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Data di inserimento: Giovedì, 11/12/14 - Segreteria OMCeO Ve
AGGIORNAMENTO NOTIZIA SU REGIME DEI MINIMI
Si segnala l'articolo di oggi, 11 dicembre 2014, tratto dal sito del Sole 24 ore, in merito alla convenienza di aprire la partita iva prima dell'entrata in vigore del nuovo regime dei minimi.
Piero Cagnin - Dottore Commercialista
"Partite Iva, ultimi giorni per decidere tra vecchio e nuovo regime dei minimi. Quale conviene?
Prelievo ridotto per altri quattro anni con l'apertura della partita Iva entro fine 2014. Il forfait previsto dalla legge di Stabilità (in fase di correzione) rischia di essere meno conveniente del vecchio - di Giovanni Parente - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/vj7eCD
"Sono venti giorni di calendario ma a conti fatti sono circa 10 giorni lavorativi, soprattutto a causa delle festività natalizie. Un conto alla rovescia per strappare condizioni fiscali più vantaggiose. Il dilemma che riguarda molti aspiranti autonomi o piccole imprese in questi ultimi giorni dell'anno è se correre fin da subito ad aprire una partita Iva o meno. La decisione non sarà indolore sulle tasche dei futuri contribuenti. Perché aprire una partita Iva oggi e optare per l'attuale regime dei minimi significa garantirsi poi per altri quattro anni – se dovessero essere mantenute tutte le condizioni – un prelievo fiscale più basso (imposta sostitutiva al 5% invece che al 15%), una soglia di ricavi o compensi a 30mila euro che potrebbe avvantaggiare diverse categorie rispetto al regime agevolato in vigore dal 1° gennaio 2015, un calcolo del reddito che eviterebbe la “tagliola” della forfettizzazione ossia dell'applicazione di una percentuale predeterminata e variabile in base alla categoria di appartenenza".
27.11.2014: Regime fiscale agevolato per autonomi ANNO 2015 (art. 9 disegno di legge di stabilità 2015).
Dal 01 gennaio 2015, sarà introdotto un nuovo regime fiscale agevolato per i lavoratori autonomi, imprenditori e liberi professionisti (medici compresi).
I regimi fiscali oggi in vigore saranno abrogati compreso il regime così detto dei “nuovi minimi”.
Coloro che ad oggi hanno optato per il regime dei minimi potranno mantenerlo ovviamente se hanno mantenuto i requisiti, fino alla sua naturale scadenza.
I requisiti per accedere al nuovo regime forfetario (2015) per gli imprenditori e i professionisti sono un po’ variati rispetto ai regimi precedenti.
Le differenze principali sono:
- l’imposta forfetaria al 15%;
- limite del fatturato diversificato per codice attività ATECO;
- può accedervi anche il professionista che oggi è in regime ordinario;
- l’imposta si calcola sull’imponibile determinato applicando un coefficiente forfetario ai ricavi ( Es. un professionista che abbia percepito 13.000 euro avrà come reddito imponibile: 13.000 x 78% = 10.140, sul quale verrà applicata l’imposta sostitutiva del 15%).
Per poter usufruire del nuovo regime 2015 nell'anno precedente è necessario che lavoratori autonomi, pertanto anche i medici:
• abbiano ricavi o compensi (esclusi quelli derivanti da adeguamento agli studi) entro i limiti indicati nella tabella allegata alla legge diversi a seconda del codice ATECO (Es. €15.000 per i professionisti, € 40.000 per i commercianti all'ingrosso, € 20.000 per i commercianti ambulanti);
• abbiano sostenuto costi per dipendenti, collaboratori, associati in partecipazione (con apporto di solo lavoro) non maggiori a 5.000 euro lordi;
• abbiano sostenuto costi per l'acquisto di beni strumentali non maggiori a 20.000 euro al 31.12 dell'esercizio precedente. Si devono considerare i beni presenti alla chiusura dell'esercizio al lordo dell’ammortamento.
Saranno esclusi dal regime anche coloro che partecipano a società di persone, associazioni o Srl che abbiano optato per la trasparenza fiscale.
Come per i regimi precedenti sono previste delle agevolazioni:
- l’esonero dal versamento e dalla detrazione dell'Iva;
- l’esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili, fermo restando l’obbligo di conservare i documenti ricevuti ed emessi;
- l'esonero dall'applicazione della ritenuta d'acconto;
- l'esclusione dagli studi di settore e dall’Irap;
- determinazione forfetaria del reddito imponibile: l'imposta sostitutiva che prima veniva applicata sulla differenza tra ricavi e costi d'esercizio, ora si determina applicando un coefficiente ai ricavi/compensi percepiti.
Essendo un disegno di legge potrà avere sicuramente delle modifiche ma sembra certo che il regime venga introdotto.
Mi permetto di fare alcune osservazioni sul nuovo regime:
- il limite dei ricavi per i professionisti, 15.000 euro, è troppo basso; mi auspico venga alzato per rendere il nuovo regime usufruibile e interessante (si ricorda che il regime dei minimi oggi ha il limite ad € 30.000,00)
- l’imposta del 15% è alta, considerando che l’imposta ordinaria può usufruire delle detrazioni per lavoro autonomo e carichi di famiglia, forse non è così conveniente.
- interessante l’idea di determinare l’imponibile forfetariamente, semplificando la raccolta della documentazione.
- qualora il medico volesse aprire la Partita Iva nel 2015, sarebbe opportuno che valuti la possibilità di farlo entro il 31 dicembre 2014, optando per il regime dei minimi oggi in vigore. In questo modo sembrerebbe che nell’anno 2015 avrà la possibilità di scegliere se rimanere nel vecchio regime o trasferirsi su quello nuovo, in base a quello per lui più conveniente.
Ad oggi, per i medici professionisti, mi sembra molto più conveniente il vecchio regime.
Si rimane, come sempre, in attesa di modifiche, chiarimenti, decreti e provvedimenti attuativi.
A cura di Piero Cagnin, Dottore Commercialista.
Fonte “Banca dati, Ratio - Centro studi Castelli” e “Banca dati, Sole 24 Ore”
Segreteria OMCeO Ve
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Giovani Medici
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