IL “CASO DI MODENA” OVVERO COME TRASFORMARE UNA “NON NOTIZIA” IN “NOTIZIA”

IL “CASO DI MODENA” OVVERO COME TRASFORMARE UNA “NON NOTIZIA” IN “NOTIZIA”

A quanto si apprende dalla stampa, una donna di 70 anni affetta da Sclerosi Laterale Amiotrofica è deceduta all’ospedale di Modena senza che le venissero praticate tracheotomia e ventilazione meccanica che ella rifiutava.
Per garantirsi che le sue volontà fossero rispettate fino in fondo, la signora aveva anche provveduto, come previsto dall’art. 408 del c.c., alla nomina di un Amministratore di Sostegno in previsione di una futura incapacità di comunicare le sue decisioni.
DOVE STA LA NOTIZIA?
Nel fatto che i curanti non siano intervenuti contro la volontà della paziente, violando così il proprio Codice Deontologico che vieta ogni intervento medico extraconsensuale?
Nel fatto che è stata correttamente applicata la civilissima legge (senz’altro poco nota all’opinione pubblica) n° 6 del 9/1/04 sull’Amministratore di Sostegno?
O forse nel fatto che c’è ancora chi non si rassegna ad accettare il pieno diritto del paziente, tutelato giuridicamente e deontologicamente, ad autodeterminarsi sino alla fine della vita rifiutando i trattamenti anche quando il suo rifiuto possa comportare la rinucia a prolungare una sopravvivenza da LUI giudicata non più dignitosa?

Dott. Davide Mazzon

Componente della Commissione di Bioetica della Regione Veneto e Direttore del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale San Martino di Belluno, nonché Coordinatore Commissione Interdisciplinare sulla Bioetica della SIAARTI (Società Italiana di Anestesia e Rianimazione).
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