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Dall'Iva fino a 3mila euro di spese in più l'anno per medici e odontoiatri
L'aumento dell'Iva dal 20 al 21% costituisce per medici e odontoiatri un costo vivo che può avere un'incidenza media dai mille ai 3mila euro in un anno per ogni singolo professionista. Queste le prima stime che, all'indomani del via libero definitivo alla Manovra di Ferragosto, arrivano da medici di famiglia e odontoiatri.
«Fare una quantificazione precisa dell'impatto è difficile, perché i costi di gestione variano da zona a zona e in base alla struttura dell'ambulatorio» spiega Giorgio Monti, responsabile dipartimento Management ed Economia della Simg, «ma in uno studio di medie dimensioni, per il Mmg l'aumento dell'Iva di un punto comporterà almeno 2mila euro di spesa in più all'anno.
Con un grosso problema soprattutto per le medicine di gruppo e le aggregazioni come le Ucp, che hanno costi di gestione più elevati. L'impatto è tutt'altro che trascurabile, anche perché non va dimenticato il blocco delle convenzioni fino al 2014 e il fatto che le Regioni, vessate ulteriormente dalla Manovra, vanno a rilento nella contrattazione locale».
Non migliore è la situazione per gli odontoiatri: «Circa il 70% dei prodotti acquistati in uno studio dentistico ha l'iva al 20% e quindi ha subito l'aumento» spiega Pierluigi Delogu, presidente nazionale Associazione nazionale odontoiatri. «Considerando, con tutte le approssimazioni del caso, che per studi di medie dimensioni, i costi per il materiale possono variare da 100mila a 300mila euro l'anno, i conti sono presto fatti.
Tuttavia, posso dire che il provvedimento è solo la goccia in un vaso già stracolmo: l'imposizione fiscale è già oltre il 50% e da tempo denunciamo come gli studi di settore siano per noi strumenti inadeguati, perché partono da una stima di una realtà che poteva essere vera 30 anni fa». Resta da capire se il provvedimento potrebbe tradursi in un aumento di tariffe: «I pazienti fanno sempre più fatica a pagare le cure. È vero che i costi per i professionisti non sono ulteriormente comprimibili, ma certo quello dell'iva è l'ultimo dei nostri problemi: se un aumento dovesse verificarsi, non sarebbe per l'iva».
da DoctorNews33 del 23 settembre 2011
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