Svegli la notte: l'approfondimento di Quotidiano Sanità

Ragazzi svegli la notte: la rivista on line di settore Quotidiano Sanità dedica un approfondimento al vamping sulla scia del convegno organizzato lo scorso 24 settembre da Ordine e Fondazione Ars Medica. L'articolo può essere letto a questo link diretto: http://www.quotidianosanita.it/veneto/articolo.php?articolo_id=99146.

Giovani e sonno. Indagine Fondazione Ars Medica: un bambino su tre sveglio di notte

Si chiama "vamping". È l'abitudine dei ragazzi e adolescenti di passare la notte svegli davanti al pc o al telefono. L'indagine, condotta tra 367 studenti di una scuola superiore di Conegliano, ha dimostrato che il 35,7% dei ragazzi chatta, naviga sui social, guarda on line video o serie tv dopo la mezzanotte. Lo fa per noia, solitudine, tristezza, e spesso senza che la famiglia lo sappia, con conseguenze sullo sviluppo psico-fisico. 

di Endrius Salvalaggio

Il “vamping” è una dipendenza che colpisce principalmente ragazzi e adolescenti che passano la notte, o parte di essa, incollati allo schermo di un pc o di uno smartphone. Questo eccesso di connessione con la rete, causa l’inversione del ritmo sonno-veglia, fenomeno che la pandemia ha fatto emergere in modo preoccupante, aggravato anche dall'isolamento dei giovani e dalla didattica a distanza durante il lockdown. Ad accendere i riflettori sul fenomeno è lo studio svolto dalla Fondazione Ars Medica, braccio operativo dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Venezia con il compito di svolgere attività di formazione culturale e scientifica.

Sono i risultati di un’indagine condotta ra 367 studenti di una scuola superiore di Conegliano. Dallo studio è emerso che più di un ragazzo su tre, il 35,7%, chatta, naviga sui social, guarda on line video o serie tv dopo la mezzanotte e lo fa per noia, solitudine, tristezza, e spesso senza che la famiglia lo sappia, con conseguenze sullo sviluppo psico-fisico.

Un fenomeno di natura subdola, come ha spiegato la dottoressa Emanuela Malorgio, pediatra esperta di disturbi del sonno. “Ce ne accorgiamo – ha detto – quando arrivano all'osservazione degli operatori per gli effetti della deprivazione del sonno: stanchezza, malessere generalizzato, calo del rendimento scolastico, alterazioni dell'appetito, fino ad arrivare a disturbi dell'umore, aggressività, abuso di droghe e di sostanze eccitanti”.

Segreteria OMCeO Ve
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