Violenza di genere: nasce la rete del veneziano, siglato il Protocollo

È stata Alessandra Cecchetto, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità (CPO), a siglare ieri per conto dell'OMCeO veneziano il nuovo protocollo di intesa contro la violenza sulle donne promosso dall'Ulss 3 Serenissima. In queste ore il primo tavolo tecnico, da remoto, che riunisce le 43 realtà che hanno aderito al progetto: scuole e università, magistratura, forze dell'ordine, sindacati, ordini professionali, associazioni. Un tema caro, quello della violenza di genere, all'Ordine lagunare, a cui negli anni ha dedicato numerosi convegni, non solo sulle aggressioni alle donne, ma anche sui minori e, recentissimamente, sulle persone disabili e sul personale sanitario.​

Volentieri pubblichiamo il comunicato stampa diramato ieri dall'Ulss 3 Serenissima.

Nasce il nuovo Protocollo veneziano contro la violenza sulle donne
Ulss 3, tribunali, università, Comuni, uffici scolastici, sindacati, ordini professionali: la carta contrasta la violenza di genere coinvolgendo un’intera rete metropolitana di istituzioni trasversali. Domattina il primo tavolo tecnico virtuale con le 43 realtà che si collegheranno da remoto con l’Azienda sanitaria

(4/11/2020) Nasce il nuovo Protocollo veneziano contro la violenza sulle donne. L’Ulss 3 Serenissima, capofila dell’iniziativa, ha promosso la sottoscrizione del documento di 43 istituzioni cruciali del territorio. La carta che condanna e contrasta la violenza di genere coinvolge l’intero territorio dell’Azienda sanitaria, raccogliendo una pluralità di soggetti trasversali. Da domani si muoveranno in sinergia per aiutare le donne vittime di ogni genere di abuso, convogliando in un’unica rete le iniziative già presenti nel territorio e partorendo insieme nuovi percorsi virtuosi.

Al suo interno, il documento coinvolge attivamente tribunali, Procura, università, forze dell’ordine, Comuni, Città metropolitana, uffici scolastici, sindacati, istituti d'accoglienza per minori, cooperative, centri antiviolenza pubblici e privati, ordini professionali di ogni tipologia (come quello dei medici, dei farmacisti, degli psicologi, dei giornalisti, degli assistenti sociali) e molti altri protagonisti.

Ognuna di queste istituzioni si impegna a promuovere al suo interno e a estendere al suo esterno le buone pratiche di sensibilizzazione contro la violenza di genere, ad attivare risorse e progetti comuni per contrastare la discriminazione e l’abuso sulle donne, a condividere tra loro procedure codificate di accoglienza e presa in carico delle vittime (compresi eventuali figli minori), ad attivarsi nei confronti degli uomini autori di violenza per prevenire comportamenti maltrattanti e ridurne la recidiva, a promuovere l’aggiornamento professionale all'interno degli ordini per specializzare i lavoratori nella gestione di queste tematiche, a promuovere campagne di prevenzione e informazione verso i cittadini, a sostenere percorsi educativi rivolti alle scuole contro la violenza di genere, a elaborare i dati in proprio possesso relativi al fenomeno sulla violenza per studi, ricerche, report ciclici.

Domani ci sarà il primo incontro tecnico operativo virtuale. I rappresentanti dei 43 soggetti sottoscriventi si collegheranno da remoto con l’Ulss 3 Serenissima. L’interazione per via telematica, scelta per evitare assembramenti in questa seconda ondata epidemica, avverrà alle ore 10 di domattina.

«Nel corso del primo incontro in videoconferenza della nuova rete antiviolenza, - dice il direttore generale Giuseppe Dal Ben - verranno anche individuati i soggetti con cui attivare i prossimi tavoli d’azione. Si tratta di un primo passo indispensabile per coordinare i lavori e rendere la rete realmente ricettiva alle esigenze delle donne vittime di abusi».

L’esito del protocollo, previsto dal Decreto della Giunta Regionale 863 del 2018, è stato gestito dalla direzione dei Servizi socio sanitari dell’Ulss 3, in collaborazione con i centri antiviolenza e i Comuni del suo territorio di competenza. 
«Tra i molteplici obiettivi attribuiti alla rete antiviolenza, vorrei ricordare - sottolinea il direttore Gianfranco Pozzobon - quello di ‘condividere procedure codificate di accoglienza e presa in carico delle vittime, di invio delle donne a prestazioni specialistiche e ai servizi territoriali e di monitoraggio dei percorsi delle donne al fine di sviluppare strategie operative di intervento che permettano azioni efficaci e integrate a tutela della sicurezza e della protezione delle donne e dei loro figli minori’. Lo ritengo un obiettivo ambizioso, ma assolutamente prioritario, tenuto conto che l’ambito di azione del protocollo comprende territori quali il Veneziano, il Miranese e il Clodense, che non hanno una consuetudine di lavoro comune in tema di violenza di genere».

Saranno Ulss 3 e centri antiviolenza a istituire anche i tavoli futuri per rafforzare la nuova rete territoriale: coinvolgeranno di volta in volta soggetti diversi aderenti al protocollo, a seconda della specifica tematica da affrontare.

Chi compone la nuova rete territoriale antiviolenza veneziana

Prefettura e forze dell’ordine:

1. Prefettura di Venezia
2. Questura di Venezia
3. Comando provinciale di Venezia dei Carabinieri
4. Comando provinciale della Guardia di Finanza di Venezia

Magistratura e uffici giudiziari:

5. Tribunale civile e penale di Venezia
6. Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Venezia
7. Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna – Dipartimento per la giustizia minorile di comunità – Ministero della giustizia.

Servizi socio sanitari:

8. Ulss 3 Serenissima, capofila

Enti locali:

9. Comitato dei sindaci del Distretto socio sanitario Venezia centro storico, isole ed estuario e del Distretto socio sanitario Venezia Terraferma, Marcon e Quarto d’Altino
10. Comitato dei sindaci del Distretto socio sanitario Mirano Dolo
11. Comitato dei sindaci del Distretto socio sanitario Chioggia
12. Città metropolitana di Venezia

Centri antiviolenza, case rifugio, case di secondo livello per donne vittime di violenza e centri per il trattamento degli autori di violenza:

13. Centro antiviolenza Comune di Venezia
14. Centro antiviolenza Civico donna Comune di Chioggia e Sportello antiviolenza Comune di Cavarzere (cooperativa Domi group)
15. Centro antiviolenza Estia di Venezia, Centro antiviolenza Sonia di Noale, Centro per gli autori di violenza Gru di Venezia e Sportello antiviolenza di Mira e Mirano (cooperativa Iside)

Area dell’educazione e della formazione:

16. Ufficio scolastico regionale per il Veneto
17. Università Ca’ Foscari Venezia
18. Iusve, Istituto universitario salesiano di Venezia
19. Università Iuav di Venezia
20. Centro di Ateneo per i diritti umani “Antonio Papisca” e cattedra Unesco “Diritti umani, democrazia e pace” dell’Università degli Studi di Padova

Area degli ordini professionali:

21. Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Venezia
22. Ordine dei Farmacisti della provincia di Venezia
23. Ordine degli Psicologi del Veneto.
24. Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione del Veneto
25. Ordine degli Assistenti sociali del Veneto
26. Ordine dei Giornalisti del Veneto

Organizzazioni sindacali:

27. Aaroi-Emac
28. Anaao
29. Anpo-Ascoti-Fials medici
30. Aupi Fassid
31. Cgil fp
32. Cgil Gruppo medici dirigenti
33. Cimo
34. Cisl fp
35. Fassid Area Snr
36. Fsi Usae
37. Nursing Up
38. Uil Fpl

Altri importanti soggetti:

39. Consigliera di parità della Città metropolitana di Venezia
40. Consultorio socio educativo privato accreditato Aied
41. Lievito cooperativa sociale Mestre Venezia.
42. Casa famiglia San Pio X Patriarcato di Venezia
43. Comitato donne XXV Aprile

Segreteria OMCeO Ve
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