La priorità del Presidente Leoni: la difesa della Professione in sinergia con Roma

Una sinergia stretta ed efficace con la Federazione Nazionale, una collaborazione attiva sul fronte della responsabilità professionale con la Procura della Repubblica di Venezia. L’aggiornamento di tutti i medici nei riguardi della violenza domestica sulle donne e sui minori. I rapporti con la Regione in particolare per quanto concerne lo sviluppo informatico per la medicina del territorio e il supporto alla medicina di gruppo - un’analisi rigorosa delle condizioni di lavoro dei medici in tutte le specialità ospedaliere cominciando da quelle dedicate all’urgenza ed emergenza, da chi sta peggio, la sinergia con la Federazione Regionale degli Ordini - in tema di Odontoiatria la costante lotta all’abusivismo e la difesa della dignità del giovane professionista che deve inserirsi in un mercato del lavoro condizionato dalla crisi economica, dai poliambulatori privati e dalla concorrenza transfrontaliera. Sono questi solo alcuni degli aspetti della professione a cui pensa da tempo il dottor Giovanni Leoni, e che ora deve sviluppare nella sua nuova veste di presidente dell'Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Venezia.
58 anni tra pochi giorni, il dottor Leoni è un chirurgo generale dell’Ospedale San Giovanni e Paolo di Venezia, responsabile dell'Unità Operativa Semplice di Colonproctologia, ma anche impegnato in altri ambiti della professione in qualità di Segretario AULSS 12 della CIMO, sindacato della dirigenza medica e di membro del direttivo nazionale della SICCR Società Italiana di Chirurgia ColoRettale. Queste  le linee programmatiche del suo mandato in un intervista rilasciata a poche ore dalla sua elezione.

Allora Presidente, innanzitutto un pensiero al dottor Maurizio Scassola, suo predecessore, che ora a Roma è vicepresidente della Federazione nazionale.
Il dr. Scassola ha risollevato l’Ordine di Venezia dal commissariamento ereditato dalla precedente gestione, portandolo  a livelli mai raggiunti a livello nazionale: questi i fatti. Ha guidato  il nuovo consiglio con effetto trainante sull'ordine in toto grazie anche alla presenza di altri colleghi di qualità ed è riuscito a sviluppare rapporti importanti con la Federazione Nazionale e Regionale superando nel tempo ogni aspettativa.
Il dr. Scassola VicePresidente della Federazione Nazionale degli Ordini a Roma, il dr. Giuliano Nicolin Presidente degli Odontoiatri della Provincia all'assemblea nazionale dell'Enpam, il dr. Malek Mediati consigliere dell’Ordine di Venezia e consigliere nazionale dell’ ENPAM, ente previdenziale dei medici: dalla Provincia di Venezia professionalità sempre più attive anche a livello nazionale.
La rappresentanza dell’Ordine Provinciale di Venezia mai è stata così forte anche a livello delle stanze di governo romane. Sono condizioni inedite ma nei fatti sono tutti i consiglieri, in rappresentanza dei circa 4000 iscritti, ad avere fatto un grosso passo avanti quanto alla ricaduta di responsabilità. L’incarico di vicepresidente nazionale non era incompatibile con il ruolo di presidente provinciale ma il dr. Scassola ha fatto questa scelta condivisa per essere più incisivo ai più alti livelli sapendo di poter contare sempre su un ordine di origine  di cui resta comunque parte integrante. Dobbiamo e desideriamo fornire tutti un lavoro di qualità per i colleghi ognuno nel ruolo che ci è stato affidato.

Come si è arrivati alla sua elezione?
Dopo circa 19 anni un medico di estrazione ospedaliera torna alla guida di Venezia : vero. I fatti però dimostrano che, alla fine, non è importante l’ambito di lavoro quotidiano del presidente, quanto piuttosto la personalità giudicata dai colleghi adatta ad un ruolo che ha molte sfaccettature e la fondamentale condivisione degli ideali all'interno di una squadra. Certo io  sono l’ espressione del mio sindacato dove mi sono formato sugli  aspetti extraclinici della mia professione ma anche dei sindacati della medicina e della pediatria del territorio, dell’odontoiatria, di importanti sindacati della medicina specialistica convenzionata, della radiologia, dei pensionati e dei medici in formazione. Sul mio nome, insomma, si è trovata una convergenza per il dopo Scassola, un compito veramente arduo, che ho accettato molto tempo fa  ben conscio dell’impegno. Poi, nei mesi, elezioni dopo elezioni, provinciali, nazionali interne e esterne, tutto si è compiuto, come nei romanzi, ma niente era scontato all’inizio, il gruppo ha superato insieme molte prove. Poi l’etica e la deontologia professionale mi hanno sempre affascinato, ho sempre provato intensamente il senso dell’appartenenza alle istituzioni e questo è stato notato. Ma continuerò a fare il medico pratico, sarà dura ma io sono nato per vivere in una corsia d’ospedale tra i pazienti e con gli infermieri, per essere il medico di guardia, il reperibile con due telefoni sul comodino: siamo in tanti così, siamo lo zoccolo duro di tutti gli ospedali, ma sono realtà poco note. Ne parleremo in futuro, promesso. Sono qui a fare il presidente anche per questi colleghi, "quelli della notte", e forse dentro di me è stata la molla più importante.

Quali, dunque, le prime mosse da Presidente dei medici veneziani?
Il  dr. Adelchi d'Ippolito, procuratore aggiunto della Procura di Venezia ed esperto di problematiche di responsabilità mediche, ha espressamente richiesto al nostro Ordine l’allargamento dell’Albo dei consulenti del Tribunale con inserimento di colleghi per ogni specialità medica con relativo curriculum al fine di migliorare la qualità delle relazioni. Massimo rispetto per gli attuali ma la medicina cambia e si differenzia sempre più, la legge sente la necessità di adeguarsi al progresso scientifico. Non sono passaggi semplici, ma tutto quello che facciamo qui, lo facciamo in sinergia con Roma: i passaggi che riusciamo a concludere qui a Venezia potrebbero essere incisivi a livello nazionale.

Quali le altre priorità?
Da istituzione l’Ordine si rapporta con tutte le  altre istituzioni. A fine 2014 abbiamo firmato un protocollo con le maggiori istituzioni locali e provinciali per il contrasto alla violenza domestica nei confronti della donna e del minore con relativo convegno a maggio 2015. Tramite il nostro nuovo sito internet e la newsletter diffonderemo in modo capillare agli iscritti un questionario per conoscere e migliorare il loro livello di conoscenza su tali problematiche. Faremo un evento sul tema nel 2016 insieme alla altre istituzioni: Procura, Questura, AULSS, Ordine degli Avvocati, associazioni dedicate.
Avrà nuovi sviluppi il rapporto già in essere con il Comune di Venezia e le Associazioni di categoria dedicate per manifestazioni come Venezia in Salute ai primi di ottobre che quest’anno sarà collegata all’Expo con un evento in collaborazione con tutte le AULSS provinciali, le Associazioni Albergatori ed altri soggetti istituzionali: sede il Padiglione Expo Aquae di Marghera.
E’ già in programma a settembre il terzo evento annuale organizzato con l’Università di Cà Foscari - Dipartimento di Filosofia e l’AULSS 12  Veneziana con titolo ll Potere sulla Vita alla Scuola Grande di San Marco mentre un nuovo progetto collaborativo vi sarà con l’Università di Padova con la Medicina Legale.
Come da tradizione continueranno gli appuntamenti di aggiornamento per gli iscritti con la novità dell’aggiornamento clinico, già sperimentato quest’anno con lusinghieri risultati a tema - Appropriatezza in Radiologia, quattro serate con posti tutti esauriti - oltre allo storico  aggiornamento a tema deontologico, legale, assicurativo  e previdenziale.

Sul fronte delle condizioni di lavoro,  accennava che ci sono colleghi più in sofferenza di altri?
L'età media del medico nel sistema sanitario nazionale, per effetto della riforma Fornero del blocco del turn over, è molto elevata: ci sono molti colleghi anziani che devono poter andare in pensione se ormai si sentono provati  e molti colleghi giovani, entusiasti, ma ormai sotto i 40 anni, che devono ancora entrare nel mondo del lavoro in modo stabile. E’ stato bloccato il normale fisiologico rinnovo della classe medica, nel sistema tutte le classi di età devono essere rappresentate "Ars longa, vita brevis".
A soffrire molto, spesso in silenzio, sono poi gli urgentisti. Non tutti i medici sono uguali: basta controllare i tassi di chiamata in reperibilità: al primo posto i chirurghi generali, gli ortopedici, i neurochirurghi e i neuroradiologi, i cardiologi interventisti, i gastroenterologi, e poi naturalmente la dura vita dei professionisti dell’urgenza. I colleghi del 118 - Pronto Soccorso. Anestesisti - si sono scelti spontaneamente le branche professionali più dure e pericolose, non si contano poi le maratone notturne dei Radiologi in sala lettura e con la stanchezza per tutti  trova più spazio la possibilità di errore.
Visti quindi i ritmi di lavoro e le responsabiltà elevatissime,  nonostante il blocco dal 2010 dei contratti di lavoro, la richiesta più pressante non è più neanche l’ aumento di stipendio ma solo il dovuto riposo. Questi colleghi sono sostenuti dalla  passione per il loro lavoro, il senso del dovere, ma si sentono abbandonati a uno strano destino e invece  devono essere adeguatamente valorizzati supportati e ringraziati.

Ma cosa sa un ospedaliero della medicina del territorio?
La vive attraverso il confronto con i colleghi, con i molti amici personali che la esercitano e che ti raccontano la loro giornata, molto si ricava ascoltando le storie dei pazienti in ambulatorio. Poi 10 anni di Ordine a qualcosa sono serviti. Il medico di famiglia è stato travolto dalla rivoluzione informatica, rallentato dai server non adeguati all’urto del carico in linea, dalla attese davanti al monitor e di fronte al paziente nelle ore di punta di massimo traffico, dalla necessità di imparare a usare programmi e programmi neanche fosse un hacker mentre in origine desiderava solo coltivare un rapporto fiduciario e continuativo con i suoi pazienti per tutta la vita curando le loro malattie, e questo era già abbastanza difficile, mi sembra.
Si scontra con le richieste degli specialisti e le liste di attesa per i suoi assistiti, con l’aumento delle cronicità e della non autosufficienza, con la necessità di evolvere un rapporto univoco consolidato nella la medicina di gruppo con nuove incombenze burocratico/organizzative ed i costi relativi.
La Federazione degli Ordini del Veneto si deve rapportare con la Regione per unificare i programmi per pc, scegliere i migliori i più facili da usare per tutti, velocizzare le linee per condividere in rete gli esami in sicurezza, supportare adeguatamente la rivoluzione della tipologia di assistenza con il passaggio alla medicina di gruppo.

L’Odontoiatria
Una parola, infine, per l'odontoiatria. Questa branca che coniuga scienza medica e capacità imprenditoriale, con tutti i rischi relativi, affrontata da chi ha la capacità di scommettere su se stesso, di ipotizzare di non ammalarsi mai, di affrontare mutui e leasing per anni inseguendo il mito dell’indipendenza professionale. Una disciplina che ha subito un'elevata trasformazione, e questi  professionisti oggi sono attanagliati da un mercato inflazionato e aggredito spesso dal turismo sanitario, dalla concorrenza transfrontaliera, e risentono moltissimo della crisi economica con la cosiddetta sindrome della poltrona vuota: la gente taglia ormai molte spese mediche perché non può più permettersele, ma le cure dentarie non sono il superfluo. Le problematiche dell'odontoiatria ci sono e sono pesanti, come solo un cenno alle modifiche di legge nell’adeguamento studi/ambulatori. E’ una professione di precisione e continuità con responsabilità di gestione di personale e strumentale in prima persona. Inoltre va difesa la dignità professionale di chi si immette adesso nel mondo del lavoro ed allo studio singolo è costretto alla scelta che lo porta a lavorare nei grossi ambulatori privati dedicati. Da non dimenticare la costante lotta all’abusivismo professionale a difesa della qualità e della sicurezza dei pazienti, fenomeno sempre presente in campo odontoiatrico.

Abbiamo parlato di tante cose…
Ce ne sarebbero molte altre ed importanti  ma per cominciare può bastare. Del resto mi permetta due citazioni: "Senza entusiasmo non si è compiuto mai niente di grande" e "Amare il proprio lavoro è la cosa che più si avvicina alla felicità sulla terra" (R. John Nicholls, Professore di Chirurgia  - Università di Londra).

Dr. Giovanni Leoni, presidente OMCeO Provincia di Venezia
Chiara Semenzato, giornalista collaboratrice OMCeO  Provincia di Venezia

In allegato copia dell'intervista in formato ridotto a cura di Murizio Dianese su Il Gazzettino del 19/7/2015.

 

 

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