Il Consiglio ritiene che per mantenere l’attuale standard di attività sia necessario un piccolo sacrificio individuale; mi auguro che sia da Voi apprezzato non solo il panorama strategico che oggi andiamo ad illustrare ma anche la ”entità” del sacrificio; la nostra attuale quota individuale è la più bassa nel Veneto.
CONCLUSIONI
Il Presidente CAO, Cosimo Tomaselli, avrà modo di illustrare le attività specifiche svolte dalla Commissione; qui mi preme sottolineare come si stia sempre più consolidando la Relazione tra Area Medica ed Area Odontoiatrica; siamo tutti molto più consapevoli della necessità di essere uniti e di lavorare “insieme”; mai come in questi ultimi due anni abbiamo insieme progettato iniziative e servizi a favore degli Iscritti. Il nuovo sito web è un esempio di questa sintonia e delle nostre competenze tecniche; il Consigliere Giovanni Leoni, responsabile del sito, ha svolto uno splendido lavoro di costruzione e di mediazione.
Desidero ringraziare anche il Vicepresidente, uomo determinato, vulcanico; credo che un Presidente non potesse trovare di meglio a completamento di un gioco di squadra che ha visto come denominatore comune delle attività l’orgoglio di appartenenza alla categoria medica.
Leggerete tra poco la relazione del Tesoriere; Davide Roncali rappresenta uno dei nostri “talenti”! Svolge il ruolo di Tesoriere con attenzione e scrupolo (quanti continui rimbrotti!), ma da tutto il Consiglio è anche molto apprezzato per le puntuali riflessioni etiche e medico-legali. E’ un momento che ci vede impegnati, delicatamente ma con determinazione, nell’ambito di un contenzioso crescente non solo tra medico e paziente ma anche tra medico e medico; segno evidente della sofferenza della nostra Categoria
Abbiamo bisogno quindi di ritrovare le nostre radici per ritrovarci come Colleghi. Dobbiamo interrogarci : qual’è oggi il mio ruolo? Qual è oggi il nostro ruolo? Possiamo andare in “ordine sparso” coltivando singoli obiettivi di Area? Qual’è oggi un luogo ancora “possibile” di condivisione e di partecipazione? Vogliamo partecipare allo sviluppo delle nostre Comunità e del nostro Paese? Come possiamo sviluppare le nostre idee, le nostre competenze ed i nostri talenti?
Oggi, qui, ora abbiamo svolto delle riflessioni e fatto alcune proposte ma non dobbiamo mai dimenticarci che le vere nostre radici sono nell’Uomo. Se questo è il vero nostro manifesto allora crediamo che una frase semplice ma profondamente vera possa rappresentare tutta la nostra attività: “..non dobbiamo imbatterci nella Persona ma incontrarLa..”.
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