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Parere OMCeO Ve su progetto IPASVI AULSS 10
Parere sul progetto denominato: “Attivazione delle Unità Assistenziali ad Assistenza Infermieristica Avanzata” predisposto dall’Azienda Socio Sanitaria n. 10 “Veneto Orientale”, inviato al nostro Ordine dal Presidente IPASVI della Provincia di Venezia Sig. Luigino Schiavon.
Esaminato e discusso il documento in data 27 marzo 2007, il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Venezia esprime un giudizio preoccupato e nel complesso negativo.
Nell’introduzione del documento risulta condivisibile il concetto espresso sulla diversificazione del regime di ricovero secondo le “necessità assistenziali”, ma la situazione clinica definita nel capitolo della mission e nel capitolo relativo alle caratteristiche degli assistiti evidenziano un esempio gestionale di paziente non ancora stabilizzato e pertanto non dimissibile.
Particolarmente incomprensibile risulta peraltro il passaggio del documento inerente il concetto della “prevalenza dell’aspetto assistenziale rispetto a quello clinico terapeutico” con riferimento ad un quadro clinico “relativamente stabilizzato”.
Secondo i percorsi di risk management, questi concetti possono essere chiari in alcuni casi ma non certo in altri come ad esempio nei confronti di soggetti anziani affetti da polipatologie.
L’Ordine della Provincia di Venezia pertanto, nell’esprimere grande preoccupazione per il documento in questione, si impegna a perseguire tutte le strade istituzionali , nell’interesse della tutela della salute dei cittadini, per impedire che questa possa venire messa a rischio da scelte organizzative che non tengano conto di quanto viene previsto dall’attuale legislazione sia per le strutture pubbliche che per quelle private.
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Venezia.
Esaminato e discusso il documento in data 27 marzo 2007, il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Venezia esprime un giudizio preoccupato e nel complesso negativo.
Nell’introduzione del documento risulta condivisibile il concetto espresso sulla diversificazione del regime di ricovero secondo le “necessità assistenziali”, ma la situazione clinica definita nel capitolo della mission e nel capitolo relativo alle caratteristiche degli assistiti evidenziano un esempio gestionale di paziente non ancora stabilizzato e pertanto non dimissibile.
Particolarmente incomprensibile risulta peraltro il passaggio del documento inerente il concetto della “prevalenza dell’aspetto assistenziale rispetto a quello clinico terapeutico” con riferimento ad un quadro clinico “relativamente stabilizzato”.
Secondo i percorsi di risk management, questi concetti possono essere chiari in alcuni casi ma non certo in altri come ad esempio nei confronti di soggetti anziani affetti da polipatologie.
L’Ordine della Provincia di Venezia pertanto, nell’esprimere grande preoccupazione per il documento in questione, si impegna a perseguire tutte le strade istituzionali , nell’interesse della tutela della salute dei cittadini, per impedire che questa possa venire messa a rischio da scelte organizzative che non tengano conto di quanto viene previsto dall’attuale legislazione sia per le strutture pubbliche che per quelle private.
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Venezia.
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