Comunicare una cattiva notizia - Cronaca del Convegno

Il 13 settembre si è tenuto nella sala dell’Ordine dei Medici un convegno su “Comunicare una cattiva notizia” promosso dalla Commissione Formazione dell’Ordine e patrocinato dalla Fondazione Ars Medica.

Alla presenza del presidente dell’Ordine dott. Maurizio Scassola e della Fondazione Dott. Giorgio Meneghelli, hanno relazionato il professor Camillo Barbisan, bioeticista e filosofo e la dottoressa Nilla Verzolatto, psicologa.

Entrambi i relatori hanno lunga esperienza specifica essendo il Professor Barbisan componente di comitati etici e della Centro regionale trapianti e la dottoressa Verzolatto coordinatrice degli psicologi clinici dell’ASL 10.

La questione iniziale posta dagli organizzatori, affrontata dal versante filosofico, riguardava l’idea di malattia e morte nei secoli. Importante era capire perché nel Medioevo la preghiera comune fosse “ a subitanea morte libera nos, domine”, cioè perché, pur in assenza di aiuto medico, non si temesse la malattia e il dolore mentre l’uomo moderno, in possesso di armi tecnologiche cospicue, si auguri di morire di morte improvvisa.

Siamo, dice il Professor Barbisan, il prodotto di una cultura che si è sviluppata nei secoli. C’è il concetto di colpa, malattia e morte perché si sono offesi gli dei, nella nostra cultura antica; nasce la pietas verso i defunti, ed è empio chi non la pratica anche verso i nemici come viene esemplificato nell’Antigone di Sofocle. Man mano, con Gesù di Nazareth dal versante etico-religioso e con Ippocrate si perde l’idea di colpa e la malattia diventa “affare” di umani e non più di divinità.

Il progresso della nostra società ha comportato un differimento della morte, un allungamento del processo del morire. La tecnologia può vicariare molte funzioni vitali differendo nel tempo il momento del morire. Ciò che rientrava nell’ordine naturale delle cose, nel ciclo della natura che vede nascere crescere e morire tutte le cose ed era parte della cultura di ciascuno, accettata dalla comunità, oggi viene negata, possibilmente nascosta e istituzionalizzata.

Si muore in ospedale, lontano dagli affetti, soli.

Cresce nella società, quasi a difesa dell’invadenza della medicina, la rivendicazione della libertà di decidere, in piena autonomia, fino a quando prolungare le cure, di essere informato e consenziente ad ogni processo che veda l’intervento della medicina sul proprio corpo.

Vi è l’esigenza di trovare nel codice deontologico, nei documenti di orientamento delle società scientifiche norme che possano trovar traduzione in leggi per permettere l’autodeterminazione.

La dottoressa Verzolatto ha trattato la comunicazione dal versante squisitamente psicologico. Ha sottolineato come la comunicazioni interessi i canali emozionali e come spesso tali canali siano bloccati. Mancare alle aspettative dei pazienti ha conseguenze nefaste tanto che il 50% delle cause legali contro medici verte su problemi di comunicazione. Il medico ha il dovere di comunicare ed il paziente ha il diritto di aver risposte esaurienti alle proprie domande. Capire quanto il paziente sa o si immagina della propria malattia, capire quanto il paziente vuol sapere del proprio stato è dovere morale di ogni medico, secondo il modello che vede noi medici in veste di “insegnante amico” guidare il paziente nelle proprie scelte.

I due episodi di medicina narrata raccontati dal dott. Renzo Baccichetto e dal dott. Angelo Frascati hanno riportato l’uditorio alla quotidianità, con un impatto emotivo importante. A tal proposito ci piacerebbe raccogliere esperienze dei colleghi sul tema del “comunicare una cattiva notizia” per condividere dolori e, perché no, anche errori commessi.

Ci farà sentire meno soli e più motivati nella nostra professione.

L’idea è raccogliere e pubblicare quanto i colleghi invieranno all’Ordine. Interessante la discussione finale, interrotta solo dall’ora tarda e da Giove Pluvio.

Ai relatori e a tutti i partecipanti il ringraziamento della Commissione Formazione.

Renzo Baccichetto
Categoria News: 
Notizie medici
Pagina visitata 2223 volte