Molti, con insistenza negli ultimi tempi, li indicano con il "Secondo pilastro della sanità": sono i fondi integrativi, quelli che andrebbero a coprire i servizi che non rientrano nei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Una forma di sanità privata che andrebbe a integrare - o a sostituire - quella pubblica. Proprio su questo riflette Ornella Mancin, medico di famiglia a Cavarzere e consigliera dell'OMCeO veneziano, in un articolo pubblicato ieri, giovedì 17 maggio, sulla rivista on line di settore Quotidiano Sanità.