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Gruppo di Lavoro Omceo Venezia sulle Medicine Non Convenzionali
L’inverno scorso è stato pubblicato l’accordo siglato dalla Conferenza Stato-Regioni concernete i criteri e le modalità per la certificazione di qualità della formazione e dell’esercizio dell’agopuntura, della fitoterapia e dell’omeopatia da parte dei medici chirurghi, degli odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti.
L’accordo consentirà ai professionisti formati di iscriversi in appositi elenchi di esperti, che saranno tenuti dagli Ordini professionali competenti per territorio e agli istituti di formazione, pubblici e privati, di erogare corsi accreditati riconosciuti a livello nazionale.
I medici, per essere definiti esperti nelle medicine complementari come previsto dall’accordo, dovranno seguire master universitari o corsi formativi triennali per 500 ore teorico/pratiche, a cui si accompagnano studio individuale, formazione guidata e tirocinio presso medici esperti. Per gli Ordini dei Medici è previsto il farsi carico di questi elenchi e garantirne la qualità.
Partendo da questa premessa, lo scorso 27 gennaio presso l’Ordine si è tenuta una riunione per affrontare il tema dei percorsi formativi necessari ad avvalersi del titolo di medico agopuntore, fitoterapeuta oppure di omeopata.
All’incontro era presente il Presidente Maurizio Scassola, il consigliere Davide Roncali insieme al dottor Maurizio Sinigaglia e i dottori Federico Allegri, Gennaro Muscari e Pierluigi Tubia, per l’associazione medica omeopatica Mel cum sale, associazione che nei mesi scorsi si era resa disponibile a collaborare con l’Ordine per le finalità dettate dall’accordo.
Nella discussione si è fatta una panoramica del settore per come si è articolato negli ultimi anni, con un consolidato interesse dell’utenza da una parte cui fa da contraltare un calo di attenzione da parte dei giovani medici, molto assorbiti dai percorsi universitari e delle specialità.
Soprattutto, si è sottolineato il ruolo di garante che l’Ordine deve avere delle competenze dei medici che dicono di praticare queste medicine, essendo tali attività comunque mediche, specificità che deve essere difesa.
Il Presidente Scassola ha suggerito dei momenti di confronto e arricchimento rivolti a tutta la categoria, quali una comparazione tra le semeiotiche praticate o le correlazioni tra patologie sistemiche e disturbi del cavo orale, per coinvolgere anche i colleghi odontoiatri.
Si è deciso di contattare i colleghi che anni fa parteciparono alla commissione sulle MNC che si tenne presso l’Ordine e così i nuovi colleghi che negli ultimi anni si sono avvicinati a queste metodiche, per incontrarsi il 24 marzo p.v. sempre presso la sede dell’Ordine e insieme lavorare alla definizione degli obiettivi, dei percorsi formativi, delle occasioni di confronto.
Si è anche deciso di dedicare una serata alla presentazione, sul piano clinico, della medicina omeopatica.
L’Ordine, nelle parole del Presidente, si è dichiarato molto interessato all’argomento ed a farsene promotore in ambito regionale.
La serata e il progetto sono aperti a tutti gli interessati.
Dott. Federico Allegri
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