Lettere inviate dalla Commissione Albo Odontoiatri

Prot. 1565: lettera al Direttore de "Il Gazzettino"
Caro Direttore,
ancora una volta leggo sul giornale la pubblicità di strutture odontoiatriche che promuovono visite e radiografie gratuite.
In qualità di Presidente dell’Albo odontoiatri della provincia di Venezia ritengo sia mio dovere cercare di tutelare la salute della popolazione, specialmente oggi in cui difficoltà socio-economiche la rendono più vulnerabile a richiami pubblicitari “accattivanti”.
Nello specifico il giorno 9.3.2012 a pagina XIV appare una pubblicità dell’ennesimo centro dentale che invita a prenotare “subito visita e radiografia gratuite”.
Come Lei sa l’arte medica ed odontoiatrica rientrano tra le Professioni Intellettuali e basano sulla raccolta dell’anamnesi e sulla visita clinica la formulazione di una diagnosi, per poter poi giungere ad una corretta terapia. All l’odontoiatra viene concesso in deroga l’uso dell’indagine radiologica, che serve a chiarire ed eventualmente confermare il sospetto diagnostico.
Il tutto deriva dal D.L. n. 187 del 26.5.2000 in cui si definiscono le attività radiodiagnostiche complementari (187/2000 art.2 c.1 lett. b) come attività di ausilio diretto al medico chirurgo specialista o all’odontoiatra per lo svolgimento di specifici interventi di carattere strumentale propri della disciplina, purchè contestuali, integrati e indilazionabili, rispetto all’espletamento della procedura specialistica.
Inoltre si stabilisce il principio di responsabilità a carico del medico chirurgo o dell’odontoiatra e che tale attività deve, tra le altre cose, rispondere al principio della giustificazione(art.3), significando con ciò che è vietata l’esposizione non giustificata.
Credo Le appaia chiaro che sottoporre a indagine radiologica “preventiva”, senza una giustificazione clinica, possa rasentare i confini di un atto lesivo nei confronti di questi pazienti.
Inoltre faccio presente che, pur non esistendo da anni, un tariffario minimo, non è deontologicamente corretto non far pagare la visita, così come avviene invece per qualsiasi altra professione.
Cordiali saluti .
Mestre 10.03.2012
Dott. Nicolin Giuliano
Presidente Commissione Iscritti Albo Odontoiatri della Provincia di Venezia

Prot. 1530: lettera alla Redazione di Striscia la Notizia
"In merito al servizio sulle cure odontoiatriche, di Laudadio, andato in onda l’8.3.2012 mi permetto le seguenti osservazioni:
i colleghi che hanno effettuato le prime 4 visite sono stati, ognuno per diverse motivi, quantomeno superficiali durante la visita.
Certamente è censurabile il fatto che ad ognuno di loro risultassero presenti carie diverse per numero e denti affetti (tranne per tre denti sempre citati nei preventivi), ma non appare condivisibile far passare come prassi l’intervento fatto nella clinica .
Mentre i colleghi precedenti si sono “limitati” ad una visita ed in alcuni casi ad eseguire delle radiografie, in clinica il paziente è stato sottoposto a vari interventi: una seduta di igiene orale (tempo medio 45-60 minuti), alla visita (tempo ?), alla esecuzione di due radiografie (bite-wing), di una ortopantomografia e di una ispezione con il microscopio. Il tutto per una durata di due ore .
Ora, come professionista ho premesso che avrei da discutere sul comportamento dei colleghi, ma devo anche dire che mi è sembrato uno bello spot pubblicitario per la clinica (anche se non citata facilmente individuabile ). E discutibile appare anche l’operato di questo centro: la prima visita può essere completata con due radiografie chiamate bite-wing, che permettono di rilevare lesioni cariose tra i denti spesso invisibili (o per confermarne la presenza), ma sottoporre preventivamente il paziente ad una seduta di igiene orale può essere la prassi di quel determinato centro, non la norma .
Ricordo inoltre che l’ausilio alle indagini radiodiagnostiche è concesso all’odontoiatra in deroga, secondo il decreto legge del 26.5.2000 n. 187 e l’aver eseguito una ortopantomografia a carattere diagnostico-preventivo, cioè come profilassi sembra esporre il paziente a radiazioni che non appaiono giustificate.
L’uso del microscopio poi , come proposto, è puro marketing, in quanto normalmente usato e giustificato in pratiche specifiche dell’odontoiatria quali l’endodonzia, la preparazione protesica, la chirurgia e non certo come prassi in prima visita.
Inoltre è scorretto non aver fatto vedere il preventivo e il relativo costo, giusto parametro di riferimento con quanto rilevato dagli altri colleghi: e se poi le carie fossero state le stesse? Tutte le terapie aggiuntive non sarebbero state giustificate.
Ovviamente il paziente aveva dato informato consenso alle terapie applicate e aveva preso visione del preventivo, che va presentato prima dell’inizio delle terapie, cose che per i tempi televisivi sono state omesse.
Cordiali saluti.
Mestre 09.03.2012
Dott. Nicolin Giuliano
Presidente Commissione Iscritti Albo Odontoiatri della Provincia di Venezia





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