Carenza medici da 10 anni: perplessità dopo l'incontro con la Regione

COMUNICATO STAMPA INTERSINDACALE 25 settembre 2019

Il Veneto è in carenza di medici da almeno 10 anni

Grande perplessità a livello Intersindacale Dirigenza Sanitaria del Veneto dopo l’incontro con la Regione del 24/09/2019. Il tema era la carenza dei medici e le possibili soluzioni dopo l’annuncio di Ferragosto della necessità di un bando per 500 neolaureati da impiegare rapidamente nei Pronto Soccorso e nelle Medicine e Geriatrie di tutto il Veneto.

Con sorpresa dei presenti dai dati presentati i Dirigenti medici in servizio in tutti gli Ospedali del Veneto sono 8.537 al 31/12/ 2010, 8.496 al 31/12/2018 e 8.460 al 31/8/2019, questo è il risultato dopo la relativa serie di pensionamenti e nuove assunzioni anno per anno. Un numero sostanzialmente stabile quindi.

Allo stato e fino ad ulteriori spiegazioni, ma solo seguendo la ferrea logica dei numeri la carenza dei 1.300 medici affermata dalla Regione Veneto stessa a dicembre 2018 deve essere considerata retroattiva nel tempo ad almeno 10 anni ed anche la manifestazione di interesse per 500 medici in più neolaureati risulta poco comprensibile visto che al massimo mancano meno di 100 medici al conto totale che considera tutte le Aziende ULSS.

È stato delicatamente accennato dalla Regione che ci possono essere in atto una serie di contratti atipici di tipo libero professionale o con medici forniti dalle Cooperative, la moda del momento, per fornire le prestazioni necessarie alla popolazione in un quadro dove le carenze riportate dai giornali e dalle rappresentanze di categoria in questi anni nelle varie realtà sono sotto gli occhi di tutti.

Come ultimo esempio citiamo la grave e già segnalata situazione della carenza di organico del Pronto Soccorso dell’Ospedale Cà Foncello di Treviso, divenuta ormai insostenibile: una carenza di 12 unità su una pianta organica di 29 unità. Proprio in questi giorni la situazione la situazione si è aggravata, perché il Direttore UOC, ha chiesto aspettativa dal 1 ottobre prossimo per andare a lavorare a Mestre come Dirigente medico di Pronto Soccorso rinunciando al posto di Primario per tornare Aiuto. I colleghi sono in grado di coprire i turni della prima settimana di ottobre con 48 ore a testa, lasciando pur così scoperti alcuni servizi. Dopo tale data attualmente non sono in grado di completare la tabella dei turni nel rispetto, non solo della legge, ma delle normali capacità di recupero psico-fisico di ogni essere umano impiegato inoltre in una professione e specialità particolarmente impegnativa.

La tabella regionale per quanto riguarda l’Azienda ULSS 2 recita implacabile presenti 1.285 medici al 31/12/2010, 1.267 medici al 31/12/2018, 1.222 medici presenti in servizio.

Se per quanto riguarda i medici esiste una oggettiva carenza di specializzati, a giustificare almeno in parte la decrescita delle unità lavorative, questo non si può dire per i veterinari. I veterinari specializzati ci sono, infatti, e sono in numero più che idoneo a coprire i circa 60 posti che si son resi vacanti dal 2010 al 2018.

Non sono stati ancora presentati i dati richiesti più volte sulle ore straordinarie e pacchetti prestazionali aggiuntivi conteggiati e divisi per la varie specialità che sono uno specchio di quanto paga la Regione extra orario ai medici in servizio per farli lavorare di più, di notte , nei festivi, nei sabati mattina, per le prestazioni all’utenza a prezzi calmierati in un periodo storico di 10 anni che ha visto gli stipendi bloccati ed un recente contratto con aumenti che non hanno neanche compensato l’inflazione.

Conclusioni: se i veneti desiderano una sanità degna del recente passato, tutto il sistema deve essere ripensato per la gestione del personale e non solo dei medici ma di tutti gli operatori sanitari, a partire dai rapporti Regione-Sindacati, che non devono essere un periodico fastidio per gli Amministratori ma ricordiamo sono una conquista della civiltà per la vita dei lavoratori e per la qualità dell’assistenza a tutti i cittadini. Tanto si doveva per opportuna conoscenza.

ANAAO-ASSOMED - AAROI-EMAC - ANPO-ASCOTI-FIALS - CISL Medici - FASSID (AIPAC – SINAFO – SIMET – SNR) - FVM - FP CGIL Medici - Federazione CIMO-FESMED - UIL FPL

In allegato anche l'articolo sull'incontro pubblicato oggi, giovedì 26 settembre 2019, a firma Michela Colussi Moro sul Corriere del Veneto.

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Segreteria OMCeO Ve
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