"Le radici della scelta: la vocazione nella professione medica"

Nella prestigiosa sede della Scuola Grande di San Marco a Venezia si è svolto sabato 20 settembre il Convegno “Le radici della scelta: la vocazione nella professione medica”, organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Venezia in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia di Ca’ Foscari. Il convegno ha visto un’ampia partecipazione di medici desiderosi di riflettere sulla propria professione, in un momento in cui essa vive un forte malessere.

Per ogni tema analizzato si è  mostrato il punto di vista del filosofo e quello del medico. Il Convegno ha preso inizio da una analisi del cambiamento che il ruolo del medico ha subito nel corso della storia (prof. Turoldo) e della conseguente messa in discussione dell’identità del medico stesso (dott. Ballico); ha proseguito  affrontando la visione “olista” e “riduttivista” della medicina, ponendo l’opzione olista come orientamento metodologico e scelta etica (prof. Galzigna), perché il buon medico è sorretto da quattro pilastri: scienza, tecnologia, esperienza e identità personale (dott. Fabbro), che lo rende capace di approcciare il paziente nella sua completezza.

Il prof. Paltrinieri ha poi fatto un’ampia disamina sul concetto di lavoro, libertà e servitù, rilevando che oggi “anche un medico si scontra con difficoltà ed impedimenti che risultano particolarmente estranei alla natura della professione …. anche il medico è preso da un ingranaggio complesso, non solo burocratico-amministrativo, che rischia di fiaccare se non annientare le migliori energie e dunque impedire i migliori possibili fatti dell’attività di un medico” . Ed è proprio su questo che è intervenuto il dr. Valle che ha mostrato come spesso il lavoro del professionista medico venga “soffocato” da una gestione che ne può ostacolare il progredire. Tuttavia il dr. Valle ritiene che la capacità di condivisone e la collaborazione tra colleghi possa produrre esiti inaspettati. Non sempre è necessario attendere soluzioni verticistiche.

E’ seguita la tavola rotonda  che ha visto l’intervento del direttore generale dell’ULSS 12 e 14, dr. Giuseppe Dal Ben, che ha evidenziato come al centro dell’azione di un amministratore che si occupa di sanità  ci debba essere il professionista che opera nella sanità, il quale deve sentirsi fidelizzato e soddisfatto per svolgere al meglio il suo lavoro. Essenziale in questo l’ascolto delle istanze dei medici e degli altri operatori sanitari. Al termine l’intervento della dr.ssa Sara Patuzzo, studiosa di etica e filosofia all’Università di Verona e collaboratrice della FNOMCeO nella stesura del nuovo codice Deontologico.

La dr.ssa Patuzzo ha elencato tutti i  motivi che rendono evidentemente difficile per un medico essere solo un “tecnico”, ponendo dei quesiti molto provocatori che hanno trovato sintesi nell’intervento del prof. Tarca che ripartendo dalla considerazione che i medici si ribellano all’idea di essere trasformati in tecnici, ritiene che il richiamo all’aspetto umano non significhi regressione all’individuo e abolizione della tecnica, ma capire e cercare nuove strade che rendano possibile la coniugazione di questi due aspetti. In questo senso ha richiamato l’esperienza presentata dal dr. Valle  dove è evidente che il risultato conseguito è legato alla collaborazione, là dove “i cuori dei medici hanno cominciato a lavorare in sinergia anziché in maniera dispersa”.

Nel pomeriggio sono seguiti i laboratori: ben sette spazi di condivisione e di applicazione della pratiche filosofiche.

I lavori si sono conclusi nella splendida sala della Biblioteca San Marco, nella quale il dr. Po’, responsabile della scuola, ha illustrato i recenti lavori di restauro che hanno reso possibile rendere visibile  a tutti un tale splendore.

Il convegno è stato un momento di autentica riflessione che ha coinvolto tutti alla pari. Siamo consapevoli di aver appena scalfito il terreno, ma spetta a noi scavarne un solco: la professione medica vive un periodo di grande cambiamento, dipende da noi subirlo o esserne protagonisti.

d.ssa Ornella Mancin

Segreteria OMCeO Ve
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