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730 precompilato: la rivolta dei camici bianchi
Data di inserimento: Giovedì, 15/10/15 - Segreteria OMCeO Ve
I patti sul 730 precompilato non sarebbero stati rispettati. Con una nota ufficiale, la Federazione nazionale si dice stupita per l'introduzione di possibili sanzioni per i medici e gli odontoiatri in caso di “omessa, tardiva o errata trasmissione” al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi alle spese mediche: tutto il contrario di quanto assicurato per le vie brevi dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Multe che possono essere salate: da 100 euro a 50mila. Immediata la presa di posizione: la FNOMCeO non fornità alcun dato relativo agli Albi nel formato richiesto, né da parte loro, gli Ordini provinciali svolgeranno alcun ruolo per il rilascio delle credenziali ai singoli iscritti. In pratica: stop alla collaborazione con il ministero.
"Diciamo basta - ha spiegato la presidente Roberta Chersevani - a provvedimenti imposti a fatto compiuto, senza consultazione. C'è da chiedersi se il Mef ritenga che gli studi dei medici e degli odontoiatri dispongano di un apparato amministrativo in grado di sostituirsi a quello dell'amministrazione fiscale; se medici e odontoiatri debbano accollarsi essi stessi l'onere, a fronte di costi già difficilmente sostenibili, o se tale funzione debba essere delegata, a commercialisti esterni, con spese ancora maggiori".
Il provvedimento entrerà in vigore a breve, dal 22 ottobre, mentre le sanzioni scatteranno dal 1 gennaio 2017. Questa la nota ufficiale della Federazione nazionale.
La FNOMCeO apprende con stupore il contenuto dell’art. 23 del Decreto Legislativo n. 158/15 relativo al 730 precompilato, pubblicato sulla GU dello scorso 7 ottobre.
In tale Decreto è prevista, in caso di “omessa, tardiva o errata trasmissione” al Sistema Tessera Sanitaria delle fatture rilasciate ai pazienti, la sanzione di 100 Euro per ogni mancato od erroneo invio, sino ad un massimo di 50.000 Euro.
E lo stupore per il provvedimento è tanto maggiore se si pensa che era stato lo stesso ministero dell’Economie e della Finanze a convocare la FNOMCeO, per comunicare – anche questo a decisioni ormai prese - l’obbligo e le modalità di trasmissione, e a richiedere la collaborazione della Federazione per l’invio nel formato opportuno dei dati degli iscritti agli Albi e quella degli Ordini provinciali per il rilascio delle credenziali ai professionisti.
In quest’occasione, proprio il Ministero assicurava che non vi sarebbero state sanzioni.
A fronte di ciò, FNOMCeO non fornirà alcun dato relativo agli Albi nel formato richiesto: gli Albi sono pubblici e il Ministero li può consultare direttamente sul sito della FNOMCeO.
Inoltre, gli Ordini non svolgeranno alcun ruolo nel rilascio delle credenziali per il sistema TS.
C’è da chiedersi se il MEF ritenga che gli studi dei medici e degli odontoiatri dispongano di un apparato amministrativo in grado di sostituirsi a quello dell’amministrazione fiscale; se medici e odontoiatri debbano accollarsi essi stessi l’onere, a fronte di costi già difficilmente sostenibili, o se tale funzione debba essere delegata, a commercialisti esterni, con spese ancora maggiori. E non si tratta di una questione puramente economica: nel caso il professionista debba occuparsene personalmente, lo farà inevitabilmente sottraendo tempo all’ascolto e alla cura delle persone. E questo non è accettabile.
Ancora una volta la “semplificazione” della pubblica amministrazione viene caricata sulle spalle dei professionisti, a danno dei cittadini che troveranno negli studi medici più spese, più burocrazia e meno tempo per le cure.
Tutto questo si aggiunge alle sanzioni del cosiddetto “decreto sull’appropriatezza” (facciata che maschera pesanti tagli delle prestazioni) e al continuo appesantimento burocratico della professione. È di pochi giorni fa l’obbligo di denuncia telematica all’INAIL per qualunque medico che presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro.
Tutti questi temi saranno all’Ordine degli giorno degli Stati Generali della professione medica, convocati il prossimo 21 ottobre.
La FNOMCeO chiede l’intervento dei Ministri Padoan e Lorenzin. È davvero arrivato il momento di dire basta.
Segreteria OMCeO Ve
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