Analogie fra TBC e Covid19 nella società di G.Leoni

Oggi da un cassetto, mentre cercavo altro,  sono usciti i certificati della mie vecchie vaccinazioni antitubercolari e viste le polemiche attuali e future sulla vaccinazione Covid_19 condivido con voi alcune riflessioni.

In Europa, l’obbligo vaccinale è nato all’inizio dell’Ottocento, con la diffusione della vaccinazione contro il vaiolo. I medici avevano infatti notato che proteggendo il singolo era possibile evitare la diffusione dell’epidemia all’intera collettività ma anche che, per ottenere questo risultato, era necessario avere un’adesione massiccia. L’introduzione della vaccinazione suscitava, oltre agli entusiasmi, anche profonde resistenze. https://www.epicentro.iss.it/vaccini/ObbligoVaccinaleStoria

Anche la Tubercolosi è stata una malattia eradicata in tempi recenti ma ancora verso la fine degli anni settanta quando mi sono immatricolato io la vaccinazione era obbligatoria per tutti gli studenti di Medicina -  Il sottoscritto aveva incontrato la TBC  anni prima durante la lettura de La Montagna Incantata di Thomas Mann in cui il morbo fa da sfondo a tutto il complesso romanzo dell'autore  - https://it.wikipedia.org/wiki/La_montagna_incantata .

Non ho avuto quindi nessuna remora a vaccinarmi nel 1978 e successivamente nel 1988 (vedi certificati allegati) quando sono stato per la prima volta assunto in ospedale nonostante la formazione della classica ulcera sul braccio sinistro che  mi fece compagnia per alcune settimane dopo la prima scarificazione. E così, come me, intere generazioni di studenti di medicina e poi di medici.

Successivamente, ma solo dal 2001,  i campi di applicazione della vaccinazione anti TBC si sono ristretti vista la scomparsa o quasi di una malattia a cui nel Novecento  erano stati dedicati interi Ospedali e Case di Cura in qualità di Sanatori.

In realtà  fin dalla metà  del Settecento il medico  Richard Russell aveva  teorizzato l’efficacia della balneoterapia marina  per la cura della “scrofola”, forma di tubercolosi ghiandolare e ossea  che  mieteva tante vittime  fra i figli dei  poveri.  Il medico fiorentino Giuseppe Barellai a partire del 1842 fondò gli  Ospizi Marini in tutta Italia per curarla  e  a Venezia trovò dei preziosi  alleati nei medici locali sostenuti dalla filantropia di tutto il Veneto.  https://timermagazine.press/2018/04/27/mare-e-salute-al-lido-di-venezia-fortuna-e-tramonto-delle-terapie-naturali/

Qui in laguna  ricordo l'Ospedale San Marco per la cura della tubercolosi polmonare, inaugurato nel 1914 nell'isola di Sacca Sessola, https://it.wikipedia.org/wiki/Sacca_Sessola -

Nell'anno 1927 su  iniziativa del Consorzio provinciale antitubercolare di Treviso nasceva «L’istituto balneo elioterapico di Cavazuccherina», la futura Jesolo. La tubercolosi in Veneto era una delle prime cause di morte nei bambini da uno a quattro anni. I bimbi in questa località, che non portava ancora il nome di Jesolo, beneficiavano dell’aria marina e della luce benefica del sole. I letti venivano esposti di fronte al mare e la cucina era in grado di sfamare mille persone. https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/17_novembre_25/i-novant-anni-dell-ospedale-jesolo-21d68d02-d21c-11e7-a2a9-2c18c4fdfd63.shtml

Non è mia intenzione fare in questa sede una dissertazione sulle vaccinazioni obbligatorie ma solo di sottolineare come in un recente passato, il personale sanitario non aveva problemi a sottoporsi a vaccinazioni più lesive e dolorose di quella Covid 19  per obbligo di legge, a partecipare ad attività di prevenzione pianificate  dopo una complessa  fase di ricerca scientifica , una prevenzione che attraverso la vaccinazione ha cambiato drasticamente l'incidenza di malattie profondamente diffuse in ogni ceto sociale.

La legge attuale dal 2001  recita :  1. La vaccinazione antitubercolare è obbligatoria solo per : a)  neonati  e  bambini  di  età  inferiore  a  5  anni,  con  test  tubercolinico  negativo,  conviventi  o  aventi  contatti   stretti   con   persone   affette   da   tubercolosi   in   fase   contagiosa,   qualora   persista   il rischio di contagio;  b)  personale  sanitario,  studenti  in  medicina,  allievi  infermieri  e  chiunque,  a  qualunque  titolo,  con  test  tubercolinico  negativo,  operi  in  ambienti  sanitari  ad  alto  rischio  di  esposizione  a  ceppi  multifarmacoresistenti  oppure  che  operi  in  ambienti  ad  alto  rischio  e  non  possa,  in  caso  di  cuticonversione, essere sottoposto a terapia preventiva, perchè presenta controindicazioni cliniche all'uso di farmaci specifici.

La storia, anche riletta per pochi minuti , insegna che anche la realtà  della nostra provincia ha subito trasformazioni complete come stile di vita , sanità, complessi ospedalieri dedicati solo in pochi decenni - Nei libri c'è scritto tutto, basta leggere, ma una volta la produzione letteraria era sottoposta al vaglio di un comitato di redazione e vi era poco spazio per le falsità, ora su internet bisogna saper scegliere.

Tutta la recente polemica sui vaccini partita alcuni anni fa e puntualmente riesplosa in questi giorni, dal punto di vista scientifico  la considero  quindi una assoluta perdita di tempo, una polemica sterile, ma capisco che siamo in una dimensione  mediatico - temporale in cui politica e scienza ed anti-scienza si mescolano continuamente amplificate da ogni mezzo di comunicazione e, per il cittadino comune, che vive da quasi un anno paralizzato dal virus, selezionare l’informazione può essere difficile.

Da qui un appello a tutti i colleghi che sono in prima linea per la corretta informazione ai loro pazienti di dotarsi di una pazienza tendente all'infinito perché la situazione che stiamo vivendo è eccezionale,  ed ai cittadini  la preghiera di ascoltare i loro medici di famiglia in prima istanza per ogni dubbio in materia.

Con la vaccinazione, metodica a cui a turno ci sottoporremo tutti  con fiducia,  sparirà  anche questo virus dalle nostre vite così come la TBC in un recente passato e gli ospedali  torneranno alla loro funzione originaria e da una situazione attuale  costretti  ad una monocultura Covid dipendente.  

Questo è solo un esempio di malattia ma ne potrei fare molti altri.
 
Nel programma 2021 di OMCeO Ve  sono già previsti  dei webinar sull'argomento che saranno comunicati nel prossimo futuro, per un costante aggiornamento sullo stato dell'arte della Pandemia  in continua evoluzione.

A tutti si richiede di pazientare per alcuni mesi ma i dati di mortalità e diffusione della malattia progressivamente cambieranno in meglio ma non subito, quindi le regole  che ben conosciamo restano in vigore, e non vorrete infettarvi proprio adesso.

Io il Covid l’ho avuto, ero stato attento come tutti, ma è successo, sono stato fortunato ne sono venuto fuori  e non ci tengo assolutamente a re-infettarmi, e sappiate che è possibile anche questo.

Quindi, se potete,  evitate di diventare positivi, sapete già com’è e non lo ripeterò qui.

Così è la storia, per quanto di vostra competenza, non sfidate la fortuna.

Cari saluti a tutti e buon 2021 -    Giovanni Leoni

 

 

 

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