Lutto: ci ha lasciato Flavio Michieletto sindaco, anestesista e medico di famiglia di Scorzè

Un medico con una intelligenza poliedrica il dott. Flavio Michieletto, un collega speciale, una vita vissuta in diversi ambiti sempre con ruoli da protagonista, un esempio per tutti noi.

Al figlio Marco, collega cardiologo, a tutta la famiglia, le più sentite condoglianze da parte del Presidente e di tutto il Consiglio dell' Ordine Veneziano.

Il funerale sarà celebrato martedì 6 ottobre alle 15.30 nella chiesa di Scorzè.

In allegato una breve biografia del padre, uno scritto che ci ha inviato Marco Michieletto, l'articolo dedicato da Il Gazzettino del 4/10/2020.

Riposa in pace -  Giovanni Leoni

 

Flavio Michieletto nato a Scorzè il 24/11/37

laureato in medicina a Padova si è specializzato in anestesia e rianimazione e successivamente in igiene pubblica.

Ha esercitato come anestesista ospedaliero in varie strutture (Villa Salus, Policlinico San Marco, Monastier, Villa delle Rose) ed in contemporanea ha esercitato il lavoro di medico di famiglia prima a Malcontenta, esercitando nel contempo anche il ruolo di ufficiale sanitario a Mirano, poi dedicandosi in esclusiva alla medicina di Famiglia a Scorzè;

nel frattempo si è dedicato anche alla politica ricoprendo vari incarichi tra cui quello si sindaco di Scorzè negli anni 1975/1980 e successivamente di consigliere comunale.

Si è inoltre dedicato a numerosi incarichi sia per conto dell’Ordine dei Medici, sia della FIMMG , tra cui l'incarico di Segretario Provinciale di Venezia,  che dell’Enpam;

Nel 2000 ha dovuto improvvisamente sospendere tutte le sue attività a causa di un grave ictus cerebrale che l’ha privato sia della mobilità ma soprattutto della parola;

Negli anni successivi le sue gioie sono state rappresentate nell’ambito familiare con la nascita dei suoi 5 nipoti, nell’ambito sportivo con le vittorie di Federer nel tennis, di Valentino Rossi nel motociclismo e quelle molto più rare del Torino nel calcio e nell’affetto che gli mostravano i suoi pazienti quando li ritrovava in giro per il paese ed i suoi colleghi quando immancabilmente si recava a votare ogniqualvolta ce n’era bisogno presso la sede dell’ordine dei Medici od in occasione della premiazione per i 50 anni di laurea.

" Caro Giovanni io non so come poter esprimere senza essere di parte quello che era il lato umano di colui che oltre a mio padre è stato un esempio di vita; mi permetto quindi di riportarti quello che ha scritto stamattina in suo ricordo l’ex sindaco di Scorzè e che sono convinto essere l’opinione di chi l’ha conosciuto ed ha avuto il privilegio di essere suo paziente;

FLAVIO MICHIELETTO 1937 - 2020 (Sindaco di Scorzè dal 1975 al 1980) ...era il "Dottor Michieletto", medico "di famiglia" (nel senso più profondo del termine), ma soprattutto confidente ed amico. Ieri sera è venuta a mancare una figura importante Scorzè, una persona che ne ha fatto la storia. Dopo tanti anni di inabilità e di sofferenze, dopo tanti anni di lotta, Flavio ci ha lasciato. È stato un Sindaco molto giovane, con una giunta di giovanissimi, interpretando il rinnovamento della politica a metà degli anni '70. Tanti i progetti realizzati, tanta l'aria nuova che ha fatto respirare. Erano gli anni in cui si stabilizzava il boom economico, dove con velocità si dovevano risolvere i mille problemi. Erano gli anni della Brigate Rosse, degli attentati, delle proteste in piazza, dell'omicidio di Moro. Anni di grandi speranze e grandi pericoli. Ma è sempre stato molto amato dalla nostra comunità anche per la sua quasi mitica attività di medico di base: era "el dottor"! Intelligente, diretto, arguto, coraggioso, sapeva essere amico e anche psicologo, sapeva spronare a reagire come sapeva dare attenzione alle difficoltà e ai bisogni. Quando serviva una parola, un incoraggiamento, un punto di vista diverso, Flavio c'era sempre. Con la sua voce caratteristica, il suo modo bonario ed essenziale, andava al punto delle questioni. E le risolveva. Ma l'ammirazione più grande che ho per lui sono gli ultimi 20 anni: ha dovuto vivere con grandi sofferenze una situazione di inabilità motoria grave, con anche la difficoltà di parlare ed esprimersi. Lui, attivo e dinamico, costretto a stare fermo; loquace e compagnone, costretto al silenzio. Vederlo in questi anni é stato un grande insegnamento, anche di umiltà. Circondato dall'affetto e dalla continua, attenta, infaticabile assistenza della moglie Gina, dei figli Carlo, Paola e Marco, dei famigliari, ha continuato a lottare, a vivere. A volte, la lacrima gli scappava, soprattutto quando veniva invitato alle cerimonie pubbliche. Però ci teneva, si metteva il "vestito bello", si curava. Manteneva sempre grande dignità. Ti stringeva forte la mano e non ti lasciava più, con una forza che valeva più di mille discorsi. Ha saputo affrontare come pochi le difficoltà della vita. É stato un bravo Sindaco e un solerte Dottore; soprattutto è stato un grande uomo. Ciao Flavio! "

 

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