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Dentista condannato a due mesi - Affidava al suo odontotecnico le mansioni del medico
Ha consentito al suo dipendente, odontotecnico, di fare la pulizia dei denti ai clienti senza che questi ne avesse l'abilitazione. L'odontoiatra Francesco Beretta, veneziano di 43 anni, titolare di uno studio dentistico a Santa Lucia, in provincia di Treviso, è stato condannato a 2 mesi di reclusione: pena sospesa solo se entro giugno risarcira i danni (10 euro a iscritto) all'Ordine dei medici di Venezia.
A scoprire l'abuso smascherando i protagonisti era stato l'intervento di ´Striscia la Notizia che, con un suo inviato, aveva fatto un blitz a Santa Lucia.
Poi erano partite le indagini. Franco Nicoletti, 47 anni di Conegliano, accusato di aver svolto (pur essendo impiegato come assistente alla poltrona e odontotecnico) mansioni tipiche dell'odontoiatra e dell'igienista dentale, senza però averne l'abilitazione, aveva giÅ patteggiato a novembre
Un mese e 23 giorni di reclusione, convertiti in 2.026 euro di multa. Il veneziano Francesco Beretta, odontoiatra, era invece imputato per aver agevolato e consentito il predetto esercizio abusivo nel proprio studio dentistico di Santa Lucia, fornendo specifiche disposizioni in tal senso.
I fatti si sarebbero verificati fino al 30 ottobre 2007,giorno dell'accertamento della violazione. A essere contestati, nello specifico, l'ablazione del tartaro e la lucidatura delle arcate dentarie nei confronti di tre pazienti.
Ieri mattina, in Tribunale a Conegliano, Beretta, che aveva chiesto il rito abbreviato, ha rilasciato spontanee dichiarazioni, affermando che il suo dipendente aveva agito a sua insaputa, visto che era lui stesso che si occupava di svolgere questi interventi.
Inoltre, all'epoca dei fatti, Beretta lavorava nello studio dentistico solo un pomeriggio a settimana. L'avvocato dell'Ordine dei medici di Venezia, costituitosi parte civile, ha chiesto il risarcimento simbolico di 10 euro per ogni iscritto per i danni morali (lesione dell'immagine) e patrimoniali.
Secondo il legale della difesa non è stato provato che il proprio assistito fornisse indicazioni al dipendente, non ci sarebbe stata prova del concorso
nel reato, tanto più che Beretta non era presente al momento dell'intervento nè di ´Striscia la Notizia (che smascherò l'odontotecnico) nè dei Nas.
Alla fine il giudice Angelo Mascolo ha condannato Beretta, per le prestazioni eseguite ai danni di uno dei tre pazienti, a 2 mesi di reclusione e 30 euro di multa, oltre al risarcimento all'Ordine dei medici di 10 euro per iscritto.
La pena è sospesa subordinatamente al pagamento, entro il prossimo 30 giugno, di questi danni. Beretta dovrà pagare anche le spese di costituzione di parte civile, pari a 850 euro. E’ stato invece assolto per lo stesso reato ai danni degli altri due pazienti.
Salima Barzanti, da " La Nuova Venezia" del 17 febbraio 2009.
Ha consentito al suo dipendente, odontotecnico, di fare la pulizia dei denti ai clienti senza che questi ne avesse l'abilitazione. L'odontoiatra Francesco Beretta, veneziano di 43 anni, titolare di uno studio dentistico a Santa Lucia, in provincia di Treviso, è stato condannato a 2 mesi di reclusione: pena sospesa solo se entro giugno risarcira i danni (10 euro a iscritto) all'Ordine dei medici di Venezia.
A scoprire l'abuso smascherando i protagonisti era stato l'intervento di ´Striscia la Notizia che, con un suo inviato, aveva fatto un blitz a Santa Lucia.
Poi erano partite le indagini. Franco Nicoletti, 47 anni di Conegliano, accusato di aver svolto (pur essendo impiegato come assistente alla poltrona e odontotecnico) mansioni tipiche dell'odontoiatra e dell'igienista dentale, senza però averne l'abilitazione, aveva giÅ patteggiato a novembre
Un mese e 23 giorni di reclusione, convertiti in 2.026 euro di multa. Il veneziano Francesco Beretta, odontoiatra, era invece imputato per aver agevolato e consentito il predetto esercizio abusivo nel proprio studio dentistico di Santa Lucia, fornendo specifiche disposizioni in tal senso.
I fatti si sarebbero verificati fino al 30 ottobre 2007,giorno dell'accertamento della violazione. A essere contestati, nello specifico, l'ablazione del tartaro e la lucidatura delle arcate dentarie nei confronti di tre pazienti.
Ieri mattina, in Tribunale a Conegliano, Beretta, che aveva chiesto il rito abbreviato, ha rilasciato spontanee dichiarazioni, affermando che il suo dipendente aveva agito a sua insaputa, visto che era lui stesso che si occupava di svolgere questi interventi.
Inoltre, all'epoca dei fatti, Beretta lavorava nello studio dentistico solo un pomeriggio a settimana. L'avvocato dell'Ordine dei medici di Venezia, costituitosi parte civile, ha chiesto il risarcimento simbolico di 10 euro per ogni iscritto per i danni morali (lesione dell'immagine) e patrimoniali.
Secondo il legale della difesa non è stato provato che il proprio assistito fornisse indicazioni al dipendente, non ci sarebbe stata prova del concorso
nel reato, tanto più che Beretta non era presente al momento dell'intervento nè di ´Striscia la Notizia (che smascherò l'odontotecnico) nè dei Nas.
Alla fine il giudice Angelo Mascolo ha condannato Beretta, per le prestazioni eseguite ai danni di uno dei tre pazienti, a 2 mesi di reclusione e 30 euro di multa, oltre al risarcimento all'Ordine dei medici di 10 euro per iscritto.
La pena è sospesa subordinatamente al pagamento, entro il prossimo 30 giugno, di questi danni. Beretta dovrà pagare anche le spese di costituzione di parte civile, pari a 850 euro. E’ stato invece assolto per lo stesso reato ai danni degli altri due pazienti.
Salima Barzanti, da " La Nuova Venezia" del 17 febbraio 2009.
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