Evoluzione della sede dell’OMCeO Venezia: informatica – struttura – look

La “cosa” inizia a mostrarsi e sta emergendo con le sue novità distintive: il nuovo look per la sede dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Venezia da qualche giorno si percepisce a colpo docchio per chiunque si trovi a passare a Mestre per Via Mestrina.
Dopo un periodo di studio e progetto che ha tenuto conto delle problematiche fondamentali della nostra sede e compatibilmente con le limitazioni del periodo Covid, i lavori sono partiti e i primi della serie sono stati conclusi.

Al civico 86 fa bella mostra di sé una palazzina in stile retrò, ma che adesso sfoggia delle moderne tapparelle in alluminio color rosso veneziano – e non poteva essere altrimenti… – perfettamente integrate con gli altri colori della facciata, ma “brillanti” quel tanto che basta a rendere tutto il complesso assai più gradevole alla vista.
Il loro movimento in questi giorni sarà elettrificato e sincronizzato, dopo decenni di uso manuale, con la fine del rito quotidiano di apertura e chiusura di ogni finestra e all’Ordine ce ne sono ben 35.
Anche le porte di accesso, ormai logore, saranno sostituite.

Se poi fate il giro dell’isolato, su via Tintoretto, noterete la nuova rampa per laccesso autonomo dei disabili decisamente più funzionale del sistema provvisorio precedente.

È stata rifatta poi larea dei lucernari del seminterrato, Sala Caterina Boscolo, una zona che, vista la concezione di origine, periodicamente negli anni ha sempre sofferto di infiltrazioni e che questa volta è stata sottoposta a una revisione totale per la sua sigillatura, speriamo definitiva, pur mantenendo l’ingresso della luce.

Da qualche settimana, inoltre, è stata interamente rinnovata larchitettura informatica della Segreteria dell’Ordine dei Medici, con i nuovi pc all-in-one e relativi doppi monitor per ciascuna delle sei postazioni operative della segreteria, un nuovo server locale (il funzionamento del pregresso era andato ben oltre le più rosee previsioni), un nuovo centralino telefonico digitale che ha preso il posto del vecchio analogico, andato in pensione dopo 14 anni di onorata carriera e di assistenza e manutenzione sempre più difficile dato che ormai da 4 anni erano realmente introvabili i suoi pezzi di ricambio, stante la sua vetustà.

Sono stati stipulati anche nuovi contratti per la fornitura delle connessioni dati con la fibra veloce, tali da consentire adeguati flussi di trasmissione dati. In questo modo saranno più adeguati sia il lavoro dalla sede sia la connessione in smart working del personale dipendente di Segreteria, un lavoro che ora si avvia a stabilizzarsi sulla misura di almeno il 30% da remoto, così come auspicato dal Ministero della Pubblica Amministrazione in una fase temporale caratterizzata da uno straordinario aumento del carico di dati in ingresso e uscita.

L’implementazione della sezione informatica, con una certa lungimiranza, era già stata prevista ben prima del periodo Covid e messa come richiesta prioritaria nei primi bandi. Certo, era imprevedibile l’impatto che tutti noi stiamo vivendo della trasformazione digitale sulle nostre attività dovuta alla pandemia, ma questa decisione originale ci è tornata estremamente utile.

A breve, infine, inizieranno i lavori di rifacimento degli impianti condizionamento di tutta la sede che, a fronte di minori costi di energia per alimentarli e quindi minore impatto ambientale, consentiranno un maggiore comfort nei locali di uso quotidiano e anche della nostra Sala Convegni “Caterina Boscolo” che offrirà – per quando si potrà tornare a organizzare convegni ed aggiornamenti ECM in presenza, al ritmo dei tempi pre-covid di uno ogni due settimane – indiscutibili vantaggi rispetto alla precedente e spesso insufficiente dotazione.

Dopo i bandi di richiesta a Roma, anche i bandi per l’assegnazione dei lavori alla ditte a Mestre devono rispettare regole ben precise dal punto di vista burocratico con numerosi passaggi e valutazioni e quindi, vista la situazione straordinaria, sono assolutamente dovuti i ringraziamenti più sinceri che, a nome di tutto il Consiglio Direttivo dell’Ordine, il Presidente Dott. Giovanni Leoni e il Segretario Dott. Luca Barbacane esprimono a tutto il personale di Segreteria e in particolare alla Dott.ssa Carla Carli, “funzionario in posizione organizzativa” come riporta la sua definizione ufficiale, vera e propria direttrice dell’Ordine, visto che le sue competenze e la sua operatività sono equiparabili a quelle che attengono alle mansioni del Direttore dell’Ordine per gli Ordini dei Medici che sono dotati di codesta figura.

Sì, perché nulla di quanto sopra riportato sarebbe stato possibile senza il lavoro quotidiano, silenzioso ma sempre efficace, svolto dal personale di Segreteria, a partire dalla formulazione nel “lontano” 2018 della nostra partecipazione ai bandi della FNOMCeO , bandi susseguitisi fino al 2020 e mirati a finanziare i lavori di ristrutturazione generale delle sedi degli Ordini provinciali.
Infatti tutti questi lavori di ristrutturazione e aggiornamento, altrimenti estremamente impattanti sulle finanze della nostra istituzione, usufruiscono di bandi di finanziamento dedicato dalla FNOMCeO a tutti gli Ordini nazionali finalizzati a lavori di implementazione tecnologica o lavori strutturali delle sedi degli Ordini, che devono sottostare a requisiti molto precisi per essere accolti.

Un certosino lavoro amministrativo-burocratico che ha consentito lottenimento di quei finanziamenti e il loro impiego attraverso innumerevoli passaggi organizzativi che hanno reso possibile vedere oggi il nuovo che c’è nella sede di OMCeO Venezia e altro che ci sarà, una evoluzione che ha privilegiato sempre e comunque la sostanza.

Rigorosamente in ordine alfabetico, grazie di cuore a Alessandra, Carla, Donatella, Irene, Mary e Rossella.

Dott. Luca Barbacane, Segretario OMCeO Venezia
Dott. Giovanni Leoni, Presidente OMCeO Venezia – Vicepresidente FNOMCeO

Segreteria OMCeO Ve
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