Dalla Rete

La legge va applicata e i medici e gli altri operatori sanitari che non si sono ancora vaccinati vanno sospesi. Non usa mezzi termini il presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni per commentare la decisione annunciata dal Governatore Zaia di congelare i provvedimenti per chi, senza ragione, ancora non si è immunizzato. «Si accorpino i reparti se necessario - ha spiegato il dottor Leoni ieri a Laura Berlinghieri sulla Nuova Venezia - c'è una legge la si applichi».

La Nuova Venezia di oggi riprende e approfondisce l'idea lanciata dal presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni di usare la riapertura delle discoteche come incentivo per spingere i giovani a vaccinarsi contro il Covid. «I giovani - spiega a Simone Bianchi - vogliono divertirsi: l'accesso a discoteche e concerti potrebbe incentivare un approccio intelligente alla questione. Ora servono due cose: la disponibilità dei vaccini e la disponibilità mentale dei ragazzi». Plaude all'idea Franco Polato, che rappresenta i gestori veneziani e dice «Noi siamo pronti».

Primi 115 operatori sanitari sospesi in Alto Adige perché hanno deciso di non vaccinarsi contro il Covid. Ma perché dovrebbe vaccinarsi la popolazione se i medici non lo fanno? E le sospensioni andranno ad incidere sulla già cronica carenza di personale negli ospedali? A queste domande risponde il presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni, ospite della trasmissione "Dentro i fatti", condotta da Luca Rigoni su TgCom24. In collegamento telefonico anche l'infettivologo Matteo Bassetti.

Stop alla mascherina all'aperto, «ma non è un liberi tutti» avverte il presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni, ospite ieri di Restart 264, il contenitore di approfondimento sui temi della politica, della cronaca e della stretta attualità, condotto e curato da Aurora Vena con Lorenzo Capezzuoli Ranchi su Cusano Italia TV.