La protesta dei medici di famiglia. La posizione del Centro per i Diritti del Malato

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa che riassume la posizione del Centro per i Diritti del Malato di Venezia sulla protesta indetta contro la Regione dai medici di medicina generale. «Siamo preoccupati - si legge nel testo - per i disagi e i disservizi che dovranno sopportare i cittadini, ma riconosciamo la giustezza delle loro richieste». Per l'attenzione, la sensibilità e la solidarietà un sentito ringraziamento al Centro e al suo presidente Giampietro Rigamonti dal Consiglio direttivo dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Venezia.

COMUNICATO STAMPA

Il Centro:

  • esprime forte preoccupazione per i disagi e i disservizi che i cittadini dovranno sopportare nei prossimi mesi per la programmata chiusura degli ambulatori dei medici di base decisa dai Sindacati di categoria;

  • deve tuttavia riconoscere la giustezza delle loro richieste.

Sottolinea In particolare la necessità di:

  • far partire al più presto le strutture intermedie (Ospedali di Comunità) previste dall’ultimo piano socio sanitario così da sopperire al taglio dei posti letto per acuti (1219 nel Veneto) e limitare il ricorso al Pronto Soccorso (codici bianchi);

  • attivare le Medicine di gruppo integrate previste anche queste dal Piano regionale;

  • definire l’organizzazione e della gestione degli Ospedali di Comunità e delle strutture residenziali

  • aumentare il numero di posti letto negli Hospice.

Ritiene urgente:

  • adeguare al più presto gli organici dei medici e degli infermieri negli ospedali per acuti alfine di assicurare ritmi di lavoro sostenibili e maggiore sicurezza nello svolgimento delle competenti attività;

  • ridurre le liste d’attesa, in particolare quelle programmate.

Ritiene necessario, considerato il consistente taglio di posti letto e la diminuzione del periodo di degenza negli ospedali, che farà aumentare la domanda di assistenza sul territorio:

  • potenziare le strutture territoriali e adottare un efficace e condiviso sistema organizzativo, da pubblicizzare nella maniera più ampia possibile, in grado di assicurare la continuità delle cure a tutte quelle persone che, dimesse dall’ospedale per acuti, necessitano ancora di assistenza;

  • Il massimo impegno della Regione e dei Sindacati di categoria per individuare rapidamente ragionevoli punti di convergenza che sblocchino una situazione già critica che può mettere a repentaglio i servizi sanitari necessari per la cura dei cittadini e che rischia di favorire soprattutto il “privato”;

  • che tutte le parti in causa condividano per la nostra Regione un sistema sanitario pubblico sempre più avanzato, in grado di assicurare ai cittadini cure e servizi sempre più efficienti ed efficaci, garantendo anche le fasce più deboli troppo spesso costrette a rinunciare per motivi economici all’assistenza sanitaria.

IL CENTRO PER I DIRITTI DEL MALATO DI VENEZIA.

Venezia, 17 novembre 2017

Segreteria OMCeO Ve
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