Centro protonico un occasione che Mestre non vuole perdere

Centro protonico un occasione che Mestre non vuole perdere

Non sono pessimista e credo ancora che Mestre potrà avere il Centro protonico che insieme  all’ Ospedale dell’Angelo e alla Banca degli occhi darebbe al capoluogo del Veneto il meritato riconoscimento di affidabilità e stabilità sanitarie raggiunte faticosamente. 

L’ idea del Centro protonico vicino all’ Angelo è nata dall’ esigenza di avere un ampia superficie disponibile per la struttura serve all’ incirca l’ area di un campo da calcio in una zona  a destinazione ospedaliera vicina a grandi vie di comunicazione tre autostrade l’ aeroporto Marco Polo Con un solenne corollario etico il risarcimento in termini di speranza di cura al territorio con la più alta concentrazione di tumori dell’ intero Veneto.

La letteratura scientifica sostiene che la terapia protonica raggiunge ottimi risultati in molte specie di neoplasie perché aumenta la possibilità di sopravvivenza e applica cure meno invasive i protoni a differenza dei fotoni non bruciano le cellule sane vicine a quelle malate e non danneggiano organi e tessuti ancora integri Il ciclo di cure si aggira intorno ai 22-23 mila euro ed è di gran lunga inferiore alla terapia farmacologica chemioterapica che parte da 50 mila euro ma può superare anche i 100 mila Il punto di pareggio in questo tipo di project financing è stato calcolato in 1554 casi i 4mila di cui si parla nell’articolo rappresentano invece la capacità della macchina

 Nel solo Veneto i pazienti potenziali sono circa 1900 nell’ipotesi di arivare a 4mila attirando anche malati da fuori regione per un economia di scala il costo per persona diminuirebbe e il Centro potrebbe addirittura essere una voce attiva.

Nella società che si è aggiudica l’ appalto è presente la Varian Medicai Systems leader mondiale con il 70% di quote di mercato che con la radioterapia cura ogni giorno 200mila malati di tumore e che insieme alla Regione Veneto può stringere accordi in Italia e all’ estero per il pieno utilizzo del Centro protonico di Mestre

L’attrezzatura che verrebbe installata la cui unicità è stata riconosciuta dalla Comunità europea non può essere confusa con quella che diventerà operativa a Pavia che ha un valore di riferimento scientifico clinico e che utilizzerà gli ioni carbonio che sono destinati ai casi complessi attraverso un fascio fisso e non mobile a 360 gradi come quello previsto a Mestre.

L’ intera operazione dunque mi pare un occasione da non perdere sia per il valore delle cure che per la sostenibilità economica Sono certo che il presidente Zaia vorrà dare il suo sostegno nell’ interesse di tutte le persone che ogni giorno con coraggio combattono la loro battaglia contro il male

Antonio Padoan      Direttore Generale Ulss 12      da "il Gazzettino " del 4/11/2010

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