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Coinvolta la Federazione Regionale degli OM sulla Legge 22/2002 RV
Il presidente dell'Ordine dei Medici di Venezia dott.Maurizio Scassola ha ottenuto di porre all'Ordine del Giorno della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri del Veneto dello scorso 17 Settembre la mozione approvata dal Consiglio dell'Ordine di Venezia facendone l'occasione per un excursus sulla LR 22/2002 e sulla sua applicazione.
Il dott.Tomaselli ha presentato la mozione, dopodichè il dott.Maraggia (CAO Padova) ha illustrato le difficoltà connesse con l'applicazione della 22/20022. Il dott.Pastorello (CAO Vicenza) ha affermato che è inaccettabile che in aree diverse del Veneto vi siano diversi modi di applicare le stesse normative e che l'intenzione di garantire a tutti i cittadini veneti la stessa qualità delle cure sanitarie si traduca viceversa in diverse richieste tra le diverse provincie e le diverse ASL.
Il dott.Noce (Ordine Rovigo) ha affermato che la discussione con la Regione sulla 22/2002 non ha mai messo in dubbio che l'autorizzazione riguardasse le strutture e non i professionisti.
Il dott.Benato (Ordine Padova) ha ricordato che purtroppo la disomogeneità di applicazione è dovuta anche al fatto che le diverse categorie mediche non si sono presentate compatte al confronto con la Regione.
Il dott.Fazzin ha affermato a sua volta che il rappresentante dell'Ordine non è stato coinvolto nella discussione sulla legge se non marginalmente.
I presidenti CAO si sono quindi dati appuntamento per stilare un documento unitario con il quale presentarsi in Regione per ridiscutere dell'attuale applicazione della legge.
Il dott.Tomaselli ha presentato la mozione, dopodichè il dott.Maraggia (CAO Padova) ha illustrato le difficoltà connesse con l'applicazione della 22/20022. Il dott.Pastorello (CAO Vicenza) ha affermato che è inaccettabile che in aree diverse del Veneto vi siano diversi modi di applicare le stesse normative e che l'intenzione di garantire a tutti i cittadini veneti la stessa qualità delle cure sanitarie si traduca viceversa in diverse richieste tra le diverse provincie e le diverse ASL.
Il dott.Noce (Ordine Rovigo) ha affermato che la discussione con la Regione sulla 22/2002 non ha mai messo in dubbio che l'autorizzazione riguardasse le strutture e non i professionisti.
Il dott.Benato (Ordine Padova) ha ricordato che purtroppo la disomogeneità di applicazione è dovuta anche al fatto che le diverse categorie mediche non si sono presentate compatte al confronto con la Regione.
Il dott.Fazzin ha affermato a sua volta che il rappresentante dell'Ordine non è stato coinvolto nella discussione sulla legge se non marginalmente.
I presidenti CAO si sono quindi dati appuntamento per stilare un documento unitario con il quale presentarsi in Regione per ridiscutere dell'attuale applicazione della legge.
Allegati:
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Presentazione_Mozione_Ordine_Venezia.pdf | 114.4 KB |
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