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Nomine Css, chirurghi ospedalieri sugli scudi
Nomine Css, chirurghi ospedalieri sugli scudi
I chirurghi ospedalieri non ci stanno e alzano la voce. Le nomine del nuovo Consiglio superiore di sanità (Css) continuano a suscitare polemiche, dopo la presa di posizione dei giorni scorsi di Ignazio Marino, presidente della commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale.
Così, in una nota, Rodolfo Vincenti, presidente dell'Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani (Acoi): «A leggere la composizione del nuovo Css si rimane leggermente perplessi.
A parte la presidenza, tra i sette membri 6 risultano essere illustri esponenti del mondo dell'università: ben tre di università private - due dell'Università S. Raffaele di Milano e uno dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma - due di università pubbliche e uno della segreteria tecnica del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.
Appare del tutto singolare l'assenza paritaria di altre componenti fondamentali per la corretta risposta alle domande di salute. I chirurghi italiani, e tutti i colleghi ospedalieri, hanno avuto ancora una volta la prova della grande considerazione che l'istituzione centrale riserva a chi svolge la parte predominante, per quantità e qualità, dei compiti assistenziali e formativi all'interno di un Sistema sanitario nazionale che sembra essere ancora considerato, malgrado tutto, tra i più efficienti al mondo».
Da DoctorNews del 22 dicembre 2010
Così, in una nota, Rodolfo Vincenti, presidente dell'Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani (Acoi): «A leggere la composizione del nuovo Css si rimane leggermente perplessi.
A parte la presidenza, tra i sette membri 6 risultano essere illustri esponenti del mondo dell'università: ben tre di università private - due dell'Università S. Raffaele di Milano e uno dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma - due di università pubbliche e uno della segreteria tecnica del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.
Appare del tutto singolare l'assenza paritaria di altre componenti fondamentali per la corretta risposta alle domande di salute. I chirurghi italiani, e tutti i colleghi ospedalieri, hanno avuto ancora una volta la prova della grande considerazione che l'istituzione centrale riserva a chi svolge la parte predominante, per quantità e qualità, dei compiti assistenziali e formativi all'interno di un Sistema sanitario nazionale che sembra essere ancora considerato, malgrado tutto, tra i più efficienti al mondo».
Da DoctorNews del 22 dicembre 2010
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