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Solidarietà Il riscaldamento blocca l’ Ospedale di Emergency
Solidarietà Il riscaldamento blocca l’ Ospedale di Emergency
MESTRE
Non sono stati fermati dalla guerra dai bombardamenti aerei e nemmeno dalle mine antiuomo Ma anche Emergency è stata costretta a piegarsi di fronte ai tempi della burocrazia italiana
E’ più facile fare un ospedale in Afghanistan che a Marghera dice il direttore sanitario del nuovo poliambulatorio di Emergency Guido Pullia
La struttura di via Varé la cui apertura era stata annunciata a fine settembre dallo stesso Gino Strada resterà infatti chiusa al pubblico almeno per tutto il mese di novembre anche se l’ associazione ha già reclutato i mediatori culturali e la maggior parte dei medici e degli infermieri che presteranno gratuitamente servizio nei vari ambulatori di medicina generale pediatria ginecologia odontoiatria ed oculistica.
Di fatto il problema è che l’Asl 12 non ha ancora avuto il tempo di fare ii sopralluoghi e la struttura è ancora sprovvista di riscaldamento a causa delle lungaggini delle volture della società del gas.
Per una volta però la colpa non è imputabile né a un eventuale inerzia del Comune né agli ispettori dell’ Asl 12 da cui Emergency ha ottenuto tutto l’ appoggio possibile fin dall’ inizio E’ proprio una banale questione di ruggine delle procedure burocratiche continua Pullia Abbiamo fatto le richieste al Comune che le ha trasmesse all’Asl secondo i termini di legge e adesso dobbiamo aspettare le ultime autorizzazioni che potrebbero arrivare già la settimana prossima.
Anche a sentire l’ ex assessore Mara Rumiz che si è adoperata per l’apertura del poliambulatorio l’ amministrazione e le autorità sanitarie hanno fatto il possibile per fornire le autorizzazioni in tempi rapidi Ma il problema è che non si trovavano alcuni documenti riguardanti gli impianti di riscaldamento della struttura di proprietà del Comune che una volta era un centro di igiene mentale gestito dall Asl ee che tra un ispezione ee l’ altra ci vogliono tempi tecnici che rallentano ulteriormente le procedure
La strada per la struttura di assistenza socio sanitaria comunque è spianata anche grazie al cambio di rotta dei residenti della zona che inizialmente scettici hanno poi accolto positivamente la notizia di un nuovo poliambulatorio non lontano da casa
Anche se la notizia di un centro che offre cure gratuite a stranieri senza permesso di soggiorno aveva allarmato i residenti della zona sono stati sufficienti due incontri mediati dalla municipalità per ottenere l’ appoggio dei cittadini di Marghera Al. A. 5/11/2010 Corriere del Veneto
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